Da L’Opinione (14-12-05). Tabacci denuncia :”I furbetti del quartierino sono anche all’interno del Parlamento”

in Articoli e studi
Ecco perché alcune leggi ( sulla riforma fiscale , sul risparmio ) rimangono lettera morta Tabacci denuncia :”I furbetti del quartierino sono anche all’interno del Parlamento” di Roberto Casalena “I furbetti del quartierino, non sono solo al di fuori della politica , ma convivono nel Parlamento , in entrambi i poli , e fino a che ci saranno vi sarà connivenza con i poteri forti , e non ci potrà essere un futuro migliore per il Paese”.Questo ,in sintesi ,il duro atto d’accusa del presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, On.Bruno Tabacci, alla presentazione del libro “I furbetti del quartierino” di Elio Lannutti (presidente Adusbef) e di Michele Gambino . E mentre il libro fa un’analisi impietosa sulle scorribande dei furbetti italici , dalla razza padrona alla razza mattona , Tabacci , senza peli sulla lingua ( a dire il vero uno dei pochi parlamentari trasparenti e senza paura) ,getta il sasso nello stagno , senza peraltro tirare indietro la mano ,sui perché di certi accadimenti che infangano nome e prestigio del Belpaese. “L’intreccio –sentenzia –sta all’interno del bipolarismo , e certi accadimenti sono stati possibili perché non si vogliono cambiare le leggi” , e poi ne spiega i motivi, partendo dalla storia del ddl sul risparmio , che dice “aveva delle firme che furono sfilate”. E continua , come un caterpillar :”Più volte alla Camera ho spiegato come siano stati possibili certi raggiri, come il caso della Centrale del Latte , dove c’è stata la difesa del bilancio di Baca di Roma , piuttosto che un interesse verso il piano industriale, tant’è che la Banca d’Italia ha segregato acquisti e vendite effettuate .Ora i furbetti ci hanno riprovato. E l’Opa su Telecom? Il Governatore di Bankitalia ha guidato il sistema , come se fossero cose personali”. E tornando al ddl risparmio ha rilevato che “era pronto , ma poi sono arrivate l’Abi ,l’Ania , la Confindustria , e tutto si è inceppato”. E giù ancora ,come un uragano che tenta di spazzare ciò che incontra sul suo percorso :”Prima , tutto era pubblico , le banche , le assicurazioni ,le Autostrade , le Tlc , ecc , e tutte queste attività ora si ritrovano in una fase monopolistica e con bilanci d’oro , mentre l’economia langue, per mancanza di competitività ed il consumatore ha tutti gli svantaggi”. E Tabacci continua ad abbattersi come furia della natura , infischiandosene dei “colletti bianchi” del Parlamento e degli schieramenti politici :”A Londra –sentenzia –non ci sono banche locali , eppure i servizi finanziari funzionano bene , mentre da noi si è tentato ancora di giocare la carta dell’italianità. La politica appare impotente di fronte alle connessioni . Al Senato c’è stato lo scambio dell’art. 30 guidato dal fronte dei fazisti ,che ha comportato una modifica del testo del disegno di legge sul risparmio , ed una riduzione dei poteri di Consob , mentre si sono accresciuti quelli di Bankitalia . E non è vero che l’italianità debba essere protetta , noi possiamo essere preda ma anche predatori , tant’è che Profumo ha acquistato una primaria banca bavarese , e non in India o in Bangladesh ,e ciò accadeva mentre Fazio difendeva , con i furbetti , l’italianità del sistema bancario dagli attacchi di primarie banche europee .Ci sono , quindi , anche banchieri capaci , e la politica non deve , comunque , fare il tifo , semmai ,questo va fatto per le regole . Altro che dazi , siamo noi che dobbiamo diventare competitivi”. E sui mutamenti possibili della politica , oltre che sulla cacciata dei furbetti dal Parlamento adduce l’esempio di Sharon , che “ha avuto il coraggio di spaccare tutto –anche se aggiunge – che per questo tipo di iniziative ci vogliono uomini politici capaci e coraggiosi”. E si chiede,”Ce ne sono oggi in Italia?” Poi , tornando su Fazio , sottolinea che nonostante sia stato sfiduciato da tutti rimane al suo posto, e ciò dipende dall’intreccio che c’è all’interno del bipolarismo . “D’altronde-aggiunge-il regolamento sulla Centrale dei rischi non esce –e si chiede- come mai?. Inoltre , sui fenomeni di mala gestione di certe imprese , come mai Bankitalia non ha vigiliato , avendo a disposizione lo strumento inaccessibile ad altri , della Centrale dei rischi ?Se la vigilanza deve fare l’arbitro, non può fare politica . E l’arbitro , invece , riceveva Ricucci ,Fiorani e compagni. Se l’arbitro ricevesse i dirigenti delle squadre di calcio negli spogliatoi , che si direbbe?Il problema non sono i regali. Il vero problema da risolvere è di avere arbitri affidabili”. E ancora una luce sui c/c bancari “dove ogni riga contiene una trappola , e se la politica non batte un colpo , è possibile che la gente ci rincorrerà con i forconi . E poi , chi controlla i costi dei c/c? Si apre un c/c da 1000 euro , lo si chiude dopo tre giorni e si perdono 430 euro. Dov’è l’arbitro?” E ancora accuse:”Lo strapotere di Bankitalia (9.000 dipendenti) non consente di creare un rapporto di dialogo con Consob ed Antitrust ( circa 500 dipendenti in tutto) perché c’è un divario di forze in campo”. Poi un’ultima chicca :”Se non cambiamo il sistema fiscale , che preveda una serie di scarichi ( su cui il nostro giornale ha già scritto in proposito , ma su cui nessuno ha poi alzato la voce ) , l’evasione continuerà a farla franca , solo che ora non possiamo più permettercelo .Oggi la ricchezza patrimoniale e finanziaria viene finanziata da un 30% di nero . Il Fisco è elevato per gli onesti –sentenzia- mentre la furbizia opera a 360 gradi , e se la coscienza collettiva è di altra natura , allora è ovvio che escano le leggi che ci sono”. E a sua volta Lannutti spara a zero sulla politica ,incapace di essere al di sopra delle parti e non vicina “al capitalismo delle bollette”. Ed aggiunge che “la difesa dei diritti non deve avere colori politici.” E poi un’altra bordata :”Per ora , però ,ci sono troppe connessioni , troppe connivenze”. E Lannuttti elogia Tabacci , che rappresenta la coscienza critica del governo , e che di indicazioni su cui meditare ne ha date . Ma saranno raccolte dalla classe politica ? Infine , l’On. Andrea Annunziata , responsabile consumatori della Margherita , ha ribadito a Lannutti il sostegno per le lotte intraprese dall’Adusbef a difesa dei cittadini :”Non vi lasceremo soli”. Ecco perché alcune leggi ( sulla riforma fiscale , sul risparmio ) rimangono lettera morta Tabacci denuncia :”I furbetti del quartierino sono anche all’interno del Parlamento” di Roberto Casalena “I furbetti del quartierino, non sono solo al di fuori della politica , ma convivono nel Parlamento , in entrambi i poli , e fino a che ci saranno vi sarà connivenza con i poteri forti , e non ci potrà essere un futuro migliore per il Paese”.Questo ,in sintesi ,il duro atto d’accusa del presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, On.Bruno Tabacci, alla presentazione del libro “I furbetti del quartierino” di Elio Lannutti (presidente Adusbef) e di Michele Gambino . E mentre il libro fa un’analisi impietosa sulle scorribande dei furbetti italici , dalla razza padrona alla razza mattona , Tabacci , senza peli sulla lingua ( a dire il vero uno dei pochi parlamentari trasparenti e senza paura) ,getta il sasso nello stagno , senza peraltro tirare indietro la mano ,sui perché di certi accadimenti che infangano nome e prestigio del Belpaese. “L’intreccio –sentenzia –sta all’interno del bipolarismo , e certi accadimenti sono stati possibili perché non si vogliono cambiare le leggi” , e poi ne spiega i motivi, partendo dalla storia del ddl sul risparmio , che dice “aveva delle firme che furono sfilate”. E continua , come un caterpillar :”Più volte alla Camera ho spiegato come siano stati possibili certi raggiri, come il caso della Centrale del Latte , dove c’è stata la difesa del bilancio di Baca di Roma , piuttosto che un interesse verso il piano industriale, tant’è che la Banca d’Italia ha segregato acquisti e vendite effettuate .Ora i furbetti ci hanno riprovato. E l’Opa su Telecom? Il Governatore di Bankitalia ha guidato il sistema , come se fossero cose personali”. E tornando al ddl risparmio ha rilevato che “era pronto , ma poi sono arrivate l’Abi ,l’Ania , la Confindustria , e tutto si è inceppato”. E giù ancora ,come un uragano che tenta di spazzare ciò che incontra sul suo percorso :”Prima , tutto era pubblico , le banche , le assicurazioni ,le Autostrade , le Tlc , ecc , e tutte queste attività ora si ritrovano in una fase monopolistica e con bilanci d’oro , mentre l’economia langue, per mancanza di competitività ed il consumatore ha tutti gli svantaggi”. E Tabacci continua ad abbattersi come furia della natura , infischiandosene dei “colletti bianchi” del Parlamento e degli schieramenti politici :”A Londra –sentenzia –non ci sono banche locali , eppure i servizi finanziari funzionano bene , mentre da noi si è tentato ancora di giocare la carta dell’italianità. La politica appare impotente di fronte alle connessioni . Al Senato c’è stato lo scambio dell’art. 30 guidato dal fronte dei fazisti ,che ha comportato una modifica del testo del disegno di legge sul risparmio , ed una riduzione dei poteri di Consob , mentre si sono accresciuti quelli di Bankitalia . E non è vero che l’italianità debba essere protetta , noi possiamo essere preda ma anche predatori , tant’è che Profumo ha acquistato una primaria banca bavarese , e non in India o in Bangladesh ,e ciò accadeva mentre Fazio difendeva , con i furbetti , l’italianità del sistema bancario dagli attacchi di primarie banche europee .Ci sono , quindi , anche banchieri capaci , e la politica non deve , comunque , fare il tifo , semmai ,questo va fatto per le regole . Altro che dazi , siamo noi che dobbiamo diventare competitivi”. E sui mutamenti possibili della politica , oltre che sulla cacciata dei furbetti dal Parlamento adduce l’esempio di Sharon , che “ha avuto il coraggio di spaccare tutto –anche se aggiunge – che per questo tipo di iniziative ci vogliono uomini politici capaci e coraggiosi”. E si chiede,”Ce ne sono oggi in Italia?” Poi , tornando su Fazio , sottolinea che nonostante sia stato sfiduciato da tutti rimane al suo posto, e ciò dipende dall’intreccio che c’è all’interno del bipolarismo . “D’altronde-aggiunge-il regolamento sulla Centrale dei rischi non esce –e si chiede- come mai?. Inoltre , sui fenomeni di mala gestione di certe imprese , come mai Bankitalia non ha vigiliato , avendo a disposizione lo strumento inaccessibile ad altri , della Centrale dei rischi ?Se la vigilanza deve fare l’arbitro, non può fare politica . E l’arbitro , invece , riceveva Ricucci ,Fiorani e compagni. Se l’arbitro ricevesse i dirigenti delle squadre di calcio negli spogliatoi , che si direbbe?Il problema non sono i regali. Il vero problema da risolvere è di avere arbitri affidabili”. E ancora una luce sui c/c bancari “dove ogni riga contiene una trappola , e se la politica non batte un colpo , è possibile che la gente ci rincorrerà con i forconi . E poi , chi controlla i costi dei c/c? Si apre un c/c da 1000 euro , lo si chiude dopo tre giorni e si perdono 430 euro. Dov’è l’arbitro?” E ancora accuse:”Lo strapotere di Bankitalia (9.000 dipendenti) non consente di creare un rapporto di dialogo con Consob ed Antitrust ( circa 500 dipendenti in tutto) perché c’è un divario di forze in campo”. Poi un’ultima chicca :”Se non cambiamo il sistema fiscale , che preveda una serie di scarichi ( su cui il nostro giornale ha già scritto in proposito , ma su cui nessuno ha poi alzato la voce ) , l’evasione continuerà a farla franca , solo che ora non possiamo più permettercelo .Oggi la ricchezza patrimoniale e finanziaria viene finanziata da un 30% di nero . Il Fisco è elevato per gli onesti –sentenzia- mentre la furbizia opera a 360 gradi , e se la coscienza collettiva è di altra natura , allora è ovvio che escano le leggi che ci sono”. E a sua volta Lannutti spara a zero sulla politica ,incapace di essere al di sopra delle parti e non vicina “al capitalismo delle bollette”. Ed aggiunge che “la difesa dei diritti non deve avere colori politici.” E poi un’altra bordata :”Per ora , però ,ci sono troppe connessioni , troppe connivenze”. E Lannuttti elogia Tabacci , che rappresenta la coscienza critica del governo , e che di indicazioni su cui meditare ne ha date . Ma saranno raccolte dalla classe politica ? Infine , l’On. Andrea Annunziata , responsabile consumatori della Margherita , ha ribadito a Lannutti il sostegno per le lotte intraprese dall’Adusbef a difesa dei cittadini :”Non vi lasceremo soli”.

14/12/2005

Documento n.5415

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