GLI INTOCCABILI: LE BANCHE HANNO TRUFFATO ENTI LOCALI ED IMPRESE CON I DERIVATI ? PER IL SEN. BALDASSARRI,POICHE' QUOTATE IN BORSA, NON LE CONVOCA

in Articoli e studi
TOCCATEMI TUTTO MA NON LE BANCHE – LA COMMISSIONE FINANZE DEL SENATO STA CONCLUDENDO L’INDAGINE SULLO SCANDALO DEI DERIVATI VENDUTI AGLI ENTI LOCALI MA NON CONVOCA LE BANCHE (I PRINCIPALI RESPONSABILI DELLA TRUFFA!) - E POI LANCIANO ANATEMI SULLA MAFIA... Francesco Bonazzi per "L'espresso" Davvero riescono a fare un'inchiesta sui derivati senza sentire i banchieri? Ma è impossibile farne a meno, se ci si vuol capire qualcosa!... Bruno Tabacci, l'ex presidente della commissione Attività produttive che trascinò in Parlamento i banchieri di casa nostra per parlare di Fiat, Cirio e Parmalat, non nasconde lo stupore per la piega che stanno prendendo i lavori della commissione Finanze del Senato. Si sta concludendo l'indagine conoscitiva sullo scandalo dei derivati venduti agli enti locali, ma loro, i venditori di queste autentiche bombe finanziarie sulle quali stanno sedute città come Milano, Napoli, Torino e Firenze, per non parlare di regioni e piccoli comuni, non verranno disturbati dai senatori. Una scelta che il presidente della commissione, l'economista del Pdl Mario Baldassarri, difende con forza: "Abbiamo già sentito l'Abi e poi li chiameremo presto a parlare di credito alle imprese", annuncia. Ad aprire le ostilità è stato nei giorni scorsi Elio Lannutti, senatore dipietrista e bestia nera delle banche con la sua Adusbef, l'associazione di difesa degli utenti dei servizi bancari: "Baldassarri non vuole creare imbarazzi alle banche". Il calendario delle sedute prevede di sentire la Guardia di Finanza e i tecnici della Banca d'Italia. Ma delle banche venditrici dei derivati, nessuna traccia. "Non ci sarà la volontà di risparmiare ai vari Profumo e Passera una sfilata in Parlamento che gli istituti di credito temono per la loro reputazione?", si accende Lannutti. E non sarebbe solo un problema dei vertici di Unicredit e Intesa Sanpaolo, ma anche di fior di banchieri esteri. Perché a imbottire le nostre amministrazioni locali di derivati sono state in primo luogo Merrill Lynch, Jp Morgan, Deutsche Bank, Ubs, Barclays e Nomura. Poi anche le principali banche italiane non sono certo rimaste a guardare in un mercato che il ministro Giulio Tremonti ha bloccato per legge solo nei mesi scorsi, a buoi scappati. Parte proprio da qui l'autodifesa di Baldassarri con 'L'espresso': "Mi spiegate che senso ha mettere alla gogna gli italiani se è dimostrato che oltre il 60 per cento dei derivati è stato venduto dai loro colleghi stranieri, che mai verranno da noi in Senato?". Alcune banche, poi, sono anche quotate e una raffica di audizioni, sostiene Baldassari, "potrebbe anche alterare i corsi azionari". Baldassarri però non vuole passare per il Ponzio Pilato di turno, e anticipa due proposte che potrebbero venire dalla sua Commissione. La prima è un appello alle banche perché chiudano tutti i derivati in essere con i nostri enti locali, approfittando di questa fase di tassi bassi. La seconda è di vietare per legge a comuni, province e regioni la pericolosa frequentazione di un mercato "per il quale hanno dimostrato di non avere i requisiti di maturità e preparazione". Al di là delle polemiche su chi convoca chi, sostiene Baldassarri, "se porteremo a casa questi due risultati, avremo fatto un'opera meritoria per tre generazioni". Sarà, ma parlarne direttamente con i banchieri nelle solenni aule del Parlamento non sarebbe un buon inizio? Alla fine, il presidente della Commissione si sbilancia: i banchieri saranno invitati in autunno nell'ambito dell'altra indagine conoscitiva, quella sul credito alle imprese, "e in quella sede i commissari potranno fare domande anche sui derivati". Sempre che il presidente Baldassarri non scampanelli, obiettando che si va fuori tema.

10/07/2009

Documento n.8034

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK