PARTITO DEMOCRATICO: PIU' IMMUNITA' PER TUTTI

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TRATTO DA WWW.DAGOSPIA.IT Su-Dario listato a lutto - Il calvario In Puglia: UN ASSESSORE ALLA SANITà DI VENDOLA indagato dall’Antimafia, subentrerà a De Castro e avrà l’immunità - De Magistris piomba a Bari per fare incetta di voti ai danni del Pd E CACCIARI RISE... Amedeo La Mattina per "La Stampa" Non c'è pace neanche nel Pd di Franceschini, dopo la tormenta era Veltroni: nuove grane sulle candidature europee. La notizia battuta dalle agenzie ieri pomeriggio da Bari sembrava una delle tante da rubricare nella cronaca giudiziaria locale: perquisita la casa di Alberto Tedesco, ex assessore socialista alla Sanità nella giunta Vendola, che si era dimesso a febbraio dopo l'iscrizione nel registro degli indagati. Su di lui la Direzione distrettuale antimafia di Bari aveva aperto un'inchiesta su presunte tangenti. E invece la storia ha un risvolto tutto politico e apre un caso molto spinoso per i vertici democratici. Tedesco è il primo dei non eletti al Senato dopo Paolo De Castro fresco di candidatura alle Europee nella circoscrizione Sud. Se il capolista De Castro, come è presumibile, sarà eletto all'Europarlamento, gli subentrerà un inquisito che acquisterebbe l'immunità. «Non mi piacerebbe averlo nel mio gruppo», fa sapere preoccupata la presidente dei senatori Democratici, AnnaFinocchiaro . Di tutt'altro tono la reazione del vicecapogruppo di fede dalemiana Nicola Latorre: «Qual è il problema? Quando si porrà la questione ne discuteremo. Le liste le facciamo noi, non la Dda di Bari!». Un problema è che una parte del Pd, a cominciare da Enrico Letta, aveva sconsigliato vivamente De Castro ad accettare la candidatura. E nove parlamentari pugliesi, tra i quali il lettiano Francesco Boccia, hanno scritto a Franceschini per protestare sulle «incomprensibili scelte» per Strasburgo. Ma De Castro, che è presidente della fondazione dalemiana «Red», è stato scelto dal segretario del Pd, sponsorizzato da Massimo D'Alema: e Romano Prodi, di cui De Castro è stato ministro dell'Agricoltura, gli ha consigliato di accettare. «Io - dice ora De Castro - me ne stavo tranquillo al Senato, non ho chiesto di essere candidato: ho accettato per spirito di servizio. Adesso c'è un problema politico che dovranno risolvere a Bari e a Roma, io continuerò a fare la mia campagna elettorale». De Castro, dunque, smentisce le voci di un suo ritiro dalla corsa europea per evitare che Tedesco gli subentri ai Senato e che Antonio Di Pietro faccia una bella campagna elettorale sui temi giustizialisti. Già ieri il nuovo acquisto dell'Idv, l'ex Pm De Magistris candidato alle Europee, è piombato a Bari per fare incetta di voti ai danni del Pd. «Eppure - spiega Boccia - noi avevamo avvertito il partito che il "caso Tedesco" poteva complicarsi. Non potevamo certo immaginare che arrivassero i carabinieri a casa dell'ex assessore alla Sanità». Tedesco è un ex socialista che era stato candidato come indipendente nelle liste del Pd. Al momento della sua candidatura era pulito, non c'erano tracce di inchieste a suo carico e in più a Bari porta in dote un pacchetto di voti quantificato attorno al 5%. Ma da quando non è stato eletto a Palazzo Madama per il rotto della cuffia ha iniziato un forte pressing sul sindaco di Bari Emiliano, che anche segretario regionale del Pd, affinchè in qualche modo gli venissero aperti i portoni del Senato, candidando appunto De Castro. Le "malelingue" raccontano che minacciava di presentare una sua lista e di candidarsi a sindaco di Bari contro Emiliano. E ora che farà Franceschini? A Largo del Nazareno dicono che bisognerà attendere se dall'inchiesta della Dda emergeranno fatti gravi a carico di Tedesco, che al momento della candidatura al Senato non era inquisito: se dovessero emergere allora ci potrebbero essere decisioni drastiche come il rifiuto di iscriverlo nel gruppo Pd e dirottarlo al misto. L'altra grana per Franceschini, che ieri ha difeso comunque le sue scelte sulle liste, viene da Massimo Cacciari. Il sindaco di Venezia attacca la scelta di Luigi Berlinguer come capolista nel Nord-Est: «Invece di dare voce ai territori, si è ancora una volta fatto cadere sulle Regioni una pioggia di capilista priva di senso. Fermo restando la stima e l'amicizia per Berlinguer, che cosa c'entra con il Veneto una persona con una carriera accademica e politica fuori del Nord-Est e per di più vicina agli 80 che ai 70?». Poi una bordata contro Sergio Cofferati, capolista nel Nord-Ovest: «Cofferati mi risulta sindaco di Bologna, ha lasciato per il figlio e non mi risulta che Strasburgo sia più vicina a Genova di Bologna».

23/04/2009

Documento n.7889

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