Da Il Sole-24 Ore (24-11-05) Come funziona l’e-mail con ricevuta di ritorno

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Come funziona l’e-mail con ricevuta di ritorno La posta elettronica cambia volto, si fa "certificata" e lancia la sfida alla classica raccomandata con ricevuta di ritorno. L’ultimo passo nella direzione della creazione di un quadro normativo di riferimento è stato compiuto con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 15 novembre, del decreto ministeriale che definisce le regole tecniche «per la formazione, la trasmissione e la validazione, anche temporale, della posta elettronica certificata» (www.cnipa.gov.it). Attivazione. Il mittente stipula un contratto con il gestore, con cui acquista il servizio della casella di posta elettronica certificata e ottiene una password. Per poter essere abilitato ad effettuare il servizio di posta elettronica certificata il gestore deve rispondere ad alcuni requisiti tecnici (capacità ed esperienza tecnico organizzativa, dimestichezza con metodi di gestione della sicurezza, certificazione Iso 9000 del processo, capitale sociale non inferiore a un milione di euro e disponibilità di una copertura assicurativa). Dopo la pubblicazione del decreto e il completamento del quadro giuridico di riferimento, i gestori sono chiamati ad accreditarsi: «Presenteranno al Cnipa (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione) la documentazione prescritta dalla normativa tecnica - spiega Paolo Cascino, direttore generale di Assocertificatori, l’Associazione dei certificatori di firma digitale e della posta elettronica certificata -. I primi nominativi dei gestori dovrebbero comparire sulla lista entro la fine dell’anno o al massimo nei primi mesi del 2006». Intanto è stata pubblicata in Gazzetta anche la circolare Cnipa che definisce le modalità di accreditamento all’elenco pubblico dei gestori. Sicurezza. «La posta elettronica certificata è un sistema sicuro di trasmissione del messaggio, con il gestore che ne monitora il percorso dall’emissione alla consegna nella casella del destinatario», dice Cascino. Quello che si attesta è che il messaggio proviene da una determinata casella cui può accedere chi è in possesso del codice. «Ma non si dice se quel messaggio è stato inviato da un professionista o dalla sua segretaria - spiega ancora -. Se si vuole appurare l’identità del soggetto che manda l’e-mail bisogna ricorrere alla firma digitale». Ma per diventare gestori di posta elettronica certificata non serve essere certificatori di firma digitale. Per Walter Cravero, responsabile product marketing Soa (Service oriented architecture) di Sun microsystems, multinazionale che ha tra i suoi clienti la pubblica amministrazione. quando si parla di «Pec», di Posta elettronica certificata, le parole d’ordine sono tre: certezza (sul soggetto emittente e sul destinatario), riservatezza e tracciabilità del messaggio. «La posta elettronica certificata è un’alternativa alla raccomandata con ricevuta di ritorno - afferma Cristiano Zanetti, direttore commerciale e customer service di Teamsystem -. Le aziende non devono pagare più i francobolli, risparmiano sul costo della carta ed evitano di mandare dipendenti a fare lunghe file negli uffici postali». Ma la vera rivoluzione sarà un’altra: «La partenza della fatturazione elettronica - continua Zanetti -. In futuro un apposito protocollo consentirà di registrare automaticamente le fatture in contabilità». Protagonista. Nel sistema della posta elettronica certificata il gestore del servizio ricopre il ruolo del protagonista: manda al mittente una ricevuta («documentazione opponibile a terzi», sottolinea Cascino) che certifica, dal punto di vista legale, l’avvenuta spedizione del messaggio. È ancora lui ad inviare al mittente una seconda ricevuta, con le indicazioni temporali sull’avvenuta (o sulla mancata consegna) del messaggio al destinatario. I gestori abilitati dal Cnipa «devono essere tra loro perfettamente interoperabili». Il requisito. «La casella di posta elettronica del destinatario deve essere resa disponibile al messaggio inviato dal mittente». Come? Basta che «il destinatario dichiari il suo assenso a ricevere comunicazioni sulla sua casella». La regola della dichiarazione preventiva di disponibilità vale solo per i privati. Non riguarda invece le pubbliche amministrazioni. Se poi il mittente si accorge di aver smarrito le ricevute rilasciate dal gestore, niente allarmismi: la traccia informatica della trasmissione del messaggio viene conservata per trenta mesi dal gestore del servizio di posta. Tra gli obblighi che pendono sul capo dei gestori c’è anche quello di verificare che nelle e-mail non ci siano virus. Il passaggio. Tra la posta elettronica tradizionale e quella certificata «il passaggio è naturale - assicura Cascino -. Non so se la Pec andrà a sostituire la raccomandata con ricevuta di ritorno, di sicuro questo nuovo sistema di trasmissione di messaggi faciliterà i rapporti tra le imprese e quelli tra aziende e pubblica amministrazione». Pec non è dunque solo una sigla su un decreto ministeriale: «Siamo già nella fase sperimentale. Attualmente abbiamo 100mila caselle attive» dice Cascino. Ma Zanetti frena: «Le imprese italiane, che sono in maggioranza di piccole e medie dimensioni, non hanno una mole tale di documentazione, in entrata e in uscita, da giustificare l’adozione della posta elettronica certificata, che è comunque un costo ulteriore che grava sul budget». «La Pec, che non è un dominio, viene usata solo da alcuni uffici», aggiunge Cravero. Intanto la pubblica amministrazione, che «in tutte le nuove gare ha posto la Pec come requisito», detta i tempi: «Abbiamo quantificato un mercato potenziale di circa 2mila soggetti, con un target medio di un milione e duecento mila caselle di posta elettronica certificate potenziali» conclude Cravero. ANDREA CARLI Come si attiva la casella di posta elettronica certificata A - Il mittente che intende usufruire della Posta elettronica certificata deve acquisire il servizio da uno dei gestori che sono iscritti nell’apposito elenco redatto dal Cnipa (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione). B - Il mittente per accedere alla casella di posta elettronica ottiene una password (in futuro potrà essere l’impronta digitale, o un certificato di autenticazione o l’iride). Il codice di accesso alla casella può essere comunicato a un soggetto terzo. Con l’apposizione della firma digitale invece si certifica l’identità del soggetto che ha inviato il messaggio. LA PRIMA CERTIFICAZIONE Il gestore, che deve essere iscritto nell’elenco del Cnipa, fornisce al mittente una ricevuta quale prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio e della documentazione eventualmente allegata. Il gestore può fissare un numero massimo per i destinatari e la dimensione del messaggio. A DESTINAZIONE Il messaggio perviene al destinatario. Le Regole tecniche in allegato al Decreto devono assicurare l’interoperabilità dei sistemi a cui ricorrono i gestori per certificare il contenuto della posta elettronica. L’EMISSIONE Il mittente (soggetti privati o pubbliche amministrazioni) invia il messaggio di posta elettronica, che può contenere testi, immagini, audio, video o file di qualsiasi tipo. LA SECONDA CERTIFICAZIONE Il gestore invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna del messaggio, con precise indicazioni temporali. Deve registrare tutti i passaggi della posta elettronica certificata su un apposito log, che conserverà per trenta mesi. Qualora dovesse rinvenire un virus nel messaggio, il gestore ha l’obbligo di avvertire il mittente. Anche l’email infetta deve essere conservata per trenta mesi. Le parole chiave Punto di accesso. È il sistema che fornisce i servizi di accesso per l’invio e la lettura di messaggi di posta elettronica certificata, nonché i servizi di identificazione e accesso all’utente, di verifica della presenza di virus informatici all’interno del messaggio, di emissione della ricevuta di accettazione e di imbustamento del messaggio originale nella busta di trasporto. Punto di ricezione . È il sistema che riceve il messaggio all’interno di un dominio di posta elettronica certificata, effettua i controlli sulla provenienza e sulla correttezza del messaggio ed emette la ricevuta di presa in carico, inserisce i messaggi errati in una busta di anomalia e verifica la presenza di virus nei messaggi di posta ordinaria e delle buste di trasporto. Punto di consegna . È il sistema che compie la consegna del messaggio nella casella di posta elettronica certificata del titolare destinatario, verifica la provenienza e la correttezza del messaggio ed emette, a seconda dei casi, la ricevuta di avvenuta consegna o l’avviso di mancata consegna.

29/11/2005

Documento n.5324

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