Senato. Interrogazione di E. Lannutti su comportamenti bancari.

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Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00059 Atto n. 4-00059 Pubblicato il 27 maggio 2008 Seduta n. 8 LANNUTTI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico. - Premesso che: con una recente lettera del 29 aprile 2008, il Governatore della Banca d’Italia, ex vice presidente di Goldman Sachs, Mario Draghi, avrebbe stigmatizzato i comportamenti illegali degli istituti di credito in merito ai costi sulla portabilità dei mutui, la surroga e la cancellazione dell’ipoteca; la legislazione vigente relativa alla portabilità dei mutui, alla surroga e alla cancellazione gratuita dell’ipoteca, introdotta nell'ordinamento italiano con il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40 (cosiddetto “decreto Bersani”), viene sistematicamente violata. Si ricorda inoltre che, dal lontano luglio 2006, sono entrate in vigore le disposizioni sulla simmetria dei tassi (introdotte con decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248), che impongono un adeguamento automatico dei tassi bancari, debitori e creditori, che devono essere equiparati in contemporanea con le variazioni stabilite dalla Banca Centrale Europea (BCE). L’elusione sistematica di detta disposizione ha consentito alla banche, secondo le stime delle associazioni dei consumatori, un indebito lucro di 6 miliardi di euro; a distanza di circa un anno dall’approvazione delle richiamate disposizioni sulla portabilità dei mutui, sulla surroga e sulla cancellazione dell’ipoteca, è giunta la citata lettera che il Governatore della Banca d'Italia ha inviato, in data 29 aprile 2008, ai capi di servizi e filiali per far rispettare la legge. Con la lettera, in parte riportata anche da alcuni organi di stampa, sembra che il Governatore abbia stigmatizzato l’illegalità dei costi imposti alla portabilità, avendo ricevuto numerose segnalazioni di mancato rispetto delle norme vigenti, con particolare riferimento ad esplicite violazioni di legge, riscontrate in seguito a numerosi reclami da parte degli utenti dei servizi bancari, nonché da esposti e denunce dalle associazioni dei consumatori come Adusbef e Federconsumatori, che lamentavano, dal marzo 2007, la mancata osservanza, da parte degli intermediari, della disciplina sulla portabilità dei mutui, dopo che tantissimi cittadini (oltre 150.000), hanno subito danni ingenti, pagando, per un loro diritto, costi pari ad oltre 3.000 euro in media, tra spese notarili ed altri oneri bancari, si chiede di sapere: se risulti, per quanto di propria competenza, se vi siano state, oltre al blando richiamo adottato con la citata missiva, ispezioni in un campione di banche per quantificare illegalità e comportamenti fraudolenti degli istituti di credito, i quali hanno voltato le spalle ai loro clienti, impedendo loro di rinegoziare o trasferire il mutuo a titolo non oneroso come sancito dalla legge, arrecando così gravissimo nocumento a milioni di famiglie, già alle prese con aumenti medi sulle rate di 180 euro al mese; se i Ministri in indirizzo ritengano, per quanto di propria specifica competenza, considerato che le due maggiori banche come Unicredit ed Intesa San Paolo sono azioniste al 66% dell’ex istituto di emissione, quanto mai opportuno provvedere, nel più breve tempo possibile e nelle forme proprie, ad imporre il ripristino della legalità violata mediante sanzioni economiche e doverosi risarcimenti dei danni inferti dalle banche a milioni di cittadini; se non siano sanzionabili tali comportamenti degli istituti di credito lesivi dei diritti di milioni di vessati consumatori, ed ancora, se non si ritenga di riconoscere anche nei confronti dell’Associazione bancaria italiana (Abi) una grave responsabilità, poiché dal 2 febbraio 2007 essa assicura, a parole, di far rispettare il decreto sulla "portabilità", mentre nei fatti rinvia alle "calende greche" la trasferibilità delle operazioni di mutuo da una banca all'altra con una procedura di colloquio elettronico interbancario, che permette al cliente di rivolgersi direttamente alla nuova banca “a far tempo dal prossimo 31 maggio 2008”; se non si ritenga necessario che il Governo, anche con una convocazione urgente del Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio (CICR), richiami, per quanto di propria competenza, i diversi operatori interessati al rispetto rigoroso della disciplina vigente, essendo intollerabile che, dal 2 febbraio 2007, i cittadini siano stati costretti a pagare migliaia di euro per esercitare un loro diritto stabilito da una legge dello Stato; quali misure urgenti di competenza si intendano adottare per sanzionare comportamenti scorretti ed illegali di banche e notai, e se si ritenga di comminare le previste sanzioni accompagnate da congrui risarcimenti dei danni a favore di 3,2 milioni di famiglie, prima rovinate dai tassi variabili imposti dalle banche, poi frodate da una scandalosa e reiterata violazione di legge.

29/05/2008

Documento n.7323

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