Da Affari Italiani (8-2-06) 3 Italia si avvicina al debutto tra indiscrezioni ed esposti
Piazza Affari/ 3 Italia si avvicina al debutto tra indiscrezioni ed esposti Considerando un ipotetico range di 10,5-13,4 miliardi di valutazione complessiva la struttura patrimoniale post Ipo a livello consolidato farebbe emergere un debito netto massimo di 1,7 miliardi, a fronte di una capitalizzazione di mercato di 8,8-12,7 miliardi. Dato che Tim e Wind sono valutate a 7,5 e 7,9 volte l’Ebitda, e che l’Arpu di 3Italia è superiore, spiega l’analista di Bnl, il gruppo meriterebbe un premio fino ad un massimo di 9 volte che porterebbe a 8,4 miliardi di euro di “enterprise value” a fronte di un prezzo non superiore a 2,2 euro per azione. “Il tutto sulla base di una forte scommessa sulla crescita futura”, sottolinea l’analista. 3 Italia ha infine ottenuto circa due settimane fa una linea di credito sindacata da 3 miliardi di euro a cinque anni, concessa da 14 banche che verrà impiegata per ripagare il debito e finanziare lo sviluppo futuro del gestore. Il prestito è stato concesso a un tasso di 195 punti base sopra l’Euribor e andrà a ridursi a seconda delle performance della società. Ma la mossa, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, ha fatto partire un esposto di Adusbef e Federconsumatori alla Consob e alla Procura di Milano sollevando perplessità sul fatto che l’azienda “sarebbe letteralmente costretta a quotarsi dopo che un pool di 14 banche internazionali, di cui due italiane, avrebbe ristrutturato il debito erogando una linea di credito di ben 3 miliardi di euro, ottenendo in cambio oltre che il pegno sull’intera società, anche l’impegno alla quotazione in Borsa”, mentre sembra che il prestito contenga una clausola che impone una raccolta di almeno 1,875 miliardi in sede di Ipo, condizionandone pesantemente le valutazioni.09/02/2006
Documento n.5663