TERREMOTO D'ABRUZZO: ADUSBEF ESPRIME SOLIDARIETA' ALLE VITTIME, ALLE LORO FAMIGLIE,ALLA POPOLAZIONE COLPITA

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TRATTO DA WWW.DAGOSPIA.IT E LA TERRA D’ABRUZZO TREMO' - DECINE DI MORTI E FERITI - Negli ultimi mesi decine di scosse: Qualcuno aveva provato a mettere in guardia sull’imminenza di una tragedia ma era stato accusato di procurato allarme e di conseguenza denunciato... Da Stampa.it 1 - E LA TERRA D'ABRUZZO TREMO' Una forte scossa di terremoto ha investito questa notte l'Abruzzo con epicentro nella provincia dell'Aquila. La magnitudo registrata alle 3.32 di questa notte dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 5,8 gradi della scala Richter, a cui sono seguite diverse repliche, la prima di 4,7 gradi alle 4.37. Secondo le fonti dei Carabinieri, nelle località intorno all'Aquila il sisma e le successive scosse di assestamento hanno provocato decine di vittime, tra cui bambini. Diversi edifici sono crollati all'Aquila e nei paesi vicini. La popolazione è scesa nelle strade. L'Autostrada A24 è stata interrotta al traffico, come pure l'autostrada di Pescara. La Protezione civile consiglia di evitare gli spostamenti verso l'Aquila dopo il terremoto di stamani, «per non intralciare i soccorsi che si stanno concentrando nella zona». L'invito della Protezione civile a stare calmi e a non cercare di raggiungere i familiari viene rivolto anche ai parenti delle persone interessate da situazioni di difficoltà. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso ha immediatamente riunito il comitato operativo della Protezione civile per coordinare i soccorsi. Bertolaso ha informato il presidente della repubblica Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che rimangono costantemente in contatto per seguire l'evolversi della situazione. Anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta rimane in continuo contatto con Bertolaso. 2 - Negli ultimi mesi decine di scosse: Qualcuno aveva provato a mettere in guardia sull'imminenza di una tragedia come quella di questa notte ma era stato accusato di procurato allarme e di conseguenza denunciato Quella di oggi è stata solo la scossa più forte di uno sciame sismico che si perpetua da mesi. La magnitudo registrata alle 3.32 di questa notte dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 5,8 gradi della scala Richter, a cui sono seguite diverse repliche, la prima di 4,7 gradi alle 4.37. Numerose le avvisaglie nelle ultime settimane. Una scossa violenta il 16 gennaio, poi quella di magnitudo 4.0 che aveva fatto tremare l'Abruzzo già il 30 marzo: molte persone si erano già riversate in strada allora. Dall'inizio dello sciame sismico, qualche mese fa, sono decine gli eventi di magnitudo superiore a 2.0 registrati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel distretto aquilano e nel bacino di Sulmona. A parte qualche malore dovuto allo spavento, non c'erano però mai stati feriti gravi. Nè erano stati rilevati danni importanti. Su richiesta del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si era tenuta nella sede della Regione Abruzzo all'Aquila, una riunione degli esperti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi. Obiettivo, dicono al Dipartimento della Protezione civile, era quello di «fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull'attività sismica delle ultime settimane». «È utile precisare che non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto e che non c'è nessun allarme in corso da parte del Dipartimento della Protezione Civile, ma una continua attività di monitoraggio e di attenzione», si leggeva appena quindici giorni fa in una nota dello stesso Dipartimento. Secondo l'Ingv, che è l'ente preposto alla sorveglianza della sismicità sul territorio nazionale, «le scosse avvertite nei mesi scorsi dalla popolazione facevano parte di una tipica sequenza di terremoti, del tutto normale in aree sismiche come quella dell'aquilano che, negli ultimi mesi, ha registrato quasi 200 eventi, la maggior parte dei quali non avvertiti dalla popolazione». Qualcuno nei giorni scorsi aveva però messo in allarme sulla possibilità del sopraggiungere di scosse più forti e pericolose per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di "procurato allarme" e di conseguenza denunciato. «Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l'Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso intervenendo a Roma ad un convegno organizzato dal ministero dei beni culturali e protezione civile sulla esperienza del terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche - ma Purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini». L'attacco era rivolto a Giampaolo Giuliani , ricercatore dei laboratori del Gran Sasso, che aveva previsto un terremoto di proporzioni disastrose. Oggi però ancora una scossa, appena un po' più violenta di quelle degli ultimi giorni, ma quanto basta per mettere in allarme la Regione Abruzzo. Questa volta non basta rassicurare i cittadini: a centinaia si riversano nelle strutture sanitarie per chiedere soccorso. La Protezione civile e i carabinieri parlano di decine di morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Bertolaso la definisce la «peggiore tragedia di questo millenio» e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia che firmerà lo stato d'emergenza. A questo punto in Abruzzo e nel resto d'Italia sono in molti a chiedersi se veramente non si potesse fare nulla per scongiurare questo dramma. E' vero, forse non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto, ma qualcuno questa volta aveva provato a farlo.

06/04/2009

Documento n.7854

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