L'intervista Ennio Lannutti Adusbef «Una grande delusione da Draghi solo parole»

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L'intervista Ennio Lannutti Adusbef «Una grande delusione da Draghi solo parole» milano Non è solito mandarle a dire e non lo fa neanche stavolta. Per Ennio Lannutti, presidente nazionale di Adusbef, la relazione del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, è solo fuffa. «Chiacchiere e basta, nessun fatto». Non ha condiviso il richiamo alla trasparenza e alla concorrenza lanciato alle banche? E' da quando relazionava il governatore Ciampi che sento queste cose. Quindici anni di dichiarazioni da marinaio e nient'altro. Invece di diminuire i costi sono raddoppiati. Allora perché nessuno sanziona chi aumenta le tariffe? Gli aumenti sono ancora in corso. Facessero meno chiacchiere e più fatti. Non crede a una parola di quello che è stato detto dal governatore Draghi? Noi eravamo fuori dalla Banca d'Italia con delle magliette in cui chiedevamo di vendere le riserve per abbattere il debito pubblico. Lo sa che abbiamo in tutto 60 miliardi di riserve inutilizzate, 40 in oro e 20 in valute? Sfido chiunque a dire che non sarebbero un buon contributo per il risanamento. Cosa pensa dell'appello contro gli intrecci tra mondo politico e finanziario? I rapporto incestuoso tra banche e imprese continua In prima fila ad ascoltare la relazione c'era Gaetano Caltagirone, vicepresidente del Monte dei Paschi di Siena e presidente di un importante gruppo di costruzioni. Con la politica è la stessa cosa. Il professor Masciandero, presidente della banca popolare del Materano, accusato di associazione a delinquere dal procuratore della repubblica di Matera per concesso prestiti agevolati a magistrati e politici continua a girare a braccetto con i vertici di Banca Italia. Mi sa dire lei cosa fanno 8000 dipendenti? Ci sono 15 miliardi di fondi dormienti, di cui le banche vogliono appropriarsi. Abbiamo fatto un emendamento in finanziaria con il senatore Rossi per sottrarglieli, ma nessuno ha proceduto a emanare il decreto attuativo. Allora io dico al signor Padoa Schioppa, che ha riferito di non fidarsi più dei sindacati, che il 99% dei cittadini non si fida di lui. Lei dice che gli effetti benefici delle fusioni bancarie sui cittadini non si faranno vedere? Fino a quando la proprietà della Banca d'Italia sarà in mano alle banche private non ci sarà niente da fare. Non dimentichiamoci che lo stesso Draghi è un uomo della Goldman Sachs. Serve un fondo pubblico per acquisire la banca d'Italia. Solo allora potremo aspettarci una vigilanza degna di tale nome. Ch. S.

04/06/2007

Documento n.6605

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