Da Repubblica.it. Gli ispettori di Bankitalia dissero no all’Opa della Bpi

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Dalla Procura di Roma fuga di notizie dall’inchiesta sulla scalata della Popolare Italiana ad Antonveneta Gli ispettori di Bankitalia dissero no all’Opa della Bpi Da Palazzo Koch dura replica e risposta ai giudici "Meraviglia per le rivelazioni, seguite tutte le norme" ROMA - Scoppia un caso dentro Bankitalia. Gli organi tecnici dell’Istituto non avevano dato parere favorevole all’Opa e all’Opas della Banca Popolare Italiana (Lodi) su Antonveneta. Nulla osta poi, comunque, ottenuti dall’istituto guidato da Gianpiero Fiorani. La circostanza è emersa durante gli interrogatori ai tecnici di Bankitalia, presso la Procura di Roma. Banca d’Italia ha replicato affermando la correttezza del suo comportamento e dicendosi "meravigliata" per la diffusione di notizie sulle audizioni dei suoi dirigenti, una polemica arrivata alla vigilia della riunione del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio previsto per martedì. L’interrogatorio ha riguardato Claudio Clemente e Giovanni Castaldi, il dirigente dell’area sorveglianza e servizi e autorizzazioni dell’istituto guidato da Antonio Fazio. Bankitalia ha anche sottolineato come il provvedimento di autorizzazione all’opa e all’opas di Popolare Italiana su Antonveneta "dia espressamente conto delle considerazioni svolte ai vari livelli e delle motivazioni che, essendo stati soddisfatti anche tutti i parametri tecnici, lo hanno reso doveroso, non rifiutabile". In quanto alla fuga di notizie - insiste Bankitalia - "esse appaiono frutto di una mancanza di senso di responsabilità e di una totale sottovalutazione del fatto che notizie tendenziose possono provocare gravi danni alla reputazione delle istituzioni, e turbative degli operatori finanziari e di mercato". Nel dare il via libera a Gianpiero Fiorani, inoltre, è stato seguito rigorosamente, nella sostanza e nella forma - spiega il comunicato della Banca centrale italiana - l’iter delle norme sulla formazione degli atti e sull’adozione delle decisioni, dettate dalla legge. Sono state puntualmente rispettate le disposizioni di legge e di rango secondario regolanti questo tipo di autorizzazioni. Questo ennesimo risvolto nella vicenda Antonveneta e gli sviluppi su Bnl, su cui ha lanciato un’opa obbligatoria la Unipol di Giovanni Consorte, avvengono alla vigilia del Cicr, il comitato interministeriale per il credito e il risparmio che dopo sedici mesi è stato rivitalizzato, per affrontare la querelle che negli ultimi mesi ha animato il dibattito finanziario e politico. Accanto al Governatore e al ministro dell’Economia, Domenico Siniscalco, ci saranno i ministri delle Infrastrutture, delle Politiche comunitarie, delle Politiche agricole e Attività produttive. Non ci sarà, come era accaduto nelle ultime riunioni convocate dall’ex ministro Giulio Tremonti, il presidente della Consob Lamberto Cardia, forse per non replicare lo schema utilizzato per altri tipi di indagine. Nell’appuntamento di domani infatti, Bankitalia, dovrebbe fornire un’informativa generale, per quanto di sua competenza, sulle vicende bancarie. Dopo le informazioni ricevute alcuni mesi dalla Consob su richiesta del Tesoro, Siniscalco e gli altri ministri (Scajola, Lunardi, Alemanno e La Malfa) chiederanno a Antonio Fazio, che è il responsabile ultimo della funzione di vigilanza sul mondo credito, di essere messi a conoscenza dell’evoluzione delle scalate tentate da due banche straniere su due istituti italiani. (18 luglio 2005)

19/07/2005

Documento n.4881

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