BANCHE: MENTRE UNICREDIT AFFONDA SOTTO IL PESO DEI DERIVATI (-8%),IL GIOVANE PROFUMO, VORREBBE DARE LEZIONI AI VECCHI BANCHIERI......

Tratto da "Dagospia". 2 – PROFUMO VERSUS I VECCHIONI (GERONZI O BERNHEIM?) Alessandro Profumo si è dimenticato di essere stato da piccolo un boyscout e nella valigetta che si porta dietro non c’è più il Manuale di Sopravvivenza ispirato dalle parole di Baden Powell, il reverendo inglese che fondò il movimento delle Giovani Marmotte nel 1907. Eppure questo Manuale dovrebbe averlo sempre a portata di mano perché è prezioso nei momenti difficili come quello che Profumo ha vissuto ieri a Londra quando gli analisti lo hanno massacrato con domande insidiose sul bilancio di Unicredit. Le risposte del banchiere 50enne non hanno convinto la platea e la delusione è stata grande quando Profumo ha annunciato che la sua banca non sarà in grado di mantenere gli obiettivi che si era data. Sotto accusa è soprattutto la Divisione Mib (Markets & Investment Banking) che ha il suo centro operativo a Monaco ed è guidata da Sergio Ermotti. Costui è un vecchio amico di Profumo, originario di Lugano, 48enne, che parla tre lingue e ha lavorato fino al 2005 in Merrill Lynch sul tema caldo dei derivati. In un’intervista che appare oggi sul “Sole 24 Ore” Profumo dimentica la lezione dei boyscout per i quali le bugie devono essere biasimate, e con incredibile sfrontatezza dice di non saper nulla di Telecom (“non me ne occupo”) e tantomeno di Mediobanca che ha dichiarato di voler entrare nella raccolta del risparmio (“il nuovo piano di piazzetta Cuccia non l’ho ancora letto”). Sono affermazioni davvero formidabili e difficili da digerire alle quali il banchiere genovese aggiunge una stilettata: “la longevità di carica non deve sconfinare nel personalismo”. Di chi parla Profumo?, forse di Cesarone Geronzi, oppure di Antoine Bernheim? Mistero.

14/03/2008

Documento n.7188