SPACCAMAREMMA – PER MATTEOLI SOLO LA GRANDE STAMPA NON VUOLE L’AUTOSTRADA,MA LA RIVOLTA AUMENTA

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Dagospia.it SPACCAMAREMMA – PER MATTEOLI SOLO LA GRANDE STAMPA NON VUOLE L’AUTOSTRADA, MA LA RIVOLTA AUMENTA: LEGAMBIENTE RIUNISCE TUTTE LE AZIENDE AGRICOLE MASSACRATE - LA PATATA BOLLENTE NELLE MANI DI MCCREEVY: se l’Ue apre una procedura di infrazionE... Carlo Bartoli per "Il Tirreno" Il destino della Tirrenica è nelle mani di un distinto signore irlandese, il commissario al mercato interno Charlie McCreevy. Sul suo tavolo c'è ormai da un paio di mesi la richiesta di avviare una procedura di infrazione nei confronti del governo italiano per bloccare la proroga della concessione della gestione della Livorno-Civitavecchia, accordata recentemente dal Cipe alla sat. "Abbiamo ricevuto l'interrogazione circa un mese fa - ha dichiarato Catherine Bunyan portavoce di McCreevy - ed una sua lettera di sollecitazione a dare risposta il 17 aprile, ma stiamo ancora esaminando il dossier e quindi non abbiamo potuto pronunciarci sul caso. Ci stiamo dando da fare e quindi risponderemo al piu'presto". Monica Frassoni, capogruppo dei Verdi all'Europarlamento, si dice certa che la sua richiesta verrà accolta e che l'apertura della procedura bloccherà il precario equilibrio finanziario su cui si regge il project financing elaborato dalla Sat per realizzare il completamento della Livorno-Civitavecchia a costo zero per le casse dello Stato. Antonio Bargone, recentemente riconfermato alla Presidenza della Sat, è certo invece dell'esatto contrario e assicura che nel giro di una settimana o poco più da Bruxelles verrà annunciata la bocciatura della richiesta. Il motivo del contendere riguarda il prolungamento della concessione di cui beneficia la Sat; la proroga è stata decisa dal Cipe a metà dicembre scorso insieme all'approvazione del progetto preliminare della tratta compresa tra Rosignano e Civitavecchia. La convenzione per la realizzazione della A12 Livorno-Civitavecchia è stata infatti siglata nel 1969 e successivamente la sua durata è stata prorogata con un atto firmato nel 1998, di 38 anni, tanto da portare la scadenza al 31 ottobre 2028. A dicembre scorso, il termine è stato ulteriormente posticipato di altri 18 anni fino al 2046. Per Monica Frassoni e gli altri firmatari della richiesta di avvio della procedura di infrazione, la proroga "è in contrasto con la direttiva europea che impone alla scadenza delle concessioni, l'obbligo di mettere a gara di appalto l'intera gestione delle concessioni, inclusi gli investimenti delle convenzioni in corso". Secondo l'europarlamentare verde, l'Ue ha inoltre già chiarito che queste disposizioni si applicano anche nel caso di Sat, che al momento dell'approvazione della direttiva erano già firmate. Non solo, Frassoni ricorda che all'atto della revisione della convenzione, nel 1999, "vennero assicurati alla Sat, mediante un altro accordo transattivo, il versamento da parte di Anas di 172 miliardi di lire, in virtù della sospensione della realizzazione della tratta Cecina-Civitavecchia, a titolo di riequilibrio del Piano finanziario e per l'innalzamento del contributo dello Stato per la tratta Livorno-Cecina già realizzata dal 65% all'80% del costo complessivo". Il duello legale sulla proroga della concessione è tutt'altro che astruso, dato che la sostenibilità del piano finanziario previsto per la costruzione della Tirrenica si basa su due elementi: glia aumenti tariffari e il prolungamento della durata della concessione. In questo modo, dovrebbero essere sostenibili i costi, pari a 3,78 miliardi di euro, per la costruzione dei 296 chilometri di autostrada e per gli oneri finanziari, che portano gli introiti necessari a 4,079 miliardi. Quindi, la battaglia sulla proroga è un tassello decisivo per la realizzazione o meno della Tirrenica: se l'Ue apre una procedura di infrazione è prevedibile che tutto si blocchi per lungo tempo, in quanto le banche vogliono certezze circa la durata dell'incasso dei pedaggi sia nel vecchio che nel nuovo tratto. Se invece la richiesta viene rigettata, l'operazione finanziaria se pur complessa, potrebbe andare avanti. Il piano finanziario predisposto dalla banca Biis del gruppo Intesa, prevede infatti di coprire l'investimento al 73% con finanziamenti bancari non facilmente reperibili in questo momento sul mercato internazionale. Per quanto, Sat sta cercando di coinvolgere anche la Cassa depositi e prestiti che tuttavia, prima dell'eventuale approvazione del Cipe prevista non prima della fine dell'anno, non avrebbe ancora garanzie. La disputa europea da adito anche a qualche dietrologia secondo la quale nel centrodestra non mancherebbe che sarebbe ben contento di addossare all'Unione Europea la responsabilità di bloccare un'operazione che trova resistenze non solo a sinistra, come dimostra una recente interrogazione di un gruppo parlamentare del Pdl con la quale si chiede all'Anas di riverificare il tracciato dell'autostrada tirrenica. In attesa della definizione del piano finanziario e della realizzazione del progetto esecutivo, il presidente di Sat conferma che entro l'anno verranno aperti i primi cantieri per prolungare di circa 6 chilometri l'attuale tracciato, in modo da eliminare la strozzatura "provvisoria" a Rosignano.

28/04/2009

Documento n.7903

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