SE ZUNINO FA IL BOTTO, TAPPATEVI LE ORECCHIE – DEBITI PER 2.8 MLD € :UNICREDIT E INTESA SANPAOLO HANNO IN PEGNO ANCHE LE AZIONI. E' IL METODO ZALESKJ?

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SE ZUNINO FA IL BOTTO, TAPPATEVI LE ORECCHIE – DEBITI PER 2.8 MLD € :UNICREDIT E INTESA SANPAOLO CHE HANNO IN PEGNO OLTRE A VARI IMMOBILI ANCHE QUOTE DELLA STESSA RISANAMENTO, RISPETTIVAMENTE IL 26% E IL 19% – LA CONSULENZA DEL FINANZIERE MANCUSO… Gianluca Paolucci per "La Stampa" Richiesta di fallimento per Risanamento, la società del gruppo immobiliare di Luigi Zunino. Con una nota, a sorpresa, la società ha annunciato ieri di aver ricevuto «il decreto con il quale il Tribunale di Milano ha convocato Risanamento a comparire all'udienza del 29 luglio 2009 nell'ambito del procedimento volto all'accertamento dei presupposti della dichiarazione di fallimento della società stessa, in seguito della richiesta di fallimento formulata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano». La nota della società si limita ad annunciare che il cda «si riunirà in via d'urgenza» il 20 luglio 2009 per esaminare la situazione che si è venuta a creare e per «assumere le conseguenti deliberazioni». Il pm che ha avanzato la richiesta, Roberto Pellicano, si sarebbe mosso sulla base di elementi emersi nell'inchiesta su Italease. Inoltre, nell'ambito di due procedimenti, la causa Sadi e quella Ipi, il giudice aveva segnalato al Pm l'esistenza di debiti non soddisfatti nei confronti delle due società, rispettivamente per 20 milioni e per 12,5 milioni di euro. Il Pm ha dato incarico a due consulenti di analizzare la situazione finanziaria e in seguito al loro rapporto ha presentato richiesta di dichiarazione di fallimento. Nulla trapela dalla società, se non la sorpresa per un atto giunto del tutto inatteso e la volontà di chiarire la situazione al più presto per proseguire nel piano di ristrutturazione del debito. Che peraltro non ha dato i risultati sperati: il gruppo di Zunino è da tempo sotto un pesante stress finanziario, stretto tra gli effetti della crisi e una grave situazione debitoria. La posizione finanziaria netta al 30 marzo era negativa per 2,8 miliardi di euro. Creditori per somme ingenti sono i principali gruppi italiani: da Intesa Sanpaolo a Unicredit e Banco Popolare, tramite la controllata Italease. Fortemente esposti, sia con il gruppo quotato che con le attività personali di Zunino, anche Royal Bank of Scotland e Hypo Re. Dalla fine del 2008, sta lavorando per il salvataggio del gruppo - formalmente con un incarico di consulente - il finanziere Salvatore Mancuso, promotore del fondo Equinox. Senonché i vari tentativi di vendere assett del pur notevole patrimonio immobiliare di Risanamento sono ancora stati vani. Per la difficoltà di trovare compratori, ma anche per le tensioni tra i creditori - in pima fila Unicredit e Intesa Sanpaolo, che hanno in pegno oltre a vari immobili anche quote della stessa Risanamento, rispettivamente il 26% e il 19%. Nel patrimonio della società quotata figurano tra l'altro due tra i principali sviluppi immobiliari di Milano, quello di Santa Giulia e quello dell'area ex-Falk di Sesto San Giovanni, alle porte della città lombarda. Santa Giulia, a sud della città, circa 1,2 milioni di metri quadrati complessivi, affidato all'architetto Norman Foster. Nell'area ex Falck, in prossimità della periferia nord di Milano, si articolano più progetti su una superficie complessiva di circa un milione e mezzo di metri quadrati, dei quali circa 1,2 milioni la società afferma essere edificabili. Salvatore MancusoIl «master plan» è stato affidato a Renzo Piano. Tra le varie ipotesi circolate nelle settimane scorse, quella di conferire l'area ad un fondo gestito dalla Castello sgr - dov'è azionista Mittel - e partecipato anche dagli enti locali. Per Santa Giulia, l'ultima trattiva è quella con la stessa Sky per l'acquisto della sua sede. Un affare da 250 milioni poi sfumato per l'impossibilità di mettere d'accordo tutti i soggetti coinvolti - Zunino, i potenziali compratori, i vari creditori ipotecari - come era sfumata in precedenza la trattava con il fondo Limitless per cedere l'area ex-Falk. Intanto il titolo è stato sospeso ieri, prima della diffusione della notizia, dagli scambi di Borsa. Sospensione che presumibilmente continuerà fino ad un chiarimento della vicenda.

17/07/2009

Documento n.8055

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