CONSUMATORI FANTASMA ? ADUSBEF CHIEDE CHE IL CORRIERE DELLA SERA PUBBLICHI RETTIFICA AD ARTICOLO DENIGRATORIO.

in Articoli e studi
Dr. Paolo Mieli Direttore Corriere della Sera Via Solferino,12 20121 Milano Egregio direttore, leggendo il focus di Rita Guerzè sui Diritti dei cittadini, pubblicato il 29 dicembre u.s. a pagina 8, intitolato “Consumatori fantasma”, ho subito pensato che dovrebbe essere posto un limite al servilismo mediatico di alcuni mass media, che travalicando i limiti della decenza, fanno di tutto per compiacere i propri azionisti,venendo meno alle regole deontologiche di una corretta informazione. Comprendiamo che i potentati economici, le banche e gli altri azionisti del Corriere,che hanno alzato grida manzoniane per contrastare la class action, proposta in finanziaria dai senatori Bordon e Manzione e dall’Adusbef (assieme alla riduzione dei costi della politica), conseguendo una bruciante sconfitta, siano preoccupati dall’introduzione di uno strumento di civiltà giuridica presente da tempo nella patria del capitalismo come gli Stati Uniti e perfino in Bulgaria. Ma rappresentare gli iscritti alle associazioni come “fantasma” e ridicolizzare e screditare le battaglie portate avanti dall’Adusbef dal 1987 a tutela dei diritti dei cittadini,dall’anatocismo ai mutui usurari,dal risparmio tradito alle denunce dei “furbetti del quartierino”, che avevano trovato ampie coperture politiche ed istituzionali perfino in Bankitalia, con il Corriere fino ad allora impegnato a tessere lodi sperticate per l’ex governatore Fazio (oggi del suo successore Draghi), dando voce a rappresentanti, quelli sì di associazioni fantasma, come tal Gavino Sanna o di Altroconsumo,società editoriale a capitale straniero, una Società Anonime con sede in Lussemburgo travestito da associazione (come si legge in sentenze consolidate di espulsione dal CNCU) per suffragare tesi denigratorie, appare un esercizio spericolato che travalica i limiti del diritto di cronaca e del dovere di una corretta ed obiettiva informazione. Le chiedo quindi di precisare ai suoi lettori, egregio signor direttore,ai sensi della legge sulla stampa, che i 60.035 iscritti all’Adusbef, non sono “fantasma”, ma sono stati acquisiti con dure battaglie a difesa dei diritti dei consumatori, dall’affaire Lombardfin alla legge sull’usura, dalla Bipop-Carire fino a Cirio, Parmalat e l’intero capitolo del risparmio tradito che ha coinvolto 1 milione di risparmiatori per un controvalore di 50 miliardi di euro, che non possono essere denigrati ed offesi da un articolo che aveva la finalità prevalente di screditare e denigrare il lavoro delle associazioni, che avevo ben rappresentato alla signora Guerzè nel corso della telefonata del 21.12.2007 dalle ore 15,45 alle 16,07, che ha completamente e volutamente ignorato,appunto per suffragare una tesi ridicola e destituita di qualsiasi fondamento in merito ad associazioni parassite, finanziate pubblicamente,perciò da mettere all’indice della pubblica opinione. Avevo rivendicato il diritto di candidarmi alle elezioni e di aver fondato Unione Democratica,con Bordon, Manzione e de Vita per far approvare leggi,come la class action e la riduzione die costi della politica,impantanate da anni in Palamento e che non avrebbero mai visto luce; avevo invitato la signora Guerzè a verificare direttamente sul campo i servizi reali prestati ai consumatori ed i cittadini, che hanno bisogno di aiuto per tutelarsi dalla protervia di banche,finanziarie e potentati economici,senza distinzione tra gli iscritti veri e reali,che versano 25 euro l’anno, riportati nel magro bilancio dell’Adusbef,che non ha mai accettato alcuna altra forma di finanziamento, pubblicato puntualmente sul sito www.adusbef.it e su Risparmio & Futuro (periodico dell’associazione), costituito dai versamenti dei soci e da quei modesti finanziamenti pubblici rendicontati fino all’ultimo centesimo. Certo,Egregio direttore, di non dover ricorrere ad istanze superiori per veder pubblicata sul Corriere della Sera con analoga evidenza doverose precisazioni,l’occasione è gradita per inviare Distinti saluti Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,30 dicembre 2007

30/12/2007

Documento n.7041

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