MASSONERIA: CADONO MASSONI SUL PIDI’ – STA PER CADERE IL GRAN TABU’: DEMOCRATICI CON GREMBIULINO E COMPASSO, SI PUO’ ?

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CADONO MASSONI SUL PIDI’ – STA PER CADERE IL GRAN TABU’: DEMOCRATICI CON GREMBIULINO E COMPASSO, SI PUO’ - ZANONE: “IO AL GRANDE ORIENTE CON UN FRATELLO DI PRODI E MACCANICO” – “IL TERZO PARTITO INVISIBILE”… 1 – CADONO MASSONI SUL PIDI’ Fabio Martini per La Stampa Sembra la scena di un film di Massimo Boldi e invece è l’ultimo dilemma della casa democratica: può un qualunque cittadino italiano infilarsi un cappuccio, affiliarsi alla massoneria e il giorno dopo presentarsi sotto un gazebo del Pd e votare per una delle primarie in programma? In altre parole: si può essere massoni e al tempo stesso democratici? Enigma ozioso ai primi del secolo Ventesimo, quando i radical-democratici di quel tempo - ma anche buona parte della classe dirigente liberale - erano per l’appunto massoni e anticlericali. Ma il dilemma diventerà molto stringente domani mattina (Oggi, ndD) quando si riunirà, a porte chiuse e per l’ennesima volta, la Commissione del Pd chiamata a mettere nero su bianco i principi e il codice etico del neonato partito. Nella Commissione presieduta da Sergio Mattarella si preannuncia bagarre perché, dopo un dibattito durato settimane, è arrivato il momento di dirimere la questione: sarà ribadito il divieto assoluto alla doppia iscrizione (partito e massoneria), secondo la tradizione dei progenitori (Dc e Pci), oppure per iscriversi al Pd basterà dichiarare l’appartenenza ad altre associazioni? Il dibattito è aperto ma sta covando una grossa sorpresa: alla fine potrebbe prevalere la tesi anti-proibizionista. Sarebbe una rivoluzione, la fine di un tabù che ha visto per decenni la cultura cattolica e comunista unite dall’ostilità verso il mondo massonico che, nell’immaginario collettivo italiano, è sempre stata associata ad un grumo oscuro fatto di segretezza, affarismo, illegalità. Il sì o no alla massoneria è soltanto una delle tante questioni politicamente e culturalmente rilevanti che le tre commissioni costituenti del Pd (Statuto, Manifesto dei valori, Codice etico) stanno esaminando, elaborando testi che dovranno poi essere sottoposti alle votazioni finali dell’Assemblea costituente. Ma la questione massonica è probabilmente la più scottante. Anche perché il Pd è l’erede di due partiti, la Dc e il Pci, che hanno combattuto senza tregua grembiulini e compassi. Per Alcide De Gasperi la massoneria era «il terzo partito invisibile», mentre Palmiro Togliatti, per giustificare l’addio al governo dell’azionista Ferruccio Parri, disse: «Meglio De Gasperi e un partito di massa come la Dc che Parri e i suoi quattro amici massoni». La storia tutta italiana della massoneria con le sue degenerazioni - piduiste ma non solo - hanno alimentato quella che in certi casi è diventata una ossessione tra intellettuali e politici di formazione cattolica, con la tendenza ad attribuire patenti massoniche a tutti gli scalatori sociali. Tanto è vero che nella Dc (ironia della sorte nell’articolo 7 dello Statuto) e nei Ds era esplicitamente vietata l’iscrizione alla massoneria. Nella commissione Mattarella inizialmente era stata recepita la sostanza della formulazione ds («L’iscrizione è incompatibile con quella ad associazioni che comportino un vincolo di segretezza e forme di mutuo sostegno, tali da porre in pericolo il pieno rispetto dei principi di eguaglianza di fronte alla legge e di imparzialità della Pubblica amministrazione»), ma poi le obiezioni avanzate da un vecchio gentiluomo liberale come Valerio Zanone («Chi si iscrive comunichi la sua appartenenza alla massoneria, che non è una associazione illegale»), hanno convinto l’ex ds Marcella Lucidi, relatrice nella Commissione etica, a riformulare l’articolato. Ma è la stessa Lucidi a riconoscere che «la questione è molto delicata e merita un ulteriore approfondimento». Ma la vera sorpresa arriva dagli ex popolari. Sergio Mattarella ha guidato la commissione senza faziosità e Pierluigi Castagnetti dice: «Se ci atteniamo a quanto prescritto dalla legge, dovremo impedire l’iscrizione a chi sia affiliato ad associazioni segrete». E dunque chi è affiliato ad una loggia scoperta potrà prendere la tessera del Pd? «Sì, quel che conta è la trasparenza». 2 - VALERIO ZANONE, SENATORE PD: “IO AL GRANDE ORIENTE CON UN FRATELLO DI PRODI E MACCANICO” Senatore Zanone, lei nella Commissione per il Codice etico ha difeso le ragioni della massoneria? «No, io dico una cosa semplice: la massoneria non è un’associazione illecita e dunque se si ponesse un divieto di iscrizione, si offenderebbe chi vi partecipa». Non negherà che la storia italiana è piena di degenerazioni anche molto gravi da parte di spezzoni occulti della massoneria? «Vero, ma per quelle c’è il codice penale. Io non sostengo le attività coperte o illegali, ci mancherebbe altro. Prenda me...». In che senso? «Io non sono affiliato, ma lo sono stato fino al 1976, quando sono diventato segretario del Partito liberale. Allora, per ragioni di opportunità, mi sono "assonnato". Ma ogni tanto mi sveglio: per esempio in occasione dei convegni storici organizzati il 20 settembre di ogni anno dal Grande Oriente. In una delle ultime occasioni ho anche tenuto una relazione, assieme ad Antonio Maccanico e ad uno dei fratelli di Prodi, di cui non ricordo il nome». Ma nel Pd non tutti la pensano come lei... «Io credo che alla fine passerà la formulazione che ho proposto: "I dirigenti e gli eletti al partito democratico comunicano la propria appartenenza ad altre associazioni", tra cui anche la massoneria». In altre parole, sostengo che ciò che serve a questo partito non è un Regolamento di Pubblica sicurezza, ma semmai un codice deontologico, con regole di trasparenza affidate alla responsabilità degli aderenti». Dunque può iscriversi chi è massone alla luce del sole e lo dichiara? «Sì. Il vincolo della segretezza poteva essere comprensibile quando esser massoni - prima dell’Unità, durante il fascismo - poteva esser pericoloso. Oggi no: io devo sapere con chi parlo, altrimenti viene meno il vincolo della lealtà reciproca». Dagospia 14 Gennaio 2008

14/01/2008

Documento n.7077

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