CONTI DORMIENTI: UN RISVEGLIO DA 10 MILIARDI DI EURO ! SE NON GIA' INCAMERATI DALLE BANCHE !

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Conti dormienti, un risveglio da 10 miliardi - andrea greco ( Repubblica, La del 21/02/2008 ) Economia Conti dormienti, un risveglio da 10 miliardi Tra 6 mesi i soldi "dimenticati" in banca andranno alle vittime dei crac finanziari Il dossier Le stime dei consumatori. Abi: "Numeri esa-gerati". Lunedì riunione del fondo ANDREA GRECO MILANO - Ogni 100 conti correnti un conto dormiente. Ogni conto dormiente, qualche euro che le banche, nel tempo, facevano scivolare nei loro attivi. Da metà agosto non sarà più così, e una parte di questo "tesoretto" dimenticato ? i consumatori dell'Adusbef lo stimano in 10 miliardi di euro ? potrebbe tornare alla collettività, per alimentare un fondo di indennizzo dei risparmiatori incappati nelle frodi finanziarie. L'Abi che rappresenta gli istituti ritiene quella stima "esagerata, e frutto di un calcolo non molto chiaro". Il capo ufficio studi, Gianfranco Torriero, segnala soltanto che in Italia i conti correnti sono 33 milioni, più 15 milioni di libretti, e la loro giacenza media è di 10mila euro. Le cifre non tornano. Si vedrà, ad ogni modo è probabile che qualche miliardo finirà a consolare i tanti clienti bancari scottati dai titoli Parmalat, Cirio, bond argentini e altri. Le banche non si scompongono. Perdere una decina di miliardi di raccolta su quasi 1.300 miliardi del sistema è una goccia nel mare. I maggiori istituti sono anche i più "dormienti" (vedi tabella), ma i dati forniti sono ancora incompleti. Quindi non è possibile dire quanto denaro passerà di mano: dipende da quanti intestatari si faranno vivi entro sei mesi, movimentandoli oppure rispondendo alla raccomandata che le banche hanno inviato entro domenica. In precedenza gli istituti non si facevano tutti questi scrupoli: lasciavano che scadessero i 10 anni in cui sono obbligati a tenere documentazione cartacea per poi incamerare le giacenze su quelli mai movimentati per tutto il periodo. Una pratica diffusasi a metà anni Novanta, a scapito della "cortesia" di rimborsare, senza frutto, almeno il nominale di saldi e libretti al portatore. Con l'effetto che qualche bancario ricorda di libretti della guerra d'Africa rimborsati mezzo secolo dopo, quando due o tremila lire non erano più le stesse. Ma un emendamento della Finanziaria 2006 sta per cambiare tutto: per i conti che al 17 agosto 2007 erano fermi da 10 anni è scattato l'iter della raccomandata, se non ci saranno risposte o movimento le loro giacenze finiranno al fondo indennizzi. L'organismo sarà gestito da una commissione di nomina governativa, presieduta da un rappresentante del Consiglio di Stato, poi uno a testa da Tesoro, Bankitalia, Consob, Corte dei Conti, Isvap e consumatori. Lunedì mattina la prima riunione, per una presentazione che presto lascerà spazio alla stesura dei regolamenti e alla scelta dei primi dossier truffaldini da indennizzare. Ce n'è a iosa ma non tutti i denari saranno utilizzati a questo fine: un 20% servirà a regolarizzare i precari della pubblica amministrazione. Se qualcuno si chiedesse il perché, la risposta sta nel compromesso che al varo della Finanziaria 2006 fu fatto con l'ala sinistra del governo Prodi per far passare l'emendamento "dormienti". "I consumatori considerano quella misura una loro vittoria, un po' come la class action ? dice Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef che dal '91 si occupa del tema ? dagli anni Novanta le banche ritengono prescrivibili questi risparmi, e li incamerano". Lannutti contesta la prassi, e non arretra sulla sua stima di 10 miliardi: "Ci siamo arrivati sviluppando i dati di una vecchia indagine sindacale. Si pensi che tra conti e libretti il sistema banche stima 500mila "dormienti", ma vanno aggiunte Poste, Sim, assicurazioni...". Difficile anche stilare una tipologia qualitativa. Buona parte di questi conti è figlia della pigrizia dei clienti bancari, o da quei libretti aperti ai bambini e mai più chiusi con pochi quattrini. Ma ci sarebbero tesori più significativi, come quelli legati al riciclaggio e al crimine, poi qualche conto segreto di persone poi defunte. Economia Conti dormienti, un risveglio da 10 miliardi Tra 6 mesi i soldi "dimenticati" in banca andranno alle vittime dei crac finanziari Il dossier Le stime dei consumatori. Abi: "Numeri esa-gerati". Lunedì riunione del fondo ANDREA GRECO MILANO - Ogni 100 conti correnti un conto dormiente. Ogni conto dormiente, qualche euro che le banche, nel tempo, facevano scivolare nei loro attivi. Da metà agosto non sarà più così, e una parte di questo "tesoretto" dimenticato ? i consumatori dell'Adusbef lo stimano in 10 miliardi di euro ? potrebbe tornare alla collettività, per alimentare un fondo di indennizzo dei risparmiatori incappati nelle frodi finanziarie. L'Abi che rappresenta gli istituti ritiene quella stima "esagerata, e frutto di un calcolo non molto chiaro". Il capo ufficio studi, Gianfranco Torriero, segnala soltanto che in Italia i conti correnti sono 33 milioni, più 15 milioni di libretti, e la loro giacenza media è di 10mila euro. Le cifre non tornano. Si vedrà, ad ogni modo è probabile che qualche miliardo finirà a consolare i tanti clienti bancari scottati dai titoli Parmalat, Cirio, bond argentini e altri. Le banche non si scompongono. Perdere una decina di miliardi di raccolta su quasi 1.300 miliardi del sistema è una goccia nel mare. I maggiori istituti sono anche i più "dormienti" (vedi tabella), ma i dati forniti sono ancora incompleti. Quindi non è possibile dire quanto denaro passerà di mano: dipende da quanti intestatari si faranno vivi entro sei mesi, movimentandoli oppure rispondendo alla raccomandata che le banche hanno inviato entro domenica. In precedenza gli istituti non si facevano tutti questi scrupoli: lasciavano che scadessero i 10 anni in cui sono obbligati a tenere documentazione cartacea per poi incamerare le giacenze su quelli mai movimentati per tutto il periodo. Una pratica diffusasi a metà anni Novanta, a scapito della "cortesia" di rimborsare, senza frutto, almeno il nominale di saldi e libretti al portatore. Con l'effetto che qualche bancario ricorda di libretti della guerra d'Africa rimborsati mezzo secolo dopo, quando due o tremila lire non erano più le stesse. Ma un emendamento della Finanziaria 2006 sta per cambiare tutto: per i conti che al 17 agosto 2007 erano fermi da 10 anni è scattato l'iter della raccomandata, se non ci saranno risposte o movimento le loro giacenze finiranno al fondo indennizzi. L'organismo sarà gestito da una commissione di nomina governativa, presieduta da un rappresentante del Consiglio di Stato, poi uno a testa da Tesoro, Bankitalia, Consob, Corte dei Conti, Isvap e consumatori. Lunedì mattina la prima riunione, per una presentazione che presto lascerà spazio alla stesura dei regolamenti e alla scelta dei primi dossier truffaldini da indennizzare. Ce n'è a iosa ma non tutti i denari saranno utilizzati a questo fine: un 20% servirà a regolarizzare i precari della pubblica amministrazione. Se qualcuno si chiedesse il perché, la risposta sta nel compromesso che al varo della Finanziaria 2006 fu fatto con l'ala sinistra del governo Prodi per far passare l'emendamento "dormienti". "I consumatori considerano quella misura una loro vittoria, un po' come la class action ? dice Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef che dal '91 si occupa del tema ? dagli anni Novanta le banche ritengono prescrivibili questi risparmi, e li incamerano". Lannutti contesta la prassi, e non arretra sulla sua stima di 10 miliardi: "Ci siamo arrivati sviluppando i dati di una vecchia indagine sindacale. Si pensi che tra conti e libretti il sistema banche stima 500mila "dormienti", ma vanno aggiunte Poste, Sim, assicurazioni...". Difficile anche stilare una tipologia qualitativa. Buona parte di questi conti è figlia della pigrizia dei clienti bancari, o da quei libretti aperti ai bambini e mai più chiusi con pochi quattrini. Ma ci sarebbero tesori più significativi, come quelli legati al riciclaggio e al crimine, poi qualche conto segreto di persone poi defunte. ( Repubblica, La del 21/02/2008 )

22/02/2008

Documento n.7146

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