MUTUI ALLE STELLE. CRESCONO I PIGNORAMENTI. VIA LE BANCHE DAI TRIBUNALI.

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tassi variabili, mutui alle stelle cresce l'incubo pignoramenti" - carlo picozza ( Repubblica, La del 27/10/2007 ) Stampa - Guida Pagina IV - Roma Dall'Adusbef alla Federconsumatori è allarme: "Via le banche dai Tribunali" "Tassi variabili, mutui alle stelle cresce l'incubo pignoramenti" Sos delle associazioni dei consumatori "La colpa è delle banche che hanno consigliato al 91 per cento delle famiglie una soluzione sbagliata" "Una rata mensile che tre anni fa era di 640 euro, oggi tocca i 960. E le banche accedono agli atti giudiziari" "La colpa è degli istituti che hanno consigliato al 91 per cento delle famiglie una soluzione sbagliata" CARLO PICOZZA Cresce l'incubo dei pignoramenti delle case. Quest'anno a Roma, saranno quasi duemila (mille 810) le famiglie sulle quali si abbatterà un'espropriazione forzata della loro abitazione: il 21 per cento in più dell'anno scorso. "La colpa è delle banche", accusano le associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori. "Hanno consigliato al 91 per cento delle famiglie mutui a tassi variabili quando tutti gli indicatori economici segnalavano un aumento dei saggi di interesse. Si sapeva bene dell'arrivo di un'impennata che avrebbe travolto i più deboli con aumenti anche del 50 per cento nel giro di tre anni. Una rata mensile che tre anni fa era di 640 euro è arrivata oggi a 960 euro". Ce n'è per tutti nell'incontro annuale per la quinta edizione del premio "Amico del consumatore": "Nei Tribunali si sta consumando un grave conflitto di interessi delle banche che hanno le mani sulle carte delle esecuzioni immobiliari", attacca Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef. "Complice la carenza di personale, il ministero ha consentito agli istituti di credito, attraverso la loro associazione di categoria, l'Abi, di entrare negli uffici dei Tribunali permettendo così a terzi interessati di gestire e manipolare i fascicoli dei procedimenti a tutto vantaggio delle banche, contro gli interessi delle famiglie". "In Italia, a differenza di altri Paesi", dice Lucio Fanti del Codacons, "le banche hanno venduto i mutui a tassi variabili come se fossero più convenienti". "Ora", spiega Rosario Trefiletti, presidente della Federconsumatori, "complici i consistenti esborsi richiesti, non si riesce neanche a rinegoziare i mutui. Così, alle famiglie è interdetto l'allungamento dei tempi di rientro, che consentirebbe di ridurre l'importo mensile della rata". Non solo: "L'Abi, attraverso Asteimmobili Servizi, una spa controllata da 18 banche italiane", denuncia Lucio Golino, legale dell'Adusbef, "ha pensato bene di realizzare un business aggiuntivo: da questo mese, per pubblicizzare su un quotidiano e su Internet la vendita di una casa pignorata, il custode giudiziario deve rivolgersi al servizio Promotional marketing di Asteimmobili Servizi. E il costo si alza di 250 euro a Roma per arrivare anche a mille e 500 euro in altre città". Così lo scontro diventa duro. L'Adusbef presenta una denuncia in Procura contro Asteimmobili Servizi. "La spa", spiega Elio Lannutti, "svolge un ruolo improprio nel Tribunale di Roma: i suoi dipendenti hanno libero accesso ai fascicoli delle esecuzioni immobiliari e possono pilotare le aste". Pronta la replica di Bruno De Gasperis, amministratore delegato di Asteimmobili. It cui fa capo Asteimmobili Servizi: "La nostra società si limita a scannerizzare i documenti facilitando la diffusione delle informazioni sulle aste immobiliari". E annuncia una denuncia "penale e civile" contro il presidente dell'Adusbef. Ma questo chiede: "Allora perché negli uffici delle esecuzioni immobiliari c'è personale di Asteimmobili pagato dalle banche?". Pagina IV - Roma Dall'Adusbef alla Federconsumatori è allarme: "Via le banche dai Tribunali" "Tassi variabili, mutui alle stelle cresce l'incubo pignoramenti" Sos delle associazioni dei consumatori "La colpa è delle banche che hanno consigliato al 91 per cento delle famiglie una soluzione sbagliata" "Una rata mensile che tre anni fa era di 640 euro, oggi tocca i 960. E le banche accedono agli atti giudiziari" "La colpa è degli istituti che hanno consigliato al 91 per cento delle famiglie una soluzione sbagliata" CARLO PICOZZA Cresce l'incubo dei pignoramenti delle case. Quest'anno a Roma, saranno quasi duemila (mille 810) le famiglie sulle quali si abbatterà un'espropriazione forzata della loro abitazione: il 21 per cento in più dell'anno scorso. "La colpa è delle banche", accusano le associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori. "Hanno consigliato al 91 per cento delle famiglie mutui a tassi variabili quando tutti gli indicatori economici segnalavano un aumento dei saggi di interesse. Si sapeva bene dell'arrivo di un'impennata che avrebbe travolto i più deboli con aumenti anche del 50 per cento nel giro di tre anni. Una rata mensile che tre anni fa era di 640 euro è arrivata oggi a 960 euro". Ce n'è per tutti nell'incontro annuale per la quinta edizione del premio "Amico del consumatore": "Nei Tribunali si sta consumando un grave conflitto di interessi delle banche che hanno le mani sulle carte delle esecuzioni immobiliari", attacca Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef. "Complice la carenza di personale, il ministero ha consentito agli istituti di credito, attraverso la loro associazione di categoria, l'Abi, di entrare negli uffici dei Tribunali permettendo così a terzi interessati di gestire e manipolare i fascicoli dei procedimenti a tutto vantaggio delle banche, contro gli interessi delle famiglie". "In Italia, a differenza di altri Paesi", dice Lucio Fanti del Codacons, "le banche hanno venduto i mutui a tassi variabili come se fossero più convenienti". "Ora", spiega Rosario Trefiletti, presidente della Federconsumatori, "complici i consistenti esborsi richiesti, non si riesce neanche a rinegoziare i mutui. Così, alle famiglie è interdetto l'allungamento dei tempi di rientro, che consentirebbe di ridurre l'importo mensile della rata". Non solo: "L'Abi, attraverso Asteimmobili Servizi, una spa controllata da 18 banche italiane", denuncia Lucio Golino, legale dell'Adusbef, "ha pensato bene di realizzare un business aggiuntivo: da questo mese, per pubblicizzare su un quotidiano e su Internet la vendita di una casa pignorata, il custode giudiziario deve rivolgersi al servizio Promotional marketing di Asteimmobili Servizi. E il costo si alza di 250 euro a Roma per arrivare anche a mille e 500 euro in altre città". Così lo scontro diventa duro. L'Adusbef presenta una denuncia in Procura contro Asteimmobili Servizi. "La spa", spiega Elio Lannutti, "svolge un ruolo improprio nel Tribunale di Roma: i suoi dipendenti hanno libero accesso ai fascicoli delle esecuzioni immobiliari e possono pilotare le aste". Pronta la replica di Bruno De Gasperis, amministratore delegato di Asteimmobili. It cui fa capo Asteimmobili Servizi: "La nostra società si limita a scannerizzare i documenti facilitando la diffusione delle informazioni sulle aste immobiliari". E annuncia una denuncia "penale e civile" contro il presidente dell'Adusbef. Ma questo chiede: "Allora perché negli uffici delle esecuzioni immobiliari c'è personale di Asteimmobili pagato dalle banche?". ( Repubblica, La del 27/10/2007 )

27/10/2007

Documento n.6907

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