Da La Gazzetta del Mezzogiorno (10-5-06). Autostrade, si va avanti. I Benetton: garanzie al governo, ma nessun rinvio

in Articoli e studi
fusioni 1. Dichiarazione di Luciano (non coinvolto direttamente nell'operazione con Abertis) Autostrade, si va avanti I Benetton: garanzie al governo, ma nessun rinvio PONZANO VENETO (Tv)I Benetton andranno avanti nell'operazione di fusione di Autostrade con la spagnola Abertis senza cambiarne il calendario, ma sono disponibili a dare al nuovo governo tutte le garanzie sulla bontà dell'operazione e sul mantenimento degli investimenti in Italia. Questo mentre a Roma il procuratore Giovanni Ferrara ha affidato al pm Perla Lori il fascicolo aperto dopo l'esposto presentato nei giorni scorsi dall'Adusbef. A porgere ufficialmente il ramoscello d'ulivo alla politica, dopo le dure polemiche degli ultimi giorni è Luciano Benetton, presidente del gruppo d'abbigliamento, in occasione dell'assemblea dei soci a Ponzano Veneto. Non coinvolto direttamente nell'operazione i cui artefici sono il fratello Gilberto e Gianni Mion, amministratore delegato di Edizione Holding (che all'assemblea ha evitato ogni risposta alle domande dei cronisti) e da sempre alla testa delle attività dell'abbigliamento, Luciano Benetton si è detto dispiaciuto delle polemiche e ha assicurato che l'operazione «porterà vantaggi per gli italiani». «È giusto che l'operazione di Autostrade - ha spiegato - sia spiegata alla politica, al nuovo governo, e deve essere data sicurezza agli investimenti in Italia». Aggiungendo poi: «ora vogliamo far decantare la cosa, ci saranno controlli e verifiche da parte del nuovo governo. Lasciamo che loro abbiano il tempo di fare queste analisi». Non c'è stata quindi alcuna volontà di approfittare della vacatio del governo per poter realizzare un'operazione «che era in preparazione da tempo», ma ora non ci saranno rinvii in attesa della formazione del nuovo esecutivo e gli appuntamenti fissati saranno rispettati. Dopo il cda di venerdì di Autostrade le assemblee dei due gruppi dovrebbero dare il loro assenso quindi come previsto entro giugno. Benetton ha parlato mentre l'ex ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio, uno dei tre saggi incaricati dall'Anas, che parlava al forum della Pubblica Amministrazione in corso a Roma ha spiegato che «Autostrade ci ha mandato un metro cubo di carte, abbiamo ricevuto molto materiale. Ora lo dobbiamo leggere. Speriamo, come ha detto Pozzi, di chiudere entro maggio». L'operazione con gli spagnoli comunque, ha ribadito Luciano Benetton, andava fatta per poter assicurare ad Autostrade una dimensione internazionale che «non può raggiungere da sola», anche se il peso della famiglia (che controlla Edizione Holding e a sua volta Schemaventotto che avrà il 24,9% del futuro gruppo contro il 12,5% di Acs e l'11,7% de La Caixa) si diluirà. «D'altronde sarebbe anche antiestetico che fosse una famiglia a controllare un grande gruppo internazionalè» ha argomentato rispondendo alla provocazione dei cronisti che la famiglia Benetton «è diversa dagli Agnelli perchè noi siamo alla prima generazione, mentre loro hanno lasciato una traccia importante nella storia italiana». Nell'operazione di Autostrade comunque gli accordi sulla governance siglati, ripetono i vertici, danno le necessarie garanzie che l'operazione non comporti un predominio degli spagnoli, mentre i Benetton, ha ribadito Luciano, «non hanno nessuna intenzione di vendere o di perdere il controllo paritetico». Per quanto riguarda la scelta di Abertis, questa è dovuta alla capacità dimostrata dal gruppo iberico di crescere sui mercati internazionali e dai legami azionari che già la univano ad Autostrade: «il partner poteva essere francese o tedesco ma Abertis ha dimostrato di essere una società capace di crescere sui mercati con la recente acquisizione in Francia della Sanef». «Non ci sentiamo più poveri dopo questa fusione - ha concluso - che deve essere invece l'inizio di un nuovo passo avanti». Sul fronte giudiziario, intanto, i pm di Roma tra le ipotesi di reato sulle quali starebbe per avviare indagini - secondo il presidente dell' associazione dei consumatori Elio Lannutti - vi sarebbero la manipolazione di mercato e l'aggiotaggio. L'esposto era stato presentato sabato scorso dall'Adusbef che richiamava l'attenzione su un'oscillazione del titolo Autostrade nell'ordine di tre-quattro punti da collegare ad una fuga di notizie e a eventuali manipolazioni del mercato. 10/05/2006

11/05/2006

Documento n.5952

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK