Il Cittadino 20-7-07 Spese sui conti correnti: Fiorani interrogato a Pisa

in Articoli e studi
Spese sui conti correnti: Fiorani interrogato a Pisa ( Cittadino, Il del 20/07/2007 ) N Appropriazione indebita aggravata: per questa ipotesi Gianpiero Fiorani risulta indagato dalla procura della Repubblica di Pisa, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Flavia Alemi e dal procuratore capo Enzo Iannelli. Ieri pomeriggio, accompagnato dall'avvocato Michele Apicella, l'ex ad della Banca Popolare di Lodi è stato interrogato per tre ore, dalle 15.30 alle 18.30, da militari della guardia di finanza che si occupano delle indagini. A far partire il procedimento era stato un esposto presentato dall'Adusbef, l'Associazione difesa utenti servizi bancari e finanziari, per le spese "postali e telefoniche" comparse alla fine del 2004 sugli estratti conto di diversi correntisti della Cassa di risparmio di Pisa. Proprio in quel periodo, quando mancavano pochi mesi all'estate di "Furbettopoli", primi a protestare per aumenti da 39 a 190 euro sul conteggio delle competenze di fine anno erano stati alcuni dipendenti della Pisa. Gli aumenti però erano stati annunciati con una pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, e proprio la comunicazione che ha preceduto la manovra potrebbe essere stata usata ieri dall'ex ad a sua difesa. La linea seguita da Fiorani, che non è l'unico indagato in questo procedimento, sembra sia stata tesa a sostenere la piena legittimità degli addebiti. La procura invece, seguendo una linea già adottata nel non lontano palazzo di giustizia di Lucca per un'inchiesta analoga sulla Cassa di risparmio di Lucca, vuole chiarire innanzitutto se davvero i risparmiatori fossero stati avvertiti per tempo delle maggiori spese, e poi se effettivamente dai conti sia stato prelevato per spese quanto annunciato, o importi diversi. Il principale nodo da sciogliere, però, resta la provenienza dell'ordine: se dai vertici lodigiani del gruppo, che all'epoca aveva già acquisito le Casse del Tirreno, o se invece, come avrebbe sostenuto Fiorani a Lucca, fosse una decisione presa autonomamente dai vertici locali degli istituti. I rincari sui conti della Pisa furono commentati all'epoca dal direttore generale della Cassa come tesi a recuperare gli effettivi costi di gestione per i conti delle aziende e non destinati a gravare su pensionati e famiglie; fu stimato che avrebbero "reso" all'istituto 3 milioni di euro. Ma le prime segnalazioni di addebiti imprevisti sui conti correnti di istituti del gruppo Popolare di Lodi erano arrivate addirittura dalla Sicilia, con un servizio ad hoc di "Striscia la notizia" risalente al gennaio 2004. A Pisa scoppiò una polemica anche alla fine del 2005, quando già il nuovo Ad di Bpi Divo Gronchi a "Porta a porta" aveva promesso rimborsi ai correntisti : alcuni clienti avrebbero infatti presentato a loro volta un esposto in procura per segnalare che anche in diversi estratti conto datati dicembre 2005 si trovavano spese da loro ritenute non previste per importi tra i 10 e gli 80 euro.

20/07/2007

Documento n.6705

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