BANCHE: L'ARROGANZA DEI BANCHIERI,CHE ATTINGONO A PIENE MANI AGLI AIUTI PUBBLICI,SENZA RINUNCIARE A RICCHE GRATIFICHE E DIVIDENDI.

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dalla deregulation alla re-regulation così gli usa puniscono i banchieri - federico rampini ( Repubblica, La del 01/02/2009 ) - Economia è in arrivo il piano Geithner: e questa volta Washington farà valere il suo ruolo di azionista Dalla deregulation alla re-regulation così gli Usa puniscono i banchieri Con la bad bank federale si inaugura l´era dello Stato padrone Per l´acquisto dei titoli tossici possibile un esborso fino a 4.000 miliardi di dollari. I signori del credito: no alle nazionalizzazioni FEDERICO RAMPINI DAL NOSTRO INVIATO DAVOS - «Abbiamo appreso che mentre chiedeva l´assistenza dei contribuenti, Wall Street ha distribuito gratifiche per 20 miliardi di dollari. Gli americani non perdonano una simile arroganza». Le parole di Obama echeggiano a Davos mentre alcuni di quei banchieri "gratificati" salgono sui jet privati per tornarsene a casa. Al loro rientro a Wall Street li aspetta una settimana movimentata. Sulle Alpi svizzere il cielo è sereno e le piste da sci splendono al sole. In America invece una valanga di regole sta per piombargli addosso, insieme con un nuovo piano di salvataggio che aumenterà il ruolo dello Stato sui mercati finanziari. Al World Economic Forum un alto dirigente della Bank of England parlando a porte chiuse avvisa i banchieri: «Cresce la pressione per regolare il vostro mestiere come un pubblico servizio». Se le banche sopravvivono grazie agli aiuti di Stato, perché l´erogazione del credito non dovrebbe essere garantita come quella dell´acqua potabile e della luce? Mohamed El-Erian, chief executive del più grande fondo obbligazionario americano (Pimco), prevede una «trasformazione radicale del paesaggio bancario». E la giudica ineluttabile: «I cittadini non possono accettare la privatizzazione dei profitti e la socializzazione delle perdite». La re-regulation è la contropartita per l´ulteriore massiccia mobilitazione di risorse pubbliche, il nuovo tentativo di tirar fuori il sistema creditizio dal coma assistito in cui si trova da mesi. Il segretario al Tesoro Tim Geithner annuncerà un Big Bang, una manovra a più stadi per incidere sulle cause strutturali della paralisi creditizia. Le indiscrezioni su questo maxi-piano monopolizzano l´attenzione di Davos. è probabile che Washington crei una bad bank, un contenitore di titoli tossici per liberare i bilanci bancari dalla micidiale zavorra che impedisce il ritorno a un´attività normale. La bad bank sarebbe affidata al controllo della Federal Deposit Insurance Corporation, agenzia statale che assicura i depositi dei risparmiatori in caso di bancarotta. La bad bank comprerà dalle banche attivi invendibili sul mercato, come i titoli legati ai mutui subprime. In cambio è inevitabile che lo Stato aumenti ancora la sua partecipazione azionaria, già consistente dopo i salvataggi di colossi come Bank of America e Citigroup. Stavolta lo Stato farà pesare il suo ruolo di azionista, per esempio imponendo limiti alle remunerazioni bancarie. Il Big Bang prevede aiuti diretti alle famiglie che non riescono a fronteggiare il pagamento dei mutui: un sussidio federale dovrebbe scattare se la rata del mutuo supera il 38% del reddito familiare. Questa misura a Davos raccoglie consensi autorevoli. Il finanziere George Soros giudica «fondamentale intervenire sui mutui e sui pignoramenti». Ken Rosen, economista dell´università di Berkeley, è convinto che l´assenza di interventi sui mutui abbia vanificato i precedenti piani di salvataggio: «Il disastro del credito non finirà finché non si ferma il crollo del mercato immobiliare americano, che ne è stata la causa primaria». L´attivismo di Washington contagia l´Europa. La Germania si appresta a sposare a sua volta la soluzione delle bad bank, anche se preferisce che sia ogni istituto di credito a crearsi il suo contenitore di titoli tossici scorporando la parte malata del proprio bilancio. Anche a Berlino tira aria di nazionalizzazioni, cominciando dall´istituto di credito immobiliare Hypo. L´attesa di questa nuova marea di interventi pubblici ha già acceso speranze, a giudicare dal recupero dei titoli bancari in Borsa la scorsa settimana. Ma tra i presenti a Davos la gratitudine è minima. Il presidente di Barclays, Robert Diamond, storce il naso sulle voci di nuovi interventi di Stato che coinvolgono anche Londra: «La storia passata delle nazionalizzazioni inglesi non fu brillante». Jes Staley, top manager di JP Morgan, mette in guardia contro il rischio di «interferenze politiche nella gestione delle banche». Chi si aspettava da questo World Economic Forum una seria autocritica dei banchieri deve rassegnarsi: qui a Davos va in scena un establishment che vive in una bolla, in un universo separato e autoreferenziale. L´indignazione di Obama per l´arroganza dei banchieri si spiega alla luce dei costi del Big Bang necessario a risanare il credito. Il senatore Charles Schumer, che presiede il Joint Economic Committee di Camera e Senato, avanza una stima dai 3.000 ai 4.000 miliardi di dollari per l´acquisto di titoli tossici da parte della bad bank. L´aumento è vertiginoso, rispetto al piano Paulson da 700 miliardi varato appena tre mesi fa. L´economista Jeffrey Sachs descrive il flop del piano Paulson come «un massiccio trasferimento di ricchezza dai contribuenti ai management e ai proprietari delle banche». E ammonisce: «Senza un piano preciso per ripagare migliaia di miliardi di nuovi aiuti, l´aumento all´infinito dei deficit federali è una prospettiva che può distruggere la fiducia dei consumatori e delle imprese, vanificando i benefici di breve termine dei salvataggi bancari». Pagina 4 - Economia è in arrivo il piano Geithner: e questa volta Washington farà valere il suo ruolo di azionista Dalla deregulation alla re-regulation così gli Usa puniscono i banchieri Con la bad bank federale si inaugura l´era dello Stato padrone Per l´acquisto dei titoli tossici possibile un esborso fino a 4.000 miliardi di dollari. I signori del credito: no alle nazionalizzazioni

01/02/2009

Documento n.7735

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