Da repubblica.it (24-10-05). Tremonti ha inventato le Autorità a costo zero

in Articoli e studi
Tremonti ha inventato le Autorità a costo zero ALBERTO STATERA Il bello di Tremonti è che non ti fa mai annoiare e forse per questo Berlusconi lo considera un genio. Sembrava che il suo nemico mortale fosse Fazio, dal quale la settimana scorsa il ministro vicepremier ha incassato i pubblici complimenti per una Finanziaria nella quale il governatore ravvisa delle "luci", per la sua "ampiezza e incisività". Quella stessa Finanziaria ha fatto invece infuriare i presidenti delle altre Autorità indipendenti. I quali ne hanno ben donde, perché all’articolo 14 prevede che già dall’anno prossimo le Autorità dovranno autofinanziarsi. Prendiamo la Consob, che nella vicenda della scalata all’ Antonveneta ha dimostrato di voler essere una vera Autorità indipendente, ma che rischia di rimanere per sempre, secondo la vecchia immagine, uno sceriffo senza pistola. Cosa le capiterà fra tre mesi? Mentre adesso le entrate della Consob sono garantite per oltre un terzo dal finanziamento pubblico iscritto nel bilancio del ministero dell’Economia e per il resto dai vigilati, dal 2006 tutti i costi andranno a carico dei vigilati stessi. Così società quotate, intermediari, società di revisione contabile e promotori finanziari dovranno sborsare per intero 100 milioni di euro, contro i 47 di adesso, salvo un’anticipazione di 7,5 milioni da restituire entro ottobre. Cosa che non fa felici loro e neanche il presidente della Consob Lamberto Cardia. Non solo perché il regolatore dipenderà finanziariamente dai regolati, ma soprattutto perché il Tesoro, pur non sborsando un euro e incassando le multe inflitte, stabilirà di anno in anno "le quote di contribuzione a carico degli utenti", cioè deciderà quanto si deve incassare da ogni categoria di vigilati, con un’evidente influenza politica sulle scelte operative dell’Autorità e quindi sulla sua indipendenza. Oltre all’indipendenza e alla pistola, Cardia rischia di perdere persino la fondina. Per la lotta agli abusi di mercato prevista dalla direttiva comunitaria, la Consob deve assumere 150 ispettori, in modo da portare il totale dell’organico da 450 a 600, contro i 9 mila e passa della Banca d’Italia, di cui 2 mila impiegati nella Vigilanza. Ma come farà a pagarli con l’articolo 14 di Tremonti ? E come farà a frenare la continua emorragia di ispettori che, imparato il mestiere alla Consob, saltano la barricata e vanno dove sono meglio pagati ? Quando, dopo lo scandalo Enron, il Parlamento americano varò la legge SarbanesOxley, non solo aggravò considerevolmente le sanzioni civili e penali per i casi di frode nei confronti degli investitori, ma aumentò la dotazione della Sec per l’anno successivo di 776 milioni di dollari, di cui 98 milioni destinati all’assunzione di personale, a cominciare da 200 nuovi funzionari da destinare alla vigilanza sull’attività di audit. Da noi, anni dopo gli scandali Cirio, Parmalat, bond argentini e mentre infuria la stagione dei furbetti, la creatività del ministro Tremonti ha partorito l’autofinanziamento, che contribuisce a configurare una specie di mandato di cattura del regolato nei confronti del regolatore. A Cardia e ai suoi colleghi non rimane che confidare nel Fondo monetario internazionale che per l’indipendenza delle Autorità raccomanda un sistema di finanziamento che risponda agli standard dei paesi del G8. Un sistema analogo a quello che la creatività di Tremonti vuole abrogare. [email protected]

25/10/2005

Documento n.5198

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