Da Milano Finanza 08/06/2006. Usura, una mina per le banche
Usura, una mina per le banche ( Milano Finanza del 08/06/2006 ) MF Usura, una mina per le banche Un tribunale contesta la prassi. Nel calcolo del tasso di usura vanno considerati tutti i balzelli applicati dalla banca. La novità, che potrebbe mettere in seria difficoltà gli istituti di credito, è stata sancita in un provvedimento di rinvio a giudizio di alcune banche che ha concluso un'istruttoria a Palmi. Secondo il tribunale, i tassi pattuiti tra istituti e aziende risultavano sempre 'legali all'atto di apertura del rapporto (tan, tasso annuo nominale)', ma poi venivano 'superati, in concreto, i tassi soglia fissati dai decreti ministeriali attraverso l'applicazione di commissioni, remunerazioni e spese'. In pratica, secondo i giudici, queste 'debbono essere ricomprese nel calcolo del taeg (tasso effettivo globale) di riferimento'. Peccato che così le banche superino facilmente le soglie di usura e rischino grosso, come è capitato ai vertici di tre grandi banche: il presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, il presidente della Bnl, Luigi Abete e l'ex presidente della Banca Antonveneta, Dino Marchiorello, tutti rinviati a giudizio dal gip Carlo Alberto Indellicati su richiesta del pm Alberto Cianfarini. Stessa sorte per altri otto impiegati e dirigenti dei tre istituti di credito. Tutto era iniziato con l'esposto della De Masi, un'azienda calabrese stremata dai tassi sempre più elevati richiesti dalle banche per la gestione di vari contratti di apertura di credito con scoperto di conto corrente. L'elevato costo del denaro era causato, si legge nell'ordinanza, 'applicando in maniera abnorme la commissione di massimo scoperto, interpretando in maniera distorta la circolare della Banca d'Italia, secondo la quale la cms non entra nel calcolo del taeg'. Soddisfatto uno dei legali del gruppo De Masi, l'avvocato Antonio Tanza 'è il primo provvedimento emesso da un tribunale italiano contro tanti e importanti istituti di credito. Nel codice penale si legge chiaramente che fa parte del costo del denaro ogni remunerazione, a eccezione di imposte e tasse'. Pronta la replica del legale di Geronzi che giudica 'insopportabili i provvedimenti giudiziari che, violando principi di legalità e responsabilità personale, fanno ricadere sul presidente imputazioni estranee alla sua funzione'. (riproduzione riservata) MF - Denaro & Politica Numero 112, pag. 2 del 8/6/2006 Autore: Rosaria Talarico Visualizza la pagina in PDF08/06/2006
Documento n.6057