Da Wall Street Italia (1-9-05). RCS: RICUCCI INDAGATO, MERCATO ABBANDONA SOGNO SCALATA.

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RCS: RICUCCI INDAGATO, MERCATO ABBANDONA SOGNO SCALATA. AZIONI GIU’ DI UN ALTRO 1,6% ANSA) - MILANO, 31 AGO - Ora le azioni Rcs scottano. La notizia di Stefano Ricucci indagato ha scoraggiato chi continuava a scommettere sulle sue manovre e quindi sul titolo, oggi sceso in Borsa dell’1,65% a quota 5,617 euro. Con scambi nell’ordine dei 3 milioni di pezzi passati di mano per poco più di uno 0,4% del capitale. Insomma, il titolo è ormai ben lontano dal suo massimo raggiunto il 2 agosto scorso a 6,805 euro, dove era salito con un incremento di oltre il 50% dal 24 febbraio, in cui fu registrato il minimo dell’anno a 4,14 euro. Da quel periodo di inizio primavera, quando iniziò la scalata dell’immobiliarista romano, va ricordato in particolare quanto avvenne in Borsa il 24 maggio, con 31,5 milioni di pezzi scambiati sui destini di via Rizzoli, per un controvalore giornaliero di quasi 200 milioni di euro: passò di mano, quel giorno, circa il 4,5% del capitale. Poi, la scalata dell’immobiliarista sembrò inarrestabile fino a quel 3 agosto in cui dichiarò di avere il 20,92% della società che controlla il Corriere della Sera. Un quinto dell’azionariato in mano alla sua Magiste. Sono stati i giorni in cui Ricucci giurava ai giornalisti che avrebbe incrementato ulteriormente le sue quote, salvo poi invece scendere di lì a poco al 18%. Per poi, però, risalire ancora. Ricucci, ora indagato per aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza proprio in relazione alla vicenda Rcs, era già stato ’appiedato’ per la vicenda di Antonveneta con un provvedimento interdittivo emanato dal gip di Milano Clementina Forleo che lo ha bloccato per due mesi dalle attività. Ora i pm romani Achille Toro e Rodolfo Sabelli dovrebbero sentirlo a breve anche se prima dovrebbero fare alcuni passaggi tecnici. I magistrati di Roma che lo hanno iscritto nel registro degli indagati in concorso con altri soggetti per ora on identificati, sembrano infatti aver bisogno di acquisire per l’indagine specifica su Rcs altri atti dai colleghi milanesi. I quali, dal canto loro, hanno sentito il direttore generale di Bpl Suisse, Mauro Scalfi, tra le altre cose, anche in relazione ai finanziamenti concessi alla Garlsson di Ricucci, che potrebbe avere usato questi finanziamenti oltre che per spalleggiare l’operazione su Antonveneta anche per comprare titoli Rcs. Gli atti su Rcs erano stati inviati da Milano a Roma per competenza dopo le intercettazioni disposte nell’ambito dell’inchiesta Antonveneta. In quegli atti già si ipotizzava sostanzialmente l’ostacolo all’autorità di vigilanza, in pratica la Consob. Poi a Roma si è aggiunta anche, tra le altre una denuncia dell’Adusbef che aveva sottolineato ai magistrati come alle continue incursioni giornalistiche di Ricucci, nelle quali l’immobiliarista esprimeva le sue intenzioni future di salire con la sua quota, corrispondevano vistosi movimenti del titolo. Di fatto l’associazione teorizzava l’intenzione da parte dell’immobiliarista di alimentare i sobbalzi di Rcs in Borsa in maniera da manipolarli, tanto che il valore del titolo si è incrementato di oltre il 50%. Dopo il provvedimento del gip Forleo, le indagini su Antonveneta e l’interdizzione di Ricucci, il titolo nell’ultimo periodo ha cominciato a ’sgonfiarsi’ fino alla quota odierna di 5,617 euro. Un euro e 20 euro in meno del massimo raggiunto in quel ’mitico’ 2 agosto, 1,4 euro in più del minimo toccato il 24 febbraio.(ANSA).

01/09/2005

Documento n.4975

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