da Affari Italiani 17-5-07 Unitalia/ Piano pronto: operazione carta contro carta

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Affari Italiani. Unitalia/ Piano pronto: operazione carta contro carta Giovedí 17.05.2007 18:40 E' ormai ultimato il piano di fusione tra Unicredit e Capitalia. Sul tavolo degli advisor, riferiscono fonti finanziarie, restano pochi nodi. In particolare, le ultime limature riguardano il concambio e il destino delle partecipazioni dei due istituti in Mediobanca. In linea generale, l'operazione assumerà la forma di una fusione per incorporazione, carta contro carta. La governance del nuovo colosso creditizio sarà di tipo tradizionale. L'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, ha bocciato seccamente ogni ipotesi di organizzazione duale. "Non ne vuole sentire parlare", ha sottolineato la fonte. Il presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, otterrà la vice presidenza "magari con qualche delega in più". A via Minghetti spetteranno anche 4 o 5 consiglieri nel board che non sarà allargato. Sotto il profilo organizzativo, il nuovo istituto si baserà sul modello divisionale. Banca di Roma e Banco di Sicilia manterranno i marchi e anche la sede nelle rispettive città di elezione. Insomma, tutto sembra pronto per portare il progetto all'esame dei soci entro domenica. "L'ipotesi è valida, anche se finché non si firma non si può dire la parola fine", osservano le fonti. Qualche limatura va data ancora al concambio, anche se non sembra questo lo scoglio maggiore. Un po' più difficile semmai è trovare la quadratura sulla quota di Mediobanca e, in particolare, su quanto grosso deve essere il pacchetto che la nuova banca dovrà cedere. "Sembra comunque difficile che le azioni possano andare a Intesa o ai francesi. Più facile che vengano utilizzate per far entrare altre banche o altre fondazioni nel capitale di Piazzetta Cuccia", sottolineano le fonti. La nuova banca non sarà comunque governata da patto di sindacato. E a sciogliersi sarà dunque quello che attualmente controlla il 31% di Capitalia. I grandi soci di via Minghetti sembrano in linea di massima compatti nel sostenere l'operazione. E anche Abn sicuramente non è contraria, anche se potrebbe astenersi al momento del voto all'interno del patto per evitare qualsiasi problema legale collegato alla battaglia che Rbs e Barclays stanno conducendo per il controllo dell'istituto olandese. Tra questa sera e domani mattina il piano dovrebbe essere trasmesso ai maggiori azionisti per una valutazione in vista della possibile convocazione di un cda straordinario entro domenica.

17/05/2007

Documento n.6572

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