SESSANTOTTO: FORMIDABILI QUEGLI ANNI ! SIAMO TUTTI FIGLI O NIPOTI, DI UNA RIVOLUZIONE MANCATA !

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cRO:'68 2008-01-15 15:01 '68: CAPANNA,CAMBIAMENTO EPOCALE, OGGI VA FATTO DI PIU'/ANSA E' MOMENTO GIUSTO PER UNA RIVISITAZIONE STORICA SENZA PASSIONI ROMA (ANSA) - ROMA, 15 GEN - "Il '68 e' stato il mondo che per la prima volta è riuscito a guardarsi e a vedersi scoprendo le lancinanti contraddizioni che lo attanagliavano e le possibilità di superamento e da allora lo sguardo su tutte le cose non è più uguale a prima. Ecco perché se ne parla ancora". Lo dice Mario Capanna, leader a Milano del Movimento studentesco sessantottino. Ora presidente della Fondazione diritti genetici, Capanna ricorda il sit-in degli studenti del 15 gennaio 1968, al quale partecipò in Piazza San Pietro a Roma, per protestare contro le espulsioni dall'Università raccontato dall'ANSA e nel suo libro 'Formidabili quegli anni' ripubblicato in questi giorni da Garzanti con una nuova prefazione. "E' stato - dice Capanna - il mio primo viaggio politico in cui per la prima volta ho dormito anche in cuccetta da Milano a Roma. L'Ansa ha raccontato quel giorno con un'oggettività rara. Seduti sotto l'obelisco di piazza San Pietro eravamo decisi a farci portare via di peso dalla polizia ma il Vaticano non è una controparte come le altre. Quando arrivò il buio non vennero accesi i lampioni della piazza. Volevano cancellare la protesta facendola inghiottire dalle tenebre, ma noi facemmo incetta di torce nei negozi vaticani trasformando il negativo in positivo, dando un'atmosfera unica alla manifestazione. Ce ne andammo però amareggiati dalla catastrofica notizia del terremoto del Belice, che avvenne proprio quel giorno". Capanna sottolinea che oggi "nonostante la restaurazione dei poteri e il lamento sado-masochistico dei pentiti, nel luglio dell'anno scorso Papa Ratzinger, in vacanza sulle Dolomiti, ha parlato del Sessantotto facendo riferimento alla rivoluzione culturale di quegli anni. In senso opposto il presidente francese Nicolas Sarkozy quando cercava di braccare l'Eliseo disse che 'tutti i mali vengono dal '68' per riuscire a raggruppare i voti di destra con quelli dell'estrema destra. Questo dimostra che tutti devono misurarsi con quel grande cambiamento epocale". "Odio - precisa Capanna - l'amarcord ma questo non significa stare zitti. Quarant'anni è il tempo storico giusto per fare una rivisitazione storica scevra da passioni" e conclude: "guai a noi a pensare di riportare il '68. Oggi occorre qualcosa di piu' e di meglio. Non disperiamo, succederà qualcosa come capita al nuotatore quando è sott'acqua da troppo tempo". (A

15/01/2008

Documento n.7085

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