Da Il Sole-24 Ore (22-11-05) Fazio: «Banche troppo care»

in Articoli e studi
22 novembre 2005 Fazio: «Banche troppo care» di Rossella Bocciarelli Sono le imprese più innovative quelle che fanno da traino alla modesta espansione ciclica in corso, ed è in questa direzione che le banche dovrebbero indirizzare più decisamente i loro flussi di credito, in modo da aiutare l’apparato produttivo italiano a cambiar pelle. È questo uno dei risultati della discussione che si è svolta ieri nella " sala del consiglio" al piano nobile di Palazzo Koch, durante l’incontro di fine anno fra i vertici esecutivi delle maggiori banche italiane e il Direttorio della Banca d’Italia. L’altra esortazione che è stata rivolta alle aziende di credito riguarda l’opportunità di dedicare il massimo di attenzione ai servizi resi alla clientela, assecondando una tendenza alla riduzione del costo dei servizi stessi. C’era molta attesa e curiosità per questo incontro, il primo momento di contatto plenario tra il mondo delle aziende di credito e i propri " guardiani" dopo l’estate rovente delle Opa bancarie e mentre per il disegno di legge sul risparmio sta per profilarsi lo show down definitivo. Eppure, nel grande salone rosa con i ritratti dei sette predecessori di Antonio Fazio, tutto si è svolto come al solito: relazioni a " tema" su aspetti specifici della congiuntura reale e creditizia da parte di tre banchieri ( ieri toccava ad Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit, Matteo Arpe, amministratore delegato di Capitalia, e Fabio Innocenzi, amministratore delegato della banca popolare di Verona e Novara) e poi discussione generale sullo stato di salute dell’economia. Al dibattito, hanno partecipato tutti: i più noti protagonisti del mondo finanziario come Corrado Passera ( Intesa), Alfonso Iozzo ( San Paolo Imi), Alberto Nagel ( Mediobanca) e i nuovi arrivi come l’amministratore delegato di Bpi Giorgio Olmo, chiamato a sostituire Gianpiero Fiorani. La riunione è cominciata poco dopo le dieci del mattino ed è finita alle tre di pomeriggio dopo la " coda" informale rappresentata dalla colazione. Nel dibattito, gli uomini della Banca d’Italia hanno ricordato la loro valutazione: c’è un quadro economico con segnali non univoci, ma certo le prospettive a breve termine hanno segnato un miglioramento, sulla scia della ripresa che si profila anche in Eurolandia. Però i problemi dell’economia reale sono da ricondurre in larga misura ai fattori di natura strutturale che frenano la produttività e limitano la competitività delle imprese e finiscono con il risentirne le esportazioni, che continuano a espandersi meno del commercio internazionale. In questo contesto, gli spunti di miglioramento congiunturale si devono soprattutto alle unità produttive in grado di innovare, che sono sparse un po’ in tutto il sistema. Nel corso della riunione, inoltre, è emerso come il sistema bancario abbia continuato a sostenere il f i n a n z i a m e n t o dell’economia, in particolar modo al Sud. Nel 2005, secondo quanto sottolineano fonti di Via Nazionale, il credito erogato dalle banche italiane ha registrato un’accelerazione più forte rispetto al resto dell’area dell’euro sia nel comparto delle grandi imprese, sia in quello delle aziende più piccole e si è mantenuta elevata la dinamica dei prestiti alle famiglie. Il credito alla clientela del Mezzogiorno, poi, ha continuato ad aumentare a un ritmo più sostenuto che nel resto del Paese, riflettendo anche il rallentamento dell’autofinanziamento delle aziende meridionali. Sul versante più specificamente creditizio, è emerso che la qualità dei prestiti bancari non ha risentito in modo significativo della debolezza dell’economia reale negli anni scorsi. Quanto ai conti economici delle banche, nel primo semestre del 2005 il risultato di gestione delle banche italiane ha registrato una flessione, però si sono contemporaneamente ridotte le rettifiche nette di valore su cespiti patrimoniali; complessivamente, in ogni caso, il rendimento del capitale e delle riserve è aumentato. Nella serata di ieri, il Governatore Fazio ha incontrato anche una delegazione di senatori spagnoli, accompagnata in Bankitalia dal senatore di An Riccardo Pedrizzi. La riunione, secondo fonti dell’istituto d’emissione, « era stata organizzata nel quadro del protocollo d’intesa tra gruppi di contatto parlamentari italiani e spagnoli » e aveva all’ordine del giorno « una presentazione - analisi delle rispettive economie » .

23/11/2005

Documento n.5286

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