DAGOSPIA: SE ZALESKI FOSSE NATO A ZAGAROLO

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IL “SOLE” avvampa IL RICUCCI FRANCO-POLACCO MA NON BRUCIA IL NOME DI BAZOLI - LETTERA “CALDISSIMA” SUL CRACK PIù BOMBASTICO DALL’EPOCA DI CALVI-AMBROSIANO - E le banche DE’ NOANTRI SI caricANo dei prestiti di quelle straniere A ZALESKI… 1 - Se Zaleski fosse nato a Zagarolo... Al.G. per "Il Sole 24 Ore" Il recente accanimento nei confronti di Romain Zaleski è forse eccessivo. In fin dei conti, se il finanziere ha goduto di troppo credito la colpa non è solo sua ma anche delle banche che lo hanno generosamente finanziato. Può darsi, come qualcuno sostiene, che «sparino al passero per colpire il piccione». Ma non c'è dubbio che a generare un certo clima di opacità nei suoi confronti, l'ingegner Zaleski ci abbia messo del suo. Perchè un finanziere che arriva ad avere undici miliardi di partecipazioni azionarie e sette miliardi di debiti, poteva anche avere un sussulto di trasparenza. I bilanci della sua Tassara non sono mai stati comunicati al mercato. Né tantomeno è stata mai fatta chiarezza sulla ragnatela delle holding olandesi, cui fa capo la Tassara, che negli ultimi anni hanno incassato ingenti profitti. Per alcuni versi la vicenda dell'ingegnere minerario francese di origini polacche, che nell'83 valicò il confine transalpino evitando l'autostrada, ricorda quella di un odontotecnico di Zagarolo. A cui per anni tutti hanno chiesto: chi c'è dietro? Romain Zaleski 2 - LETTERA "CALDA" SUL CAPITALISMO ALL'ITALIANA Riceviamo e pubblichiamo (Avvertenza: trattasi di esercizio di pura fantasy nostalgica) Se io e d' agostino andiamo in banca e chiediamo 100 mln di € ( per iniziare) per comprarci un pacchetto di intesa che poi diamo in pegno, chiamano le ambulanze. Questo schema di operazione che si vuole spacciare al pubblico semplicemente non esiste. Esiste invece la triangolazione. Se io e d' agostino abbiamo in anni di onorata carriera accumulato un bel po' di fondi "neri" in un paradiso offshore, possiamo utilizzarli proficuamente "facendo la bella figura". La banche "inshore" ci aprono linee di credito usando come reale garanzia collaterale la grana "offshore" e imbastendo la fuffa del pegno su azioni per giustificare il castello di carte. Tutti lo sanno e pochi eletti lo fanno. Perché l' operazione si chiama riciclaggio bello e buono. E' un argomento un tantino delicato... infatti vedo che le anime belle come i d'avanzo e i travaglio girano al largo. preferiscono rovistare nelle rispettive note spese, fatture delle vacanze, scontrini del macellaio. Perché queste sono le colonne portanti del sistema. stracciano i marroni da 20 anni con il conflitto di interessi sulle televisioni. E il finanziamento per acquisto di proprie azioni in violazione del codice civile cos'è? Perché le banche italiane adesso devono farsi carico dei prestiti di quelle straniere? perchè è tutto finto. Serviva solo per dare un tocco di cucina internazionale alla solita pietanza precotta della mensa aziendale. Tu mi i presti i soldi. io compro un pacchetto di azioni bello grosso. Con il quale tra l'altro mi siedo al tavolo di quelli che decidono chi comanda. Tanto perché prima di chiedermi indietro i soldi ci pensi bene. Se mi va bene, con i profitti ripeto lo schema a mio piacimento diventando sempre più grosso e minaccioso. Quando le cose poi cominciano ad andare male sono come il terrorista imbottito di tritolo che dirotta l'aereo in alta quota. se sparano a me.... Nei film americani a questo punto arriva bruce willis. nella commedia all' italiana fantozzi e il ragionier colanninno. ps Comunque non si è inventato un bel niente. E' tutto know how del vecchio banco ambrosiano e della buonanima di calvi. si dirottavano i fondi su consociate estere che poi compravano pacchetti di ambrosiano. Benvenuti al cepu della finanza : "lesson namber uan , rid end ripiit"

19/11/2008

Documento n.7602

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