RIFIUTI: L'APPELLO PER FAR USCIRE LA CAMPANIA DALL'EMERGENZA.

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La gravissima situazione determinatasi in Campania è la chiara dimostrazione che il problema rifiuti non può essere risolto né con misure di emergenza né con misure settoriali, ma solo attraverso una strategia integrata che metta al primo posto, così come impone l'Unione europea, la riduzione dei rifiuti alla fonte ed al secondo posto il riciclaggio come materia. Ed è appena il caso di evidenziare che ridurre i rifiuti alla fonte significa intervenire sulle scelte produttive e di consumo, nonché sugli stili di vita della popolazione. E che per riciclare i rifiuti come materia occorre incentivare al massimo la raccolta differenziata, in primo luogo coinvolgendo ed informando i cittadini. Ciò è esattamente quello che non ha fatto il nostro paese che, al di là delle diverse maggioranze governative, ha invece preferito concentrarsi sulle discariche e sugli inceneritori con recupero di energia, emanando, nel contempo, leggi a ripetizione per sottrarre residui industriali alla disciplina comunitaria sui rifiuti, facendoci guadagnare il non invidiabile primato del paese più condannato in sede europea per violazione della citata disciplina. E' per questo che non possiamo accettare il tentativo, proprio da parte delle forze e dei poteri che, rifiutando di fatto l' approccio integrato comunitario, hanno determinato questa situazione, di scaricare oggi le proprie colpe sul mondo ambientalista e sull'attuale Ministro dell'ambiente, al fine di ottenere due risultati: da un lato trovare un capro espiatorio e dall'altro eliminare ogni resistenza ad un modello, culturale ancor prima che politico, incentrato sui valori di mercato e sulle loro convenienze economiche. Noi riteniamo, invece, che proprio il caso Campania debba essere l'occasione per affrontare finalmente il nodo del tipo di sviluppo imposto al paese e dei profondi guasti che esso sta producendo, in primo luogo sotto il profilo della salute pubblica. Al di là delle scelte emergenziali immediate che oggi si dovranno attuare in Campania, non saranno i cd. termovalorizzatori né le discariche a risolvere realmente il problema ma solo la consapevolezza che, nell'attuale situazione di rapido esaurimento delle materie prime e di mutamenti climatici, una corretta gestione del ciclo dei rifiuti oggi potrà garantirci nuove risorse per il mondo di domani. Per tutte queste ragioni esprimiamo la nostra solidarietà al ministro Pecoraro Scanio e chiediamo che si aprano gli occhi sulle vere ragioni che hanno portato alla situazione emergenza rifiuti in Campania. Gianfranco Amendola Alberto Asor Rosa Edoardo Bennato Flegra Bentivegna Donatella Bianchi Rita Borsellino Giobbe Covatta Carmen di Penta Jacopo Fo Dario Fo Rosalba Giugni Gianni Guerrieri Elio Lannutti Gianni Mattioli Gaia Pallottino Mauro Paissan Guido Pollice Arnaldo Pomodoro Fulco Pratesi Franca Rame Bernardo Rossi Doria Maurizio Santoloci Giuliano Tallone Elio Lannutti Rosario Trefiletti

14/01/2008

Documento n.7079

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