CRISI: NESSUNA FABBRICA DEL DISFATTISMO,MA SOLO QUELLE CHE PER LA CRISI, HANNO CHIUSO,LICENZIANDO 1 MILIONE LAVORATORI.120 EURO A FAMIGLIA COSTI DPEF

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COMUNICATO STAMPA CRISI: NON CI SONO FABBRICHE DEL DISFATTISMO,MA SOLO QUELLE CHE A CAUSA DELLA CRISI HANNO CHIUSO,GETTANDO SUL LASTRICO 1 MILIONE DI LAVORATORI. LA FINANZIARIA HA MESSO LE MANI TASCHE ITALIANI CON 120 EURO A FAMIGLIA. Non ci risulta la presenza in Italia di fabbriche del disfattismo e del pessimismo che operano per produrre un'atmosfera negativa sul piano dei consumi e degli investimenti, ma solo fabbriche che hanno chiuso i battenti gettando sul lastrico 1 milione di lavoratori ed 1 altro milione di cassaintegrati. E non è vero che la legge Finanziaria appena approvata, non abbia aumentato le tasse esistenti ed introdotto nuove tasse,come hanno affermato ieri il ministro Tremonti ed oggi il Premier Berlusconi nel rivendicare il fatto di non aver messo le mani nelle tasche dei cittadini,come titolo di merito del governo,perché ci sono circa 120 euro di nuovi balzelli che graveranno sulle spalle di ogni famiglia. Il comma 200 della finanziaria autorizza infatti, istituisce a decorrere dal 1 gennaio 2010, anticipazioni tariffarie di 3 euro a passeggero su ogni singolo biglietto aereo a favore dei gestori aeroportuali, che invece di tirare fuori mezzi propri per finanziarsi, lo fanno a spese dei viaggiatori configurando una vera e propria stangata tariffaria pari ad almeno 65 euro l’anno a carico dei viaggiatori, tanto per far uscire il settore dei trasporti dalla gravissima crisi. Il comma 215 sulle spese di giustizia, introduce il contributo unificato pari a 103,3 euro a carico dei lavoratori licenziati che fanno ricorso in Cassazione,con la beffa della compensazione delle spese legali; mentre il comma 6-bis della stessa legge finanziaria,istituisce un ulteriore balzello, pari ad un contributo minimo di 38 euro a carico di quei cittadini che osano fare ricorso contro gli agguati degli autovelox, che i Comuni installano perché sono alla canna del gas e in tal modo recuperano risorse in bilancio. Per impugnare una multa di circa 45 euro davanti al Giudice di Pace, occorre spenderne circa 55 tra i costi di 3 raccomandate,i bolli ed il contributo unificato non previsti in precedenza, configurando una lesione nell’acceso alla giustizia dei cittadini che hanno subito torti ed angherie. Adusbef e Federconsumatori,anche se ispirate al pessimismo della ragione, auspicano anche loro nel 2010 l’uscita dal tunnel della crisi e l’inizio della ripresa economica,ma ritengono controproducente e sbagliato ammantare i problemi reali solo con l’ottimismo di facciata da parte di un Governo che ha fatto poco o nulla per aiutare le famiglie italiane ad uscire da un grave disagio sociale, e che al contrario ha improntato la sua politica economica ad un divaricamento ancora più marcato tra classi sociali che ha visto premiare ricchi,furbi ed evasori,per impoverire ancora di più milioni di famiglie che vivono ai margini e comunque sotto la soglia di povertà.

24/12/2009

Documento n.8354

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