DAVOS CHE CUCCAGNA, PER L'ORGANIZZATORE KLAUS SCHWABB: 135 MILIONI DI EURO L'ANNO - SENTI CHI PARLA DI RUBY: ROUBINI

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DAVOS CHE CUCCAGNA, PER L'ORGANIZZATORE KLAUS SCHWABB: 135 MILIONI DI EURO L'ANNO - SENTI CHI PARLA DI RUBY: ROUBINI! tratto da www.dagospia.it Adesso che i capi di governo, gli imprenditori e i banchieri se ne sono andati dalle nevi di Davos c'è un uomo che fa i salti di gioia. È Klaus Schwabb, l'anziano economista tedesco che ha fondato questo appuntamento annuale nel villaggio caro a Thomas Mann. Secondo gli osservatori e la categoria infame dei giornalisti, la kermesse di quest'anno sulle alpi svizzere è stata soltanto una grande passerella di uomini potenti, ma per il patron del World Economic Forum il bilancio è positivo perché a quanto scrive Arturo Zampaglione su "Repubblica" la sceneggiata porta nelle casse 135 milioni di euro l'anno. Ed è interessante leggere la tabella dei costi che le istituzioni e le aziende devono affrontare per questo meeting che serve soltanto a far incontrare personaggi di continenti diversi. Il biglietto d'ingresso per i cinque giorni del Forum costa 14mila euro e i partecipanti sono distribuiti in quattro categorie. Quelli di serie A (strategic partners) pagano 400mila euro, ma hanno il bonus della Mercedes con autista che costa soltanto 7mila euro a settimana. Quelli di serie B (con un collaboratore al fianco) sganciano 190mila euro l'anno, mentre la più affollata serie C che riunisce i rappresentanti delle aziende e delle banche deve cacciare per l'iscrizione 100mila euro. In questa categoria si ritrova l'Unicredit che era presente a Davos con l'amministratore delegato Federico Ghizzoni intirizzito dal freddo. Nella serie C è comunque finita l'Italia come Paese perché i giudizi espressi dall'establishment di Davos verso il nostro sistema politico ed economico sono stati impietosi. Va detto che a parte Ghizzoni, Passera, la Marcegaglia e il saltellante Nerio Alessandri, l'Italia del bunga-bunga aveva soltanto Giulietto Tremonti in difesa, ma il ministro si è limitato a una conferenza stampa senza polemizzare apertamente con chi ha pronunciato giudizi ironici. Tra questi ha colpito l'affermazione dell'economista americano di origine turca Nouriel Roubini, un uomo che si è laureato alla Bocconi nell'82 e conosce bene la realtà italiana. "Siete di fronte ad accuse di prostituzione di stato, orge con minorenni, ostruzione alla giustizia", così ha proclamato il profeta della crisi dei mercati finanziari. Qualcuno sottovoce ha ricordato che quanto a mondanità il 52enne Roubini non è secondo a nessuno. L'economia sarà pure una scienza triste, ma il docente della New York University finisce spesso sui giornali circondato da belle vergini che affollano l'appartamento di Manhattan (340 metri quadri, valore 5,5 milioni di dollari pagati al 40% cash e per il resto con un mutuo trentennale).

31/01/2011

Documento n.8838

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