ACEA: GESTIONE SCANDALOSA, CON PEGGIORE QUALITA’ DEI SERVIZI OFFERTI UTENZA. SINDACO MARINO FA BENE AD AZZERARE TUTTI I VERTICI.
COMUNICATO STAMPA
ACEA: GESTIONE SCANDALOSA, CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI, CON PEGGIORE QUALITA’ DEI SERVIZI OFFERTI UTENZA. SINDACO MARINO NON SARA’ SIMPATICO, MA FA BENE AD AZZERARE TUTTI I VERTICI.
Come risulta dalle segnalazioni raccolte dalle associazioni dei consumatori e dai provvedimenti sanzionatori di AGCOM (Antitrust) e dell'Autorità per l'Energia e il Gas, su Acea Distribuzione per non aver reso disponibili i dati indispensabili alla corretta fatturazione da parte delle società di vendita (Acea Energia), pregiudicando il diritto dei clienti di ricevere una bolletta calcolata sui consumi effettivi e completa di tutte le informazioni, ed aver violato l’obbligo di mettere a disposizione delle società di vendita i dati di misura richiesti, con tempestività e con modalità che permettano l'immediato utilizzo degli stessi ai fini di una corretta fatturazione (delibera ARG/com 202/09), l’Acea sembra essere la società tre le più problematiche nei rapporti con i consumatori/utenti.
Ripetute volte è stata accertata, per Acea distribuzione, l'inosservanza delle disposizioni volte a consentire il trasferimento di un segnale di prezzo dell'energia coerente con l'andamento reale dei propri prelievi/consumi, impedendo una più efficiente allocazione dei costi di approvvigionamento all'ingrosso ed un trattamento più equo di ogni consumatore, con l’adozione di provvedimenti prescrittivi in relazione all'obbligo di applicare il trattamento su base oraria a tutti i punti di prelievo in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 55 kW, prova provata di tariffe fatturate su consumi presunti con quotidiani disservizi e danni arrecati nei confronti degli utenti.
Come riportato nella delibera dell’8 novembre 2012 – 462/2012/S/EEL, l’Acea nel 94% dei casi non ha risposto ai reclami dei consumatori all’interno della Maggior Tutela e ha lasciato insolute fino al 66% delle segnalazioni di utenti del Libero Mercato, mentre sarebbero tra 13mila e 62mila i consumatori a cui sono stati attribuiti consumi calcolati sulla base di letture stimate e non effettive, con rilevati errori nella periodicità della fatturazione e la mancata validazione delle autoletture in assenza di contatori elettronici.
Potrà stare simpatico o meno il sindaco di Roma Ignazio Marino, ma è atto sacrosanto – alla luce della maggioranza azionaria nel capitale di Acea- (visto che finora hanno comandato i soci minori, come il gruppo Caltagirone con il 16,3% e i francesi di Suez Environnement con il 12,4%), azzerare il consiglio di amministrazione presieduto da Lorenzo Cremonesi e dall'amministratore delegato Paolo Gallo (i cui stipendi stratosferici non sono in linea con la politica di rigore e con la pessima qualità dei servizi erogati) per l’urgente revisione della governance, la riduzione dei componenti del board, la rideterminazione dei compensi ed infine la nomina di nuovi vertici, che possano restituire ad una azienda importante quotata in borsa scelte strategiche per erogare servizi di qualità.
Elio Lannutti (Adusbef)
Roma, 21.3.2014
21/03/2014
Documento n.9377