RAI: PER BEPPE GRILLO, GIANNI RIOTTA,DIRETTORE DEL TG1,E' IL PERFETTO BECCHINO DELL'INFORMAZIONE ! ED IO PAGO (L'AUMENTO DEL CANONE) !

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TRATTO DA WWW.DAGOSPIA.IT SALTA IL GRILLO SU SEMPRESVEGLIO RIOTTA: “DERIOTTIZZIAMO IL TG1” CONTINUA IL DUELLO: “E’ IL PERFETTO BECCHINO DELL’INFORMAZIONE ITALIANA” BOICOTTAGGIO! “LE AZIENDE NON DOVREBBERO PIÙ FARE SPOT PRIMA DEL TG1” Da www.beppegrillo.it Il 13 settembre 2006 è una data miliare nella storia dell’informazione italiana. Da quel giorno Raiotta è il primo giornalaio Ogm a diventare direttore del Tg1. La sua capacità di incrociare le informazioni, e di trasformare la notizia in propaganda lo hanno portato molto in alto, o molto in basso, secondo i punti di vista. Il suo aplomb, la sua pronuncia inglese e i suoi abiti neri ne fanno il perfetto becchino dell’informazione italiana. I partiti lo amano e lui ama loro teneramente, in particolare i diessini. “Il 13 settembre 2006, con il consenso di otto consiglieri Rai ed un voto contrario, Gianni Riotta viene nominato direttore del TG1 succedendo a Clemente Mimun. Ha introdotto nel Tg1 tecniche anglosassoni di informazione, interviste in diretta durante il telegiornale, editoriali in diretta oltre a lanciare l'intreccio tra Internet e la televisione, con sondaggi e discussioni on line.” (fonte Wikipedia) Ditemi chi ha dato voto contrario, gli voglio mandare una confezione di marron glacès. Il New York Times ha dedicato un servizio al declino dell’Italia. I suoi giornalisti hanno passato un intero giorno con me. L’articolo del NYT descrive un Paese che cerca in un comico un punto di riferimento. Il video del NYT è stato dedicato al V-day(*). E Raiotta che fa? Un servizio sul NYT in cui afferma che: “I politici sono sotto accusa, Beppe Grillo compreso…”. Il Tg1 è un servizio pubblico, non è di proprietà di un giornalaio e neppure delle segreterie di partito che lo hanno messo lì. Le aziende non dovrebbero più fare pubblicità prima del Tg1. Dovrebbero dissociarsi. In fondo è meglio anche per loro, chi vorrebbe essere associato a Raiotta? Pubblicherò sul blog il nome della prima azienda che si deriottizzerà. La cattiva informazione non può che avere cattiva pubblicità. (*) Raiotta dedicò al V-day solo 23 secondi LE PUNTATE PRECEDENTI Dagospia 04 Ottobre 2007 GRILLO: RIOTTA NON ESISTE Da www.beppegrillo.it Il nostro dipendente Gianni Riotta, pagato con il nostro canone, ha dedicato la scorsa domenica sera sul Tg1 un servizio di un minuto e 23 secondi al blog. Nel servizio, che ripropongo per chi se lo fosse perso, si associa il blog al nazismo e al negazionismo. Riotta si ispira al giornalismo anglosassone, parla inglese correttamente ed è stato pure a New York. E’ un giornalista vero, uno che dà le notizie con il tipico understatement britannico. Infatti la sera dell'otto settembre ha dedicato 23 secondi netti al V-day. Nessuna segreteria politica lo aveva avvertito. E’ il giornalista del “panino”, quello che fa commentare ogni sera i politici su qualunque fatto, in rigorosa sequenza senza che si capisca mai un c...o. Le notizie buone le tiene per sé. Evita di divulgare fatti incresciosi come le sentenze su Rete 4 che occupa abusivamente le frequenze televisive o i 98 miliardi di euro di evasione contestati alle concessionarie delle slot machine. I messaggi dei negazionisti in rete sono decine di migliaia, è gente molto organizzata, hanno siti e blog, non si nascondono. La cancellazione dei loro messaggi dal mio blog è comunque continua. Lo scorso febbraio ho chiesto ai miei avvocati se si poteva intervenire per vie legali, ma non sembra che vi siano gli estremi per ipotesi di reato. Gli avvocati hanno allora telefonato al ministero di Grazia e Giustizia e poi scritto in modo molto ossequioso al sottosegretario e al ministro perchè intervenissero. Nessuna risposta. Allego lettera e ricevuta di avvenuta ricezione. Chiedo un piccolo aiuto ai frequentatori del blog. Esiste una funzione “cestino” per cancellare i commenti che non rispettano le regole del blog. Usatela contro i negazionisti. Il cestino non esiste in televisione, ma per il Tg1 è sufficiente cambiare canale. Dagospia 24 Settembre 2007 CONTRO IL TG DI RAIOTTA CHE NASCONDE IL V-DAY DI GRILLO (29 SEC.) Marco Travaglio per “l’Unità” L’8 settembre, nella piazza del V-Day a Bologna gremita di almeno 50 mila persone, non c’è una telecamera né un inviato di nessun telegiornale Rai (né Mediaset, né La7: solo Sky). Il Tg1 delle 20 diretto da Gianni Riotta, che essendo di scuola anglosassone si pronuncia Raiotta, apre con un servizio su Prodi a Bari, seguito da uno su Berlusconi nonsodove e da tre servizi sui funerali di Pavarotti. E fin qui passi (anche se né il discorso del premier né quello del Cavaliere lasceranno la minima traccia nel dibattito politico). Poi una lunga, imprescindibile inchiesta sull’inedito fenomeno delle prostitute a Milano. Poi il delitto di Treviso. Poi il videomessaggio di Napolitano a Cernobbio sul futuro dell’Europa. Qui l’inspiegabilmente sorridente Attilio Romita riapre la «pagina politica» con la solita carrellata di micropareri di politici che parlano come Qui Quo Qua dicendo cose incomprensibili. Poi un’imperitura intervista a Rutelli, che avrebbe potuto andare in onda anche tre anni fa. A questo punto, chi non avesse ancora spento o distrutto il televisore è tentato di chiamare la redazione per avvertirla che nel pomeriggio s’è svolta una cosina da niente chiamata V-Day. Ma ecco Romita incupirsi improvvisamente in volto: è il segnale, si parla di V-Day. Fermo immagine di Grillo: «S’è svolto a Bologna e in altre città italiane il Vaffa Day del popolare comico genovese…» Sullo sfondo un paio d’immagini rubate a Eco-tv, che ha trasmesso la diretta via satellite, e via andare. Totale: 29 secondi. Romita, che ritrova finalmente il sorriso, va di fretta: deve annunciare i servizi sui nuovi sviluppi (nessuno) del delitto di Garlasco e del caso Madeleine, sui romeni che rubano nei supermarket a Ivrea, sull’analfabetismo di ritorno (honny soit qui mal y pense) e soprattutto su un fatto unico nella storia: «Sei subacquei sono sott’acqua a Ponza», si badi bene, «senza prendere ogni tanto una boccata d’aria». Roba forte. Chiude l’indimenticabile matrimonio di Marco Baldini, officiante Veltroni, testimone Fiorello (25 secondi, 4 meno del V-Day). Dagospia 19 Dicembre 2007

19/12/2007

Documento n.7013

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