BANCHE: I DIFFICILI EQUILIBRISMI DEL GOVERNATORE DRAGHI

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DRAGHI/ ADUSBEF: DA GOVERNATORE CERCHIOBOTTISMO 19-01-2008 17:07 Lannutti: questione bancaria è vera emergenza democratica Roma, 19 gen. (Apcom) - "Le incompatibili ricette del Governatore Draghi, sciorinate oggi al Forex di Bari, appresentano un campionario di equilibrismo e di cerchiobottismo, per non scontentare nessuno". La critica al governatore della Banca d'Italia, arriva da Elio Lannutti dell'Adusbef. "Draghi - dice Lannutti - afferma che il sistema finanziario ha resistito al disordine nel mondo del credito, scatenato dalla crisi dei mutui sub-prime, ma che sono più pesanti le preoccupazioni sull'economia reale, sui consumi delle famiglie, che appaiono in calo". "Le banche italiane - prosegue Lannutti - sarebbero relativamente poco esposte alla crisi dei sub-prime e al conseguente deprezzamento degli strumenti derivati basati sui mutui meno garantiti, ma ciononostante sarebbero pesanti gli effetti sulla crescita e sui consumi delle famiglie, che bisogna sostenere per evitare una crisi economica con una riduzione delle imposte, soprattutto per famiglie a basso reddito purchè tali sgravi fiscali non intacchino conti pubblici, perché nel caso italiano bisogna compensare gli sgravi con una riduzioni della spesa corrente, che resta molto elevata". Le parole di Draghi sul sistema finanziario contraddicono, secondo Lannutti, l'ultima analisi della Banca d'Italia di tre giorni fa, che aveva certificato una crescita delle difficoltà e dei disagi delle famiglie ad onorare le rate dei mutui, con un aumento delle sofferenze bancarie cresciuto dell'8,45%, e che ha sfondato quota 11 miliardi di euro, con 'rosso' delle famiglie italiane, salito ad ottobre scorso ad 11.292 milioni di euro, ben 880 milioni in più dei 10.412 di un anno prima. "Draghi, bontà sua, riconosce - sottolinea Lannutti - che le condizioni del mercato hanno mostrato negli ultimi anni significativi progressi gonfiando gli utili netti delle banche che nel 2007 sono stati pari a 23,8 miliardi dieuro, anche se sui mutuatari gravano anche costi diversi quali imposte, premi di assicurazione, commissioni, onorari e spese notarili, compensi per i periti particolarmente onerosi per i mutui di importo contenuto". Le banche invece anche nel 2007 e con il concorso del controllore (Bankitalia), secondo l'Osservatorio Adusbef, hanno aumentato costi, commissioni e spese di gestione dei conti correnti in media di 25 euro a famiglia, hanno rincarato il costo del denaro dell'1,50%, con tassi debitori attestati ad una media del 14,75%; non hanno adeguato i tassi sui depositi, attestati ad una media dello 0,35% violando l'art.10 del decreto Bersani, in vigore dal giugno 2006, né eliminato la commissione di massimo scoperto, arrivato ad una media del 4,30 per cento, facendo rientrare dalla porta, sotto la voce 'spese per liquidazione trimestrale degli interessi' il balzello di 'spese di chiusura dei conti correnti', mentre anche surroga e portabilità dei mutui, è per lo più lettera morta. Adusbef, conclude la nota dell'associazione di consumatori, continuerà a porre la questione bancaria come vera questione di emergenza democratica.

20/01/2008

Documento n.7096

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