LA VICENDA Roma. Dopo le accuse è bufera sull'urbanistica. Di Carlo Alberto Bucci (La Repubblica 8-5-2008)

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"Porta di Roma, abitazioni esclusive nel parco" strilla però il cartellone a due passi dall´omonimo mega-centro commerciale, inaugurato l´anno scorso a via delle Vigne Nuove e parte integrante del piano urbano. Ma agli inquilini che nella sudata casa sono già entrati non è andato giù che del parco attrezzato non si veda nemmeno l´ombra. Né dei servizi per la cittadinanza. Eppure si tratta di edilizia residenziale pagata a caro prezzo: all´interno della nuova Centralità metropolitana del IV Municipio e a due passi dal Gra. «Il nostro gruppo è impegnato nel completamento del progetto Porta di Roma, quando sarà ultimato, insieme con tutti i servizi previsti dalla convenzione, i proprietari delle abitazioni si troveranno all´interno del Parco delle Sabine, tra archeologia e natura». Così assicura, dopo le critiche lanciate domenica scorsa dal servizio di Report su RaiTre, la società Porta di Roma, partecipata dalle spa Parsitalia e Lamaro Appalti dei fratelli Toti. Ma della partita fa parte anche una società del costruttore Caltagirone che ha acquistato aree per edificare suoi appartamenti. E questo all´interno di un progetto per complessivi 350 ettari: un milione e 345mila metri cubi di residenziale; servizi per 86mila; 150 ettari ritagliati per il Parco delle Sabine, vincolato dopo la battaglia dell´omonimo comitato di quartiere. Di "uffici vendite" ce ne sono parecchi nel quartiere che due milioni di metri cubi di cemento fresco hanno trasformato in pochi anni in gigantesco cantiere: tra le sempre più strette e trafficate via della Bufalotta e Vigne Nuove, il vecchio Tufello, l´enigmatico complesso "Giardino di Faonte" e l´avvenieristico, nostalgico "Rione Rinascimento" griffato da Paolo Portoghesi. L´ufficio vendite della "Porta di Roma", un container stile baita montana, si trova su via Mario Soldati e s´affaccia sulla vallata del Parco delle Sabine che verrà. E che avrà tra le sue attrazioni anche 5-6 siti archeologici e le strutture murarie che ora riposano in casseformi d´acciaio accanto al casale con annesso campo da basket, passione dei Toti. Ma che prevede, tra i servizi, anche tre scuole: da costruite accanto a quella già esistente a forma di fattoria. Le palazzine residenziali di Parsitalia e Lamaro, in fase di completamento sul lato del parco che confina con il Nuovo Salario, offrono vari tagli in complessi con piscine condominiali. Per un bilocale di 65 metri quadri e terrazzo ci vogliono 317mila euro. Ma - stessa metratura - si risparmia qualcosa se si accetta di aspettare il 2011 quando dovrebbe essere pronto il condominio posto al centro del parco e affacciato sulla rotatoria di via Carmelo Bene. Vetro e richiami al classicismo di Piero della Francesca invece nell´ufficio vendite che il costruttore Mezzaroma ha installato su via Dario Niccodemi, parallela della Bufalotta: "Nel cuore del Parco Talenti, edifici progettati da grandi architetti". C´è la supervisione di Portoghesi e, per un appartamento di 60 metri quadri, in un palazzo ancora da cominciare sulle ceneri dell´ufficio, «si parte da 410 mila euro, compreso box e cantina, ma la consegna dal 2011 in poi» precisa cortesemente l´addetto alle vendite. In questa corsa alla casa (una crescita, anche demografica, che non è accompagnata però da un adeguato aumento delle corse Atac, né al momento, di una fermata metro) pochi i casi di cooperative. Ce ne è una, Ariete '72, che ha appena gettato le fondamenta in via Ida Baccini. Per il resto è edilizia residenziale a go-go. E sono alla prima pietra anche i costruttori della società "2A" che creeranno il condominio "Giardino di Faonte", un complesso servito dal "Piano di riqualificazione urbana Fidene-Val Melaina" che ha già pronta una strada di collegamento tra via delle Vigne Nuove e la Bufallotta. «È in realtà una via che serve quasi solo alle palazzine da costruire, al posto di un´area verde» sottolinea Mauro Federici del comitato Parco del Turchino, il prato perduto a due passi dal Tufello. E il museo archeologico nel casale contadino sull´adiacente via del Passo del Turchino? «È previsto dal piano urbanistico e la Soprintendenza è pronta a dare il suo contributo. Ma i tre edifici, dopo essere stati liberati dagli abusivi che l´avevano occupati, ora hanno i tetti rotti. E lo "scalpo" gliel´hanno fatto le ruspe». (08 maggio 2008)

09/05/2008

Documento n.7288

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