BANCHE: TROPPI UTILI E POCHE TASSE ! SCANDALOSO IL PROTEZIONISMO VERSO LA REPUBBLICA DELLE BANCHE !

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"Le banche pagano poche tasse E così raddoppiano i profitti" ( Stampa, La del 12/05/2008 ) Stampa - Guida LA DENUNCIA DEI CONSUMATORI DELL'ADUSBEF DOPO L'ATTACCO DI TREMONTI "Le banche pagano poche tasse E così raddoppiano i profitti" [FIRMA]LUCA FORNOVO TORINO Non sono passate neanche ventiquattr'ore dall'attacco del neoministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che le banche sono finite di nuovo nel mirino. Questa volta a scendere in campo contro gli istituti di credito è l'Adusbef. La denuncia arrivata ieri dall'associazione dei consumatori è pesante: in quattro anni gli utili delle banche italiane sono praticamente raddoppiati, mentre le tasse sono aumentate a ritmi decisamente più lenti, segnalando - evidenzia l'Adubef - una "rete di protezionismo scandaloso" eretta attorno agli istituto di credito. All'indomani della stoccata di Tremonti, che ha annunciato "sacrifici" proprio per il sistema bancario, i consumatori dell'Adusbef passano all'attacco del settore, evidenziando il boom degli utili e la scarsa pressione fiscale che ha risparmiato le banche negli ultimi anni. In base ai dati della Banca d'Italia, l'associazione dei consumatori sottolinea che tra il 2002 e il 2006 l'utile lordo del sistema bancario è passato da 15,9 a 30,5 miliardi di euro (+91,5%), mentre quello netto è più che raddoppiato, passando da 9,9 a 22,7 miliardi (+129%). "Per inciso - precisa l'Adusbef - l'utile netto di undici anni fa, cioè del 1997, era pari a solo 1,392 miliardi di euro". L'associazione, poi, non ci pensa due volte a rincarare la dose: "È ben dimostrato quindi l'assunto in base al quale l'andamento degli utili delle banche è florido quando il sistema Paese non gode di ottima salute, mentre tende a declinare in periodi di crescita. Ed infatti, in questo ultimo quinquennio la situazione economica dello Stato italiano è stata tale da obbligare imprese e famiglie a ricorrere massicciamente al credito". Ciò che fa "meraviglia", all'Adusbef invece, è l'andamento dell'incidenza delle imposte dirette sull'utile lordo: da 6 miliardi di euro nel 2002 (37,8% dell'utile lordo) a 7,7% miliardi del 2006 (25,4%) "con un aumento pari al 28,9%, quando l'utile lordo è variato del 91,5%". Stesso andamento per le imposte indirette, aumentate da 2,3 a 2,6 miliardi di euro circa (+11,7%). Se i profitti delle banche salgono, purtroppo aumentano anche i debiti delle famiglie. Secondo i dati di Bankitalia, a dicembre lo stock totale di debito è risultato in netto aumento raggiungendo quota 365,7 miliardi (+8,3%). Una cifra enorme che lascia intuire il disagio delle famiglie a far quadrare i conti a fine mese per pagare la rata del mutuo. Alle critiche sollevate da Tremonti e dall'Adusbef ha cercato di dare una risposta Corrado Faissola. Ieri il presidente dell'Associazione bancaria italiana (Abi) ha fatto sapere che " siamo assolutamente disponibili a collaborare con il nuovo governo nel rispetto ovviamente di quelle che sono le regole del mercato.Non conosciamo quali siano le idee concrete che il ministro Tremonti intende realizzare quando parla di mutui e comunque siamo perfettamente consapevoli della gravità del problema per le famiglie meno abbienti nel pagare le rate del mutuo che sono diventate non certo per per colpa nostra elevate". LA DENUNCIA DEI CONSUMATORI DELL'ADUSBEF DOPO L'ATTACCO DI TREMONTI "Le banche pagano poche tasse E così raddoppiano i profitti" [FIRMA]LUCA FORNOVO TORINO Non sono passate neanche ventiquattr'ore dall'attacco del neoministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che le banche sono finite di nuovo nel mirino. Questa volta a scendere in campo contro gli istituti di credito è l'Adusbef. La denuncia arrivata ieri dall'associazione dei consumatori è pesante: in quattro anni gli utili delle banche italiane sono praticamente raddoppiati, mentre le tasse sono aumentate a ritmi decisamente più lenti, segnalando - evidenzia l'Adubef - una "rete di protezionismo scandaloso" eretta attorno agli istituto di credito. All'indomani della stoccata di Tremonti, che ha annunciato "sacrifici" proprio per il sistema bancario, i consumatori dell'Adusbef passano all'attacco del settore, evidenziando il boom degli utili e la scarsa pressione fiscale che ha risparmiato le banche negli ultimi anni. In base ai dati della Banca d'Italia, l'associazione dei consumatori sottolinea che tra il 2002 e il 2006 l'utile lordo del sistema bancario è passato da 15,9 a 30,5 miliardi di euro (+91,5%), mentre quello netto è più che raddoppiato, passando da 9,9 a 22,7 miliardi (+129%). "Per inciso - precisa l'Adusbef - l'utile netto di undici anni fa, cioè del 1997, era pari a solo 1,392 miliardi di euro". L'associazione, poi, non ci pensa due volte a rincarare la dose: "È ben dimostrato quindi l'assunto in base al quale l'andamento degli utili delle banche è florido quando il sistema Paese non gode di ottima salute, mentre tende a declinare in periodi di crescita. Ed infatti, in questo ultimo quinquennio la situazione economica dello Stato italiano è stata tale da obbligare imprese e famiglie a ricorrere massicciamente al credito". Ciò che fa "meraviglia", all'Adusbef invece, è l'andamento dell'incidenza delle imposte dirette sull'utile lordo: da 6 miliardi di euro nel 2002 (37,8% dell'utile lordo) a 7,7% miliardi del 2006 (25,4%) "con un aumento pari al 28,9%, quando l'utile lordo è variato del 91,5%". Stesso andamento per le imposte indirette, aumentate da 2,3 a 2,6 miliardi di euro circa (+11,7%). Se i profitti delle banche salgono, purtroppo aumentano anche i debiti delle famiglie. Secondo i dati di Bankitalia, a dicembre lo stock totale di debito è risultato in netto aumento raggiungendo quota 365,7 miliardi (+8,3%). Una cifra enorme che lascia intuire il disagio delle famiglie a far quadrare i conti a fine mese per pagare la rata del mutuo. Alle critiche sollevate da Tremonti e dall'Adusbef ha cercato di dare una risposta Corrado Faissola. Ieri il presidente dell'Associazione bancaria italiana (Abi) ha fatto sapere che " siamo assolutamente disponibili a collaborare con il nuovo governo nel rispetto ovviamente di quelle che sono le regole del mercato.Non conosciamo quali siano le idee concrete che il ministro Tremonti intende realizzare quando parla di mutui e comunque siamo perfettamente consapevoli della gravità del problema per le famiglie meno abbienti nel pagare le rate del mutuo che sono diventate non certo per per colpa nostra elevate". ( Stampa, La del 12/05/2008 )

12/05/2008

Documento n.7294

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