FONDI COMUNI: ALTI RISCHI,SCARSI RENDIMENTI ! I "PROFESSIONISTI" DEL RISPARMIO GESTITO, "LONGA MANUS" BANCHE,DA LICENZIARE IN TRONCO.

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Fondi comuni, è profondo rosso In grave difficoltà la raccolta ( Gazzetta del Sud del 09/01/2009 ) Stampa - Guida L'Adusbef attacca gli istituti di credito: hanno distrutto il risparmio Fondi comuni, è profondo rosso In grave difficoltà la raccolta ROMAÈ una vera e propria voragine quella in cui nel 2008 sono sprofondati i fondi comuni. Le turbolenze registrate dai mercati all'inizio dell'anno, tramutatesi in crolli negli ultimi mesi, si sono fatte sentire sul settore con un impatto senza precedenti. Lo scorso anno il risparmio gestito ha così messo a segno il peggior risultato di sempre, con riscatti complessivi per 140 miliardi di euro, quasi il triplo dell'emorragia da 53 miliardi registrata nel 2007 e circa otto volte i -17,8 miliardi del 2006. Neanche nel 2001, anno degli attacchi terroristici alle Torri Gemelle i dati erano stati tanto negativi. Anche dicembre, secondo i dati preliminari di Assogestioni, ha infatti confermato la fuga già in atto nei mesi precedenti. I deflussi sono stati di poco inferiori ai 9 miliardi di euro dopo gli 8,2 miliardi riscattati a novembre, mentre a fine mese il patrimonio si è attestato a 409 miliardi di euro (dai 422 miliardi di novembre). È riemerso così anche nel 2008 il problema di fondo del costante deflusso di fondi dall'industria del settore, dimostrato dal costante declino che, ad eccezione dei picchi temporanei del 2003 e del 2005, dura ormai dal 2001. Sembrano, infatti, ormai lontanissimi gli anni d'oro del risparmio gestito che, poco prima del nuovo millennio, aveva inanellato tre anni d'oro dal 1997 al 1999. A fare le spese del clima di estrema incertezza e sfiducia nel mercato sono stati in primo luogo i fondi obbligazionari. Lo scorso anno i deflussi sono stati pari a 65,7 miliardi. A seguire gli azionari con una raccolta negativa per 29,5 miliardi di euro. Poco meglio hanno fatto i flessibili, con deflussi per quasi 17 miliardi di euro e i fondi di liquidità con riscatti per 11 miliardi. Male infine anche gli Hedge fund con riscatti per poco meno di 8,3 miliardi di euro. La parte più debole del comparto è rappresentata dai fondi di diritto italiano che hanno visto a dicembre deflussi per oltre 6 miliardi e nel corso dell'anno per quasi 83 miliardi. Tra i gruppi i più colpiti a dicembre sono stati Pioneer del gruppo Unicredit con riscatti per 2,3 miliardi e Intesa San Paolo con una raccolta netta negativa per 1,5 miliardi. «Alti costi, rendimenti sotto zero e commissioni doppie rispetto a Usa e media Ue»: queste le accuse che l'Adusbef lancia contro i fondi comuni di investimento italiani. «I fondi comuni, gestiti dal cartello bancario spiega in una nota l'associazione consumatori hanno distrutto il risparmio, bisogna fuggire in tempo per salvare i propri risparmi dalle grinfie dei banchieri». Accuse che la nota correda con i numeri presi dai rapporti Assogestioni e Mediobanca.

09/01/2009

Documento n.7691

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