BANKITALIA: CONSUMATORI, MUTUI? GRAVI RESPONSABILITA' BANCHE

ECO:BANKITALIA 2008-01-15 17:59 ROMA (ANSA) - ROMA, 15 GEN - Sui mutui "emerge sempre con più forza, non soltanto dalle denunce di Adusbef e Federconsumatori, ma finalmente anche dalla Banca d'Italia, la gravissima responsabilità delle banche": lo sostengono Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori) imputando alle banche di "appioppare tassi variabili, invece degli irripetibili tassi fissi a 3,2 milioni di sottoscrittori, il 91% su 3,5 milioni di richiedenti" e così facendo "hanno messo a rischio insolvenza milioni di famiglie italiane, che pagano sempre più interessi sui prestiti come, ad esempio, i mutui casa, ma anche le rate del credito al consumo". "E meno male - aggiungono - che la crisi dei sub-prime, che ha coinvolto i mercati globali di tutto il mondo, non avrebbe riverberato i suoi effetti in Italia 'Isola felice', secondo le ben raccontate frottole, figuriamoci se fosse stato il contrario. La verità è che la crisi dei sub-prime, che ha interessato milioni di famiglie che debbono pagare rate più esose di 15 euro al mese ogni 25 centesimi di punto di aumento in più del costo del denaro, su un mutuo di 100.000 euro, non non ha coinvolto la redditività e gli utili massicci delle banche, perché tali utili vengono conseguiti sulla pelle delle famiglie consumatrici, sia con i ritocchi di costi e commissioni,che con la mancata applicazione del decreto Bersani sulla simmetria dei tassi". Ma il bollettino economico di Bankitalia fotografa "un altro grave disagio delle famiglie ben ignorato dall'Istat con 'l'inflazione farsà, costrette a rallentare i consumi, con una flessione del +2% nei primi 9 mesi 2007, soprattutto con una minore spesa in beni durevoli e generi alimentari solo in parte compensata dal positivo andamenti di quella in servizi. Le famiglie sono costrette quindi ad indebitarsi e non mangiano per ripagare i debiti e le rate di mutui e prestiti, maggiori di un punto circa sulla media Ue, contribuendo in tal modo ad alimentare gli utili di banche e finanziarie, che al riparo della competizione non applicano neppure la legge, sotto gli occhi distratti e compiacenti del governo e della Banca d'Italia".(ANSA). COM-CN/ S0A QBXC

16/01/2008

Documento n.7087