RC AUTO: REVOCARE LE LICENZE AD IMPRESE MANOLESTA CHE SACCHEGGIANO I CONSUMATORI !

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ECO:RC AUTO 2008-03-06 17:05 RC AUTO: ADUSBEF, REVOCARE LICENZE A IMPRESE TROPPO FURBE ROMA (ANSA) - ROMA, 6 MAR - "Le insostenibili tariffe assicurative per la responsabilità civile (Rc auto) non diminuiscono certo con gli inviti bonari del 'Mister Prezzi' di turno, ma con la revoca della licenza ad operare a compagnie troppo furbe, da sempre inadempienti e troppo a lungo protette da un'Isvap, che doveva essere sciolta ma che continua ad operare più di prima". E' l'opinione del presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti, che spiega come le tariffe siano "arrivate in media a 933 euro a polizza nel 2007, cresciute del 158,45% dalla liberalizzazione, con continui aumenti superiori al tasso di inflazione anche con la patente a punti, che ha ridotto l'incidentalità ed i risarcimenti e dopo l'introduzione dell'indennizzo diretto". Il settore assicurativo italiano, secondo Lannutti, "gode di ottima salute" e le polizze obbligatorie Rc-auto sono "una sorta di pizzo legalizzato a carico di milioni di automobilisti, che prima della liberalizzazione tariffaria del 1994, sotto il regime dei 'prezzi amministrati', pagavano in media 700.000 lire, il controvalore di 361 euro". Nel 2007, prosegue Lannutti, "il costo medio di una polizza per un auto di fascia media (non contando le punte estreme come la Campania) è lievitato a 933 euro, con un rincaro del 158,45%, a differenza di altri Paesi UE, come Francia, Spagna, Germania, dove gli aumenti registrati non hanno mai superato la soglia del 70% e in taluni casi sono diminuite". Lannutti rileva "il costo più che triplicato delle polizze per moto e motorini sotto i 150 cc di cilindrata, che nel 1994 costavano in media un massimo di 235.000 lire (121 euro), mentre nel 2007 sono costate in media 389 euro, con un aumento del 330%". L'Adusbef ritiene che "nonostante la minore incidentalità, la patente a punti, l'indennizzo diretto, la severa sanzione dell'Antitrust al cartello assicurativo per 370 milioni di euro comminata nel 2003 e poi condonata con la legge truffa salvacompagnie, non esiste alcuna speranza di invertire la lievitazione spaventosa delle polizze rc auto, che anche nel 2007, hanno continuato la loro sfrenata corsa con un +4,1%". Secondo Lannutti gli utili di settore assicurativo sono "cresciuti del 295% dal 1999 al 2006, da 1,483 miliardi di euro a 5,857 miliardi di euro". Adusbef chiede a Governo ed autorità, "maggiore attenzione e rispetto dei diritti degli utenti che solo per le polizze obbligatorie Rc-auto pagano fino al 5% annuo di un reddito famigliare netto di 18.000 euro l'anno, con la beffa finale dell'Istat, secondo la quale il peso della polizza non è del 5% ma dell'1%".(ANSA).

06/03/2008

Documento n.7168

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