SCUDO FISCALE: EVASORI DI TUTTO IL MONDO, PREPARATEVI A RITIRARE I SOLDINI. LA MULTA SARA' DEL 7% ! MENO DEI BOT TASSATI AL 12,5% !

in Articoli e studi
TRATTO DA WWW.DAGOSPIA.IT EVASORI DI TUTTO IL MONDO, PREPARATEVI A RITIRARE I SOLDINI – PRONTO IL TESTO PER LO “SCUDO FISCALE” NUMERO 3: LA MULTA SARà DEL 7% - E CHI VIENE COLTO IN FALLO, I CAPITALI ESPORTATI SARANNO PERSI – LA SVIZZERA FUORI DALLA LISTA GRIGIA NEL 2009… 1 - VERSO UNO "SCUDO FISCALE" AL 7%... Isabella Bufacchi per "Il Sole 24 Ore" Lo scudo fiscale n.3, la misura che incentiverà il rientro in Italia dei capitali esportati clandestinamente dietro pagamento di una multa una tantum verso il 7% e in cambio della massima protezione e garanzia dell'anonimato dei "pentiti" presso il Fisco, è pronto. Una bozza di articolato è stata messa a punto da una squadra di tecnici del ministero dell'Economia per essere discussa in Consiglio dei ministri. Non è escluso che verrà presa in esame, anche se solo in fase preliminare, al prossimo Cdm. Perso il treno in corsa del decreto sull'Abruzzo, resta la necessità di reperire fondi extra in tempi rapidi per la ricostruzione: il Dl varato a favore delle zone terremotate abruzzesi, infatti, richiama esplicitamente il rientro dei capitali dall'estero tra le fonti in entrata. L'intenzione del ministero dell'Economia, secondo fonti bene informate, sarebbe quella di introdurre la terza versione dello scudo in contemporanea al giro di vite sui paradisi fiscali e sul segreto bancario in atto su scala mondiale ed europea: sfruttando la strategia del terrore. Il Mef però non può permettersi di fallire sullo scudo-ter. Per questo motivo il ministero ha avviato un riesame approfondito di tutte le misure già intraprese in Italia contro i paradisi fiscali e gli evasori che esportano capitali clandestinamente, ed è stata impostata una prima griglia di interventi nuovi, su scala nazionale e internazionale. L'Italia inoltre sta analizzando da vicino le strette in corso in altri Paesi come Francia, Germania e anche Usa: il piano Obama, che mira a rafforzare le sanzioni sulle imprese che evadono attraverso formule offshore, è sotto la lente di via XX Settembre. Svincolarsi dalla camicia di forza dell'Unione europea, che impone ai Paesi membri di esprimersi all'unaninimità sulle tematiche fiscali, è un altro passaggio obbligato per il percorso del terzo scudo italiano: il ministro Giulio Tremonti ha puntualizzato che su questo tipo di misura «la sovranità è nazionale », dissolvendo i dubbi sulla necessità dell'ok di Bruxelles. Ma se la "carota" sarà italiana, il bastone resterà europeo. La tenaglia che si sta stringendo sugli evasori che sfuggono al Fisco nascondendo i propri capitali e patrimoni in paradisi fiscali sarà il trampolino di lancio per lo scudo italiano. Tremonti ha fatto capire che le sanzioni in Italia saranno appesantite ulteriormente: ma a norme vigenti, gli evasori scoperti dal Fisco non solo perdono l'ammontare integrale dei capitali e dei patrimoni esportati clandestinamente ma rischiano al tempo stesso di pagare multe salate attingendo alla ricchezza già dichiarata in Italia. Quanto all'entità della "multa" sul terzo scudo, il fatto che l'Italia potrà procedere da sola esclude l'imposizione di sanzioni eccessivamente punitive, alla tedesca, che disincentivano l'emersione: alla luce delle pesanti perdite provocate dalla crisi in atto sugli investimenti finanziari e immobiliari, che in molti casi hanno falciato i portafogli all'estero tra il 50 e il 100%, una multa leggermente al di sotto della soglia del 10% del patrimonio in rientro in Italia, come l'ipotesi del 7% circolata nelle scorso settimane, non sarà indigesta. In quanto ai tempi, la norma è pronta per un colpo di acceleratore. Intanto, ieri si è fatta sentire la voce dei commercialisti sul "giro di vite" preannunciato da Tremonti. «La volontà del Governo di ricercare soluzioni più efficaci per contrastare l'indifendibile ricorso a paradisi fiscali e finanziari è assolutamente condivisibile - è stato il commento di Claudio Siciliotti, presidente del Consiglionazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili- . Agli interventi volti ad assicurare la certezza del gettito ne vanno affiancati anche altri volti ad assicurare la certezza del diritto per chi dichiara i propri redditi ed effettua le proprie operazioni in Italia». Il mondo dei commercialisti ha colto l'occasione per denunciare «la recente deriva della Corte di cassazione, secondo la quale ai contribuenti può sempre essere contestato l'abuso del diritto o l'antieconomicità delle scelte compiute, rimettendo tutto in gioco anche al di là delle singole disposizioni di legge». 2 - Svizzera: via dalla lista grigia nel 2009... Da "Il Sole 24 Ore" La Svizzera ha annunciato ieri che entro il 2009 sottoscriverà i 12 accordi bilaterali di cooperazione contro l'evasione che le permetteranno di uscire dalla "lista grigia" tenuta sotto controllo dall'Ocse.

07/05/2009

Documento n.7913

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK