BANCHE: PROFUMO DI CRISI CON I DERIVATI TRUFFA APPIOPPATI A MAN BASSA AD IMPRESE SULL'ORLO DEL CRACK O GIA' FALLITE

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PROFUMO DI CRISI - HVB LANCIA L’ALLARME (NUOVE SVALUTAZIONI) E UNICREDIT SCIVOLA IN BORSA - IL GRUPPO RASSICURA: 1 MILIARDO DI UTILE NEL TRIMESTRE – “PREFERISCO ESSERE PESSIMISTA PIUTTOSTO CHE STUPIDO”… Gianluca Paolucci per “La Stampa” Un miliardo di euro di utile previsto nel primo trimestre per Unicredit, con perdite per 675 milioni nelle attività di trading. La precisazione di piazza Cordusio arriva dopo l’allarme su possibili svalutazioni legate al deterioramento dei mercati finanziari lanciato da Wolfgang Sprissler, amministratore delegato di Hvb. Un allarme generico, ma che è bastato a scatenare le vendite sul titolo del gruppo bancario guidato da Alessandro Profumo in una giornata già difficile per le banche europee. A piazza Affari, Unicredit ha perso fino al 5% ad un minimo di 4,51 euro, per poi recuperare e chiudere in calo dello 2,05%, a quota 4,64 euro. Per tranquillizzare i mercati, il gruppo ha emesso una nota fornendo una prima stima sui risultati del primo trimestre, in attesa dell’approvazione dei conti a fine marzo da parte del cda. Nel dettaglio, Unicredit ha spiegato che a seguito del «deterioramento degli spread creditizi sui mercati finanziari nel primo trimestre 2008, i proventi attesi da trading del gruppo saranno negativi per circa 675 milioni di euro». Tuttavia, ha aggiunto Unicredit nella nota, «pur in presenza di un mercato sfavorevole l’utile consolidato atteso si attesta per il trimestre a circa un miliardo di euro». Sprissler stesso, d’altra parte, aveva parlato di «significativi aggiustamenti di valutazione sul nostro portafoglio titoli nel primo trimestre, perché gli spread creditizi sono visibilmente peggiorati da inizio anno». Una dichiarazione chiaramente riferita alle attività di investimento, che non ha però fatto esitare gli investitori, che hanno subito incominciato a vendere, memori anche degli accantonamenti di Hvb del 2007, pari a 463 milioni di euro, relativi alla crisi dei mutui. Lo scorso 13 marzo, poi, Piazza Cordusio aveva parlato di «crisi dei mercati» che «avrebbe impattato severamente sul risultato trimestrale della banca d’investimento, rendendo difficile la conferma dell’utile per azione a 66 centesimi». E lo stesso ad Alessandro Profumo aveva detto che non era in grado di confermare gli obiettivi per il 2008 aggiungendo che preferiva «essere pessimista piuttosto che stupido». I chiarimenti arrivati dall’istituto hanno contribuito a frenare le vendite ed a riequilibrare il titolo in Borsa, dimezzandone il calo. Per avere i numeri completi e dare un giudizio sulle performance del gruppo, gli investitori dovranno aspettare l’appuntamento del prossimo 8 maggio, quando i risultati del primo trimestre saranno resi pubblici durante l’assemblea di bilancio del gruppo. Da piazza Cordusio si rileva comunque un certo ottimismo grazie «all’ottimo andamento delle altre attività», che consentirà di fare fronte ad un «contesto di mercato sfavorevole». Movimenti anche nell’azionariato del gruppo. Secondo quanto reso noto dalla Consob, Credit Suisse ha superato la soglia del 2% del capitale di Unicredit, raggiungendo il 2,092%. La tempesta sul gruppo è arrivata in una giornata che ha visto Standard and Poor’s lanciare un nuovo allarme sulle banche europee. Secondo S&P, il 2008 sarà chiaramente un anno impegnativo per le banche europee, a fronte di condizioni difficili come non si vedevano da anni e di un contesto senza precedenti sui mercati finanziari. Dagospia 24 Aprile 2008

24/04/2008

Documento n.7270

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