ISVAP: I CONSUMATORI ATTACCANO L'ISTITUTO,SALVO ASSOCIAZIONI CONTIGUE

in Articoli e studi
I consumatori attaccano l'Isvap ma c'è anche chi la difende ( Affari e Finanza (La Repubblica) del 09/03/2009 ) I consumatori attaccano l'Isvap. Ma c'è anche chi la difende Le reazioni LUISA GRION C?è chi pensa che se sparisse domani ne guadagneremmo tutti un taglio del 10 per cento sulle tariffe, e chi si domanda dove fosse mai andato a finire quando ha consentito, per anni, la vendita di prodotti assicurativi che non offrivano la minima tutela ai consumatori. C?è chi da tempo ne chiede l?abolizione e chi pensa che le sue competenze dovrebbero passare subito all?Antitrust. No, eccezioni a parte, non è decisamente buono il rapporto che corre fra le associazioni dei consumatori e l?Isvap, l?istituto di vigilanza sulle assicurazioni private. L?obiettivo dichiarato è chiaro: l?Isvap si legge nell?homepage del sito «opera per garantire la stabilità del mercato e delle imprese di assicurazione, nonché la trasparenza dei prodotti nell?interesse degli assicurati e degli utenti in generale». Eppure fra i diretti interessati molti pensano che l?istituto autonomo dal 1982 non porti a termine il suo compito ed alcuni sostengono addirittura che operi in piena connivenza d?intenti con le compagnie assicurative. Ne è convinto Elio Lannutti, leader dell?Adusbef e oggi senatore per l?Italia dei valori, che contro l?Isvap sta combattendo una lunga battaglia e che, fra le varie proposte avanzate, ha chiesto venga istituita una commissione parlamentare d?inchiesta proprio sull?operato della authority. «L?Isvap agisce in contiguità con le compagnie dice Lannutti senza usare mezzi termini se sparisse domani gli utenti potrebbero godere di uno sconto del 10 per cento sulle tariffe. Non solo non va a fondo quando dovrebbe, ma ostacola pure chi invece ci prova. Ha duramente criticato l?Antitrust quando si è permessa di dire che le compagnie assicurative agivano in cartello, sostenendo che quella materia era di sua competenza. Si schiera facilmente dalla parte degli assicuratori, piuttosto che degli assicurati. Un esempio? Se il proprietario di una vettura vecchiotta ma ben funzionante, diciamo dal valore di 4 mila euro, viene tamponato da qualcuno che gli produce un danno di 2 mila euro è assodato che le compagnie coprano solo la metà dell?importo. Gli altri mille euro, se ritiene sia il caso, li deve mettere l?automobilista leso. Per quale motivo? Dov?è il senso di equità? E soprattutto perché l?Isvap non dice nulla in proposito?» Se l?istituto sparisse domani dice Lannutti «non farebbe un soldo di danno, peggio di così non può andare. E vero sono aumentati sia i reclami che le multe comminate, ma l?operato resta sproporzionato rispetto alla fondamentale importanza del ruolo. Spero davvero che l?Isvap sia abolita e che le sue competenze passino direttamente all?Antitrust». Sulla stessa dura linea critica si schiera l?Aduc, associazione diritti dei consumatori e utenti. «Perché l?Isvap consente che le compagnie assicurative si prendano gioco dei loro clienti?» ha dichiarato qualche settimana fa Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la tutela del risparmio, in un comunicato. «La profonda inadeguatezza della nostra autorità di vigilanza si è espressa ancora una volta sulla vicenda dei vari prodotti finanziari, estremamente complessi, travestiti da polizze vita e rifilate a migliaia di risparmiatori. L?Isvap non solo ne ha consentito la vendita, ma oggi che il bubbone è scoppiato si rifugia in un assordante silenzio che favorisce le compagnie assicurative». Polemico anche Altroconsumo, il cui presidente, Paolo Martinello, intervenendo a proposito dell?agente plurimandatario si augura che le iniziative in corso «non sia ostacolate dal quadro regolamentare adottato dall?Isvap, che sembrerebbe voler limitare le possibilità di rapporti di collaborazione tra intermediari per altro del tutto ingiustificatamente e sulla base di ragioni meramente burocratico amministrative che nulla hanno a che vedere con l?obiettivo di un mercato assicurativo più moderno, trasparente e concorrenziale». Guerra dichiarata, dunque, ad eccezione di Adiconsum, l'associazione che invece difende l?operato di Giannini. «Sparare sull?Isvap è scorretto afferma il presidente Paolo Landi anche perché in questi ultimi anni l?istituto ha adottato norme stringenti sulle polizze vita, ha spinto per la banca dati antitruffa, ha garantito controlli sulla Rc auto. Non ammettere questi passi avanti sarebbe ingiusto: certo ciò non toglie che la tutela e il controllo del settore finanziario vada del tutto riorganizzato. E? assurdo che della stessa materia se ne occupino la Banca d?Italia, l?Antitrast, l?Isvap, la Consob e la Covip. Partire dall?abolizione dell?Isvap? No, farlo adesso sarebbe un imperdonabile errore, un?intera fascia di prodotti e di richieste di tutela resterebbe senza un punto di riferimento. Questo è un paese dove si può cancellare tutto, ma dove per rimettere in piedi qualcosa ci vogliono poi anni interi».

09/03/2009

Documento n.7794

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK