CRISI DEI MERCATI: NON ERA MAI COMINCITA PER "ER SUPERMARIO DE NONATRI" (ALIAS MARIO DRAGHI).
L’OMBRA LUNGA DELLA CRISI NON SI ALLONTANA DAI MERCATI… A cura di Hugo Dixon per “La Stampa” - Gesù ha detto che i poveri sono sempre con noi. Un anno dopo, sembra che anche la crisi finanziaria sia sempre con noi. Un senso di torpore è calato sui mercati finanziari, con investitori rassegnati a maggiori fallimenti di banche, a un calo dei prezzi degli alloggi e a una riduzione del rapporto di indebitamento. Reagiscono appena, ad esempio, alla prospettiva che Fannie Mae e Freddie Mac, con i loro 5 trilioni di dollari di prestiti e garanzie, saranno nazionalizzate dallo Zio Sam. Ma questo torpore non è normale. Quanto tornerà la normalità? Non prima di un anno. Questo è il tempo necessario, affinché i prezzi degli alloggi su entrambe le sponde dell’Atlantico tocchino il minimo e la riduzione del rapporto di indebitamento porti avanti il suo compito nel sistema. Potrebbe essere necessario addirittura di più se la forza dell’economia statunitense si affievolisse o la debolezza in Europa e in Giappone continuasse - poiché in questo caso le banche sarebbero costrette ad affrontare perdite ancora maggiori nel loro bilanci. Tuttavia, anche se la normalità ritornasse, non sarebbe la stessa alla quale gli investitori o i finanzieri erano abituati ai tempi della bolla. Ci saranno tre grandi differenze. In primo luogo, i governi avranno maggiori disavanzi fiscali - gonfiati dalla debole crescita e dai salvataggi di banche. La conseguenza sarà un aumento delle imposte. In secondo luogo, il mondo erediterà una maggiore inflazione, alimentata dalla liquidità immessa dalle banche centrali per aiutare il settore finanziario. Infine, la riduzione del rapporto di indebitamento e il calo dei prezzi del petrolio determineranno un miglioramento dell’inflazione, ma non ritorneremo alla bassa inflazione e alla crescita elevata. Infine, all’interno del settore finanziario, i livelli di occupazione avranno bisogno di diversi anni per ritornare ai livelli precedenti la bolla. Le gratifiche e i rendimenti sull’azionario avranno bisogno di ancora più tempo. La crisi finanziaria non sarà sempre con noi. Ma le sue conseguenze dureranno molto a lungo (Edward Hadas e Hugo Dixon).03/09/2008
Documento n.7474