Da La Padania (9-5-06). Autostrade. La fusione con Abertis non convince i consumatori

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Autostrade La fusione con Abertis non convince i consumatori La Procura di Roma apre un fascicolo dopo un esposto dell’Adusbef per fuga di notizie che avrebbe portato a oscillazioni del titolo A seguito di un esposto presentato dall’Adusbef , dove viene denunciata una eventuale fuga di notizie sulla fusione tra Autostrade e Abertis che avrebbe portato a anomali oscillazioni del titolo, la procura di Roma ha aperto un fascicolo. Con l’esposto l’Adusbef ha richiesto alla Magistratura di effettuare delle indagini per abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato in merito ad acquisti di azioni Autostrade avvenuti prima della fusione. È anche emerso che il 24 aprile scorso la Consob ha avviato un’indagine sui movimenti del titolo Autostrade avvenuti durante le settimane precedenti l’annuncio della fusione con Abertis. Si tratterebbe per il momento di accertamenti preliminari di routine come previsto dalle norme relative alla regolamentazione dei mercati. Accertamenti interni a Consob che di solito avvengono in concomitanza con operazioni di questo genere, su scambi e sull’andamento del titolo. L’apposita Commissione sta per concludere l’indagine e entro la fine della settimana la Consob dovrebbe decidere se aprire un’istruttoria oppure se procedere ad una archiviazione qualora non venissero rilevate anomalie. L’indagine della Consob riguarderebbe i particolarmente intensi scambi che ci sarebbero stati nel mese di aprile sul titolo Autostrade. Non è escluso comunque che questi movimenti fossero dovuti alle attese per il dividendo. Intanto venerdì prossimo si riunirà il cda di Autostrade che procederà ad un esame dei conti riguardanti il primo trimestre e dovrebbe poi deliberare la nomina dell’attuale direttore generale Giovanni Castellucci, a nuovo amministratore delegato. Per procedere poi a un esame della fusione con Abertis un nuovo cda dovrebbe essere convocato per il 23 maggio. I consumatori, che ieri hanno incontrato il direttore generale di Autostrade e ad di Aspi Giovanni Castellucci, restano scettici sul progetto di fusione tra Autostrade e il gruppo spagnolo Abertis. La settimana prossima è previsto un nuovo incontro per approfondire il tema. «Manteniamo le nostre posizioni. Vogliamo vederci chiaro» ha spiegato il presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti. Questo progetto con Abertis «non ci convince. Temiamo che questa operazione, che è una vendita mascherata del gruppo Autostrade, metta a rischio gli investimenti necessari per le infrastrutture di questo paese e che provochi aumenti delle tariffe». A Castellucci, spiega, «abbiamo contestato l’aumento delle tariffe che negli ultimi quattro anni è stato del 14,8%» e «mancati investimenti per circa 4 miliardi di euro». Il direttore generale di Autostrade per l’Italia, rileva Lannutti, «ha contestato i nostri dati precisando che gli aumenti tariffari sono in linea con l’inflazione mentre ha ammesso mancati investimenti per 2 miliardi di euro». Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori hanno confermato, in una nota congiunta, «le forti perplessità già espresse sull’operazione di fusione con la spagnola Abertis soprattutto per la mancanza di corrispondenza allo spirito dei contratti stipulati al tempo della privatizzazione, modificandone lo spirito di mutualità». Per tale ragione le associazioni dei Consumatori «hanno rilevato la necessità che il futuro Governo risolva le perplessità e auspicano maggiori e più efficaci controlli da parte dello Stato, anche attraverso la costituzione di una specifica Autorità di settore, e garantendo forme di controllo più diretto anche con la partecipazione di rappresentanti dei consumatori e utenti negli organi di controllo. Questa occasione deve essere colta come un momento utile per sviluppare le possibilità di verifica e di controllo degli andamenti economici e produttivi dell’impresa». Le Associazioni hanno sollevato inoltre il problema tariffario chiedendo chiarimenti «in merito alla entità degli aumenti e alle divergenze emerse sui dati Istat, nonchè alla ricaduta degli aumenti sugli investimenti, ribadendo la preoccupazione che l’eventuale fusione comporti una riduzione degli investimenti nel nostro Paese, in particolare nel campo della sicurezza e qualità del servizio. Rispetto a queste ultime questioni sono stati anticipati ulteriori confronti con la società Autostrade che si è detta disponibile a far avere tutti i chiarimenti richiesti». [Data pubblicazione: 09/05/2006

09/05/2006

Documento n.5942

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