BEPPE GRILLO: NON INDEBITATEVI ! NON COMPRATE A RATE PERCHE' LE BANCHE VI MANGIANO LA VITA !

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TRATTO DA "DAGOSPIA" “IO NON VOTO: NON MI FACCIO PRENDERE PER IL CULO DA QUESTE TESTE DI CAZZO” “NON FATE PIÙ DEBITI, LE BANCHE SONO LA MAFIA, ’NDRANGHETA E LA CAMORRA UNITE” SHOW ROMANO DEL GRILLO FURIOSO CONTRO LA CASTA E QUELLE “MERDE DEI POLITICI” Amedeo La Mattina per La Stampa «Il Parlamento italiano è la più grande discarica tossico-nociva del mondo». Beppe Grillo lo dice con gusto mentre si mette il casco e inforca una Triumph per poi scomparire nel traffico romano. Da pochi minuti è sceso dal palco di Piazza Navona dove ha lanciato il suo urlo anarchico (alimentato da pannelli solari) a favore della lista civica gli «Amici di Grillo» per le comunali di Roma. «Se votate Rutelli vengo qui e vi dico un bel vaffa». Tutti ridono. La piazza è piena. Ad ascoltare il comico genovese del V-day ci sono moltissimi ragazzi, ma anche tantissimi curiosi e turisti che si godono lo show del Grillo furioso contro la casta e quelle «merde dei politici». Parolacce e applausi, eppure aveva fatto il fioretto. «Non volevo più dire parolacce se no mi danno del demagogo, volgare e populista. Ho fatto un corso di Mahatma ma stando a Roma da due giorni e vedendo tutte quelle facce di culo appese sui muri non riesco a trattenermi». Ovviamente ce n’è per tutti. Destra, sinistra, centro, tutti pari sono, uguali e inconcludenti, delle «salme, morti, defunti e stanno delirando: li tengono in vita i mezzi di informazione vergognosi, il vero cancro del Paese». «Italiani - scandisce facendo il verso a Mussolini - mandiamoli tutti a casa, è solo pornografia politica». Salgono sul palco i candidati con il timbro doc del grillismo; parla la candidata a sindaco Serenetta Monti che denuncia ostruzionismo dell’ufficio elettorale di Roma nei confronti della loro lista. Grillo avverte che se queste liste verranno escluse, i responsabili verranno filmati, i loro nomi e cognomi pubblicati sul blog e avranno a che fare con milioni di persone («non solo con me»). E giù di questo passo: le elezioni politiche sono una presa in giro perché il Pdl e il Pd hanno programmi identici, hanno già fatto il governo. Una settimana prima del voto pubblicherà, sempre nel suo blog, tutti i nomi di chi entrerà in Parlamento e nell’esecutivo. «Elezioni incostituzionali, la democrazia non c’è più, non c’è più niente. Per la prima volta in vita mia sono orgoglioso di non andare a votare perché io non mi faccio prendere per il culo da queste teste di cazzo». Le quali «teste», secondo Grillo, si rincorrono per candidare i precari e i sopravvissuti alle stragi sul lavoro. Così, «candidano l’operaio della Thyssen e la lavoratrice del call center, dopo aver fatto la legge che ha creato i call center. Ora si accorgono dei cittadini, degli operai, ma ora è troppo tardi». Non solo, succede che «uno manda fanculo una precaria, l’altro la assume». Chi lo ascolta un po’ ride un po’ è angosciato per una realtà cupa che descrive. Ma lui non è un politico e ne fa un punto d’orgoglio. Consigli però ne dà tanti, tipo «non fate più debiti, non comprate più nulla a rate, perché vi mangiano la vita». Attenti alle banche che sono «la mafia, la ’ndrangheta e la camorra unite». L’Italia è in piena recessione che viene dall’America, è «sulla soglia dell’Argentina». E chiunque andrà al governo non potrà fare alcunché perché «questa Nazione è ingovernabile, non ci sono più soldi, solo precari». Ma allora non c’è nulla da fare visto che le elezioni sono «un incantesimo e l’Italia non ha più speranze»? Bè, l’unica speranza sarebbero le liste che portano il suo marchio e candidano solo incensurati («ormai è un miracolo trovarne qualcuno in giro») e non iscritti ai partiti. Ma attenzione, perché ci sono i grillini abusivi visto che «si è messo in lista anche uno che si chiama Grillini». Grillo scende dal palco, fa entrare nel recinto solo una televisione americana per farsi intervistare (gli odiati giornalisti italiani rimangono fuori in attesa). Poi si avvia verso la Triumph. «Il mio è un urlo qualunquista? Certo che è qualunquista. Lo faccio apposta per fare incazzare gli intellettuali benpensanti...».

16/03/2008

Documento n.7195

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