BANCHE: A PADOVA LE VITTIME DEL RISPARMIO TRADITO. TROPPI BANCHIERI A PIEDE LIBERO A COMINCIARE DA DRAGHI

in Articoli e studi
Banche, nuovi attacchi ( Corriere del Veneto del 29/03/2009 ) A Padova Riunite 500 «vittime» Banche, nuovi attacchi «Abbiamo perso tutto» PADOVA Andrea ha perso i risparmi di 19 anni di lavoro, Luca tutti i soldi conservati dal padre, Orlando l'intero capitale di famiglia, Alfredo si è accorto di un mutuo che lo stava dissanguando. E poi ci sono Maria, Fabrizio, Giuseppe, ognuno con una storia da raccontare. Venerdì sera, durante l'incontro organizzato a Padova dalla giornalista Rosanna Sapori e dal guru del blog «Mercato libero» Paolo Barrai, la sala grande dell'Hotel Biri sembrava un'immensa Spoon River di truffati. Tema della «conferenza di civile informazione», così come l'hanno voluta chiamare gli stessi promotori, «la crisi del mercato e i crack finanziari» (a prendere la parola anche il presidente dell'Adusbef, nonchè senatore dipietrista, Elio Lannutti e il giornalista Luigi Furini, autore del libro «L'Italia in bolletta»): un'occasione che molti dannati, ancora in lotta per cercare di ottenere giustizia, oltre che la restituzione di quanto dovuto, non hanno voluto perdere. Seduto in ultima fila c'era Andrea Cogo, una delle vittime del tracollo Parmalat. Venerdì sera si è presentato in sella alla sua bici e con una bandiera tricolore in spalla. «Vengo da Treviso e ho pedalato fino a Padova per portare la mia testimonianza – ha confessato l'uomo, 37 anni, ex stagionale all'Aprilia - . Da Calisto Tanzi avevo depositato circa 80mila euro: vent'anni di risparmi, che mi sarebbero serviti per ampliare la casa dei miei genitori. E invece... ». Invece tutto è andato in fumo. Ma Cogo non ha ancora perso la speranza. «Assieme ad altri 47 grandi azionisti siamo pronti a fare causa alla azienda di Collecchio - ha annunciato - . Io rivoglio indietro i miei soldi ». Qualche posto più in là se ne stava seduto Luca Giorni, un giovanotto di San Giovanni Val d'Arno, che in mano teneva stretta la copia di un decreto di citazione a giudizio. «Queste carte sono ormai l'obiettivo della mia esistenza – ha esordito - , si tratta del processo che mio padre intentò prima di morire contro tre dipendenti della Cassa di Risparmio di Firenze. Questi signori, tramite un incredibile raggiro, lo indussero a investire tutti i suoi risparmi, ben 268mila euro, in titoli di Stato emessi dall'Argentina ». Analogo destino per Orlando Masiero di Fiesso, fermo sulla porta. «Ho perduto tutto il capitale di famiglia nei bond Argentini – ha sussurrato - . Fino a qualche tempo fa ero fiducioso che Tremonti ci potesse dare una mano con i conti dormienti. Invece ora ho perso le speranze: quei soldi sono andati per salvare Alitalia e noi siamo ancora qui a cercare un conforto». Giovanni Viafora Insieme In cerca di giustizia Centinaia di persone si sono date appuntamento per ascoltare i consigli del guru Paolo Barrai Corriere del Veneto - PADOVA - sezione: PRIMOPIANO - data: 2009-03-29 num: - pag: 3 categoria: REDAZIONALE A Padova Riunite 500 «vittime» Banche, nuovi attacchi «Abbiamo perso tutto» PADOVA — Andrea ha perso i risparmi di 19 anni di lavoro, Luca tutti i soldi conservati dal padre, Orlando l'intero capitale di famiglia, Alfredo si è accorto di un mutuo che lo stava dissanguando. E poi ci sono Maria, Fabrizio, Giuseppe, ognuno con una storia da raccontare. Venerdì sera, durante l'incontro organizzato a Padova dalla giornalista Rosanna Sapori e dal guru del blog «Mercato libero» Paolo Barrai, la sala grande dell'Hotel Biri sembrava un'immensa Spoon River di truffati. Tema della «conferenza di civile informazione», così come l'hanno voluta chiamare gli stessi promotori, «la crisi del mercato e i crack finanziari» (a prendere la parola anche il presidente dell'Adusbef, nonchè senatore dipietrista, Elio Lannutti e il giornalista Luigi Furini, autore del libro «L'Italia in bolletta»): un'occasione che molti dannati, ancora in lotta per cercare di ottenere giustizia, oltre che la restituzione di quanto dovuto, non hanno voluto perdere. Seduto in ultima fila c'era Andrea Cogo, una delle vittime del tracollo Parmalat. Venerdì sera si è presentato in sella alla sua bici e con una bandiera tricolore in spalla. «Vengo da Treviso e ho pedalato fino a Padova per portare la mia testimonianza – ha confessato l'uomo, 37 anni, ex stagionale all'Aprilia - . Da Calisto Tanzi avevo depositato circa 80mila euro: vent'anni di risparmi, che mi sarebbero serviti per ampliare la casa dei miei genitori. E invece... ». Invece tutto è andato in fumo. Ma Cogo non ha ancora perso la speranza. «Assieme ad altri 47 grandi azionisti siamo pronti a fare causa alla azienda di Collecchio - ha annunciato - . Io rivoglio indietro i miei soldi ». Qualche posto più in là se ne stava seduto Luca Giorni, un giovanotto di San Giovanni Val d'Arno, che in mano teneva stretta la copia di un decreto di citazione a giudizio. «Queste carte sono ormai l'obiettivo della mia esistenza – ha esordito - , si tratta del processo che mio padre intentò prima di morire contro tre dipendenti della Cassa di Risparmio di Firenze. Questi signori, tramite un incredibile raggiro, lo indussero a investire tutti i suoi risparmi, ben 268mila euro, in titoli di Stato emessi dall'Argentina ». Analogo destino per Orlando Masiero di Fiesso, fermo sulla porta. «Ho perduto tutto il capitale di famiglia nei bond Argentini – ha sussurrato - . Fino a qualche tempo fa ero fiducioso che Tremonti ci potesse dare una mano con i conti dormienti. Invece ora ho perso le speranze: quei soldi sono andati per salvare Alitalia e noi siamo ancora qui a cercare un conforto». Giovanni Viafora Insieme In cerca di giustizia Centinaia di persone si sono date appuntamento per ascoltare i consigli del guru Paolo Barrai ( Corriere del Veneto del 29/03/2009 )

29/03/2009

Documento n.7841

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK