BANKSTER: TESTO DELL'INTERVENTO DI ELIO LANNUTTI IN AULA AL SENATO SUL TETTO AGLI STIPENDI DEI MANAGER CHE GOVERNO E MAGGIORANZA HANNO CANCELLATO

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Senato della Repubblica- Legge Comunitaria Resoconto dell'intervento del senatore Elio Lannutti (IDV) 12 maggio 2010- Presidente Rosy Mauro. Passiamo all'esame dell'articolo 24, corrispondente all'articolo 25 del testo approvato dal Senato, sul quale è stato presentato un emendamento che invito il presentatore ad illustrare. LANNUTTI (IdV). Ricordo che proprio lei, signora Presidente, presiedeva il 27 gennaio, quando, in maniera anche irrituale, per ben due volte ricordò l'emendamento del senatore Lannutti, che venne votato all'unanimità. Ora non credo che sia stato un incidente della storia. Nell'illustrazione di questo emendamento, per la quale mi lascerà qualche minuto, voglio solo ricordare che la crisi è stata prodotta dai banchieri, da quella Goldman Sachs che annovera tra i suoi consulenti pezzi importanti delle istituzioni, passate e presenti, non solo negli Stati Uniti d'America e in ogni angolo della terra, ma anche in Italia. Quella stessa Goldman Sachs che ha falsificato i conti della Grecia. Ricordo solo per la cronaca che un signore che si chiama Mario Draghi era vice presidente per l'Europa proprio in quel periodo. E oggi leggo su «il Riformista» che alcuni vorrebbero proporlo addirittura alla Banca centrale europea. Signora presidente, gli utili sono a picco, gli stipendi dei banchieri alle stelle, i precari, i giovani invecchiano a carico delle famiglie senza alcuna speranza di futuro. I veri ammortizzatori sociali sono le famiglie! I precari sono una schiera, un esercito di 3 o 4 milioni. Per tre mesi, 800 euro al mese. Devono sputare sangue per farsi rinnovare i contratti. I precari, quell'esercito di giovani, laureati, anche con due lauree. Presidenti e top manager invece, con compensi da capogiro, sono sempre più al top. Le leggo alcune cifre: Carlo Puri Negri, 14 milioni di euro; Claudio De Conto (Pirelli), 7,3 milioni; Marco tronchetti Provera, quel signore che ha sfasciato la Telecom (4 miliardi di immobili trasferiti a prezzi di affezione alla Pirelli), 5,6 milioni. Tra i presidenti o amministratori delegati troviamo al primo posto Luca Cordero di Montezemolo con 5,17 milioni di euro. Poi ci sono i banchieri: Alessandro Profumo, 4,3 milioni (3,5 nel 2008); Corrado Passera (consigliere delegato di Intesa) 3,8 milioni. Proprio oggi, ripeto, non per un incidente della storia, è uscita la classifica dell'OCSE. Sui giornali il titolo è: «Italiani tartassati, lo stipendio è mini». L'Italia è solo 23a tra i Paesi OCSE per salari medi. A parità di potere di acquisto, il salario annuale netto medio in Italia di un lavoratore single senza carichi di famiglia è di 22.027 dollari. E noi a questi signori gli dobbiamo dare la libertà di speculare sulla nostra pelle, di sfasciare le aziende, come Cimoli, 7-8 milioni di euro di buonuscita e un'Alitalia che è costata alla collettività 3 miliardi di euro? Signora Presidente, non la faccio lunga e arrivo quasi alla conclusione. Vengo alle retribuzioni e ai bonus dei grandi gruppi bancari internazionali: Goldman Sachs, retribuzione pro capite nel 2009, quasi 500.000 euro; Morgan Stanley, più o meno la stessa cifra; JP Morgan, 600.000-700.000 dollari. E così via con Deutsche Bank, Bofa, Merrill Lynch e altre. Signora Presidente, mi auguro che venga approvato il decreto anticorruzione, perché esistono due tipi di corruzione: quella economica, di coloro che, senza saperlo, come vorrebbero far credere, ricevono 900.000 euro per pagare le loro case (e oggi c'è un altro episodio che riguarda un altro Ministro); quella ideologica, un secondo tipo di corruzione più grave, subdola e sottile, che riguarda coloro che si fanno avvolgere nella ragnatela, nella tela di ragno dei grandi potentati, a cominciare da quelli dell'alta finanza che pagano tutto e tutti avvolgendo nel loro bozzolo dorato anche le menti più illuminate. In una fase di gravissima crisi economica, signora Presidente (siamo stati sull'orlo del baratro con milioni di licenziati), come quella che stiamo vivendo si cerca di nascondere la testa sotto la sabbia. Abbiamo assistito all'attacco all'euro, alla stabilità della moneta provocata da corruttori ideologici, dai banchieri di affari (ho già ricordato Goldman Sachs) e dai loro compari che solo l'anno scorso in America hanno messo in bilancio 2,8 miliardi, più di 5.000 miliardi di vecchie lire per arruolare nelle fila della loro ideologia, basata sul debito, sugli strumenti derivati, sugli OTC scambiati al di fuori dei mercati regolamentati (600.000 miliardi di dollari, oltre 12 volte il PIL che è diminuito toccando i 50.000 miliardi di dollari) nuovi adepti. Ritengo, e rivolgo un appello al Parlamento democratico in tal senso, che non si debba nascondere la testa sotto la sabbia per non guardare i guasti prodotti da questi bankster. Noi dell'Italia dei Valori denunciamo e continueremo a denunciare le malefatte di un'oligarchia finanziaria, una vera e propria piovra che con i suoi tentacoli avvolge ogni aspetto della vita sociale (si pensi ai giornalisti embedded, arruolati), ma soprattutto a tutelare i diritti e gli interessi della povere gente, dei lavoratori, dei pensionati, di coloro che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cene, vittime di quelle sanguisughe di Wall Street che succhiano il sangue dei più poveri per alimentare le loro plebende, le loro speculazioni attaccando la sovranità degli Stati, impoverendo grandi masse solo per avidità e facili arricchimenti. Ci auguriamo di avere al nostro fianco, al di là del coloro politico, molti colleghi. La politica ha delegato molto - mi consenta, signora Presidente - a questi signori, a queste sanguisughe, a questi vampiri e dovremmo riappriopriarci di tutto. Qui in Senato è stata approvata una mozione su una nuova «Bretton Woods». Non mi trovo d'accordo con il ministro Ronchi quando dice che l'Europa ci ha salvati. L'Europa non ha salvato un bel niente; doveva intervenire prima. Angela Merkel ha perso le elezioni perché non è intervenuta prima su una questione che bisognava salvare utilizzando secchi d'acqua, non per farsi la doccia ed arrivare più puliti ai funerali dell'euro, ma per salvare gli Stati e la loro sovranità. Mi auguro, signora Presidente che, al di là del coloro politico e delle ideologie che non ci sono più, da una parte e dall'altra ci siano persone perbene, senatori da una parte e dall'altra sensibili ai diritti della povere gente. Noi senatori del Gruppo Italia dei valori, signora Presidente, chiedendo un voto su questo emendamento ci auguriamo di trovare consenso per tutelare nei fatti la povere gente e tutti coloro che soffrono. (Applausi dal Gruppo IdV).

12/05/2010

Documento n.8601

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