AUTOSTRADA FOLLE: UN MOSTRO D'ASFALTO SPONSORIZZATO DA PETRUCCIOLI (PRESIDENTE RAI) PER SALVARE LE CASE VIP DI CAPALBIO.

in Articoli e studi
PETRUCCIOLI SPONSORIZZA “UN MOSTRO D’ASFALTO” E SALVA LE CASE-VIP DI CAPALBIO - ANZICHÉ IL SEMPLICE RADDOPPIO DELL’AURELIA, PROGETTO DI UNA AUTOSTRADA FOLLE - TRA LA STORIA ROMANA E LO SVILUPPO DEI CAMPEGGI PREVALE IL SECONDO INTERESSE? Tratto da www,dagospia.it 1 - DAGO-REPORT: COME TI DISTRUGGO CAPALBIO CON 30 KM DI AUTOSTRADA Dopo le clamorose e sorprendenti rivelazioni del capalbiese doc Claudio Petruccioli sui misteri dell'autostrada tirrenica, le associazioni ambientalistiche per la salvaguardia della Maremma, che vanno da Legambiente a Italia Nostra, da Terra di Maremma a Soccorso Ambientale Maremmano, stanno predisponendo una serie di esposti molto dettagliati da inviare alla Procura della Repubblica di Grosseto e all'agguerrito Nucleo Ecologico dei Carabinieri di Grosseto per capire come mai il progetto ha subito delle variazioni e soprattutto perché non passa per Orbetello Scalo seguendo il tragitto naturale dell'Aurelia. Il progetto presentato da Petruccioli costeggia il mare e presenta anche una variante in galleria che costa centinaia di milioni di euro in più e deturpa una delle zone archeologiche più ricche d'Italia, la cosiddetta Valle d'Oro. Siamo tornati ai tempi degli sperperi della Prima Repubblica quando sull'Autostrada del Sole ci fu la cosiddetta ‘variante Fanfani' per passare da Arezzo che creò un grande scandalo nazionale? Questa volta c'è la variante Valle d'Oro portata avanti da due esponenti di punta di Alleanza Nazionale, l'ex sindaco di Orbetello Rolando Di Vincenzo e l'attuale sindaco nonché ministro delle infrastrutture Altero Matteoli che sono favorevoli all'autostrada purché non transiti nei loro paraggi e vada a infilarsi tra le colline verdi della Maremma. Gli esposti intenderebbero far accertare quali siano gli eventuali interessi lungo l'Aurelia, da Orbetello Scalo fino a Talamone. Si mormora di progetti per mega alberghi e strutture di campeggio ancora da attrezzare. Un giro d'affari di miliardi di euro. Sulla variante della Torba si sono accentrate le attenzioni degli avvocati delle associazioni ambientalistiche per bloccare l'autostrada e favorire invece, come risulta molto più economico sotto tutti i punti di vista, il raddoppio e la messa in sicurezza dell'Aurelia cosi come scrive da anni anche l'Anas che ha già pronto il progetto che viene però ostacolato proprio per il passaggio tra Orbetello Scalo e Talamone. Contro l'autostrada si dovrebbe schierare anche il sindaco uscente di Capalbio Lucia Biagi che solo sposando il raddoppio dell'Aurelia ha la possibilità di farsi rieleggere in primavera. La ‘variante di Torba' viene considerata, sin dal 2000 con interviste e pubblicazioni, da Andrea Carandini - il più grande archeologo italiano vivente - nel seguente modo: "a bowling lo chiamano strike quando con un colpo solo si centrano tutti i birilli e arrivano i complimenti. L'avessero fatto apposta mica sarebbero riusciti cosi bene... Con neppure 30 chilometri di progetto per la nuova autostrada sono riusciti ad infilzare una via l'altra, una città etrusca di 200 ettari e subito dopo la spianata della battaglia di Talamone. Poi con un paio di curvoni carambola sono entrati nella Valle d'Oro che costeggia il Fosso del Melone e che gli archeologi chiamano la Valle degli Schiavi; li sotto sono stati censiti un'altra dozzina di insediamenti romani. E' una follia! Quella Valle è piena di roba. E più si scava e più salta fuori... Puo' raccontarci interi capitoli di storia Romana...." Ma tra la storia romana con la distruzione della Valle d'Oro e la valorizzazione dei campeggi sull'Aurelia è ovvio che sembra prevalere il secondo interesse. A meno che carabinieri del Noe e Procura di Grosseto non decidano di vederci più chiaro..... 2 - AUTOSTRADA DERLLE MIE BRAME: IL GIALLO DEL DOPPIO TRACCIATO B.Z. per "Il Tirreno" Lucia Biagi Jacaranda Falk - Copyright Pizzi «Forse sarebbe meglio, prima di andare avanti, che deste un'occhiata a questo progetto: è diverso dal vecchio!». È scoppiato così il giallo sul doppio tracciato, con la voce di Claudio Petruccioli, presidente Rai, ex senatore, esponente Pd, che ha chiesto la parola, dal fondo dell'affollatissima sala, spiegando le novità agli ambientalisti che esaminavano il progetto Sat-Regione ed affermando che il nuovo progetto gli è stato consegnato «per cortesia» dallo stesso ministro Matteoli al quale aveva chiesto un incontro. Quindi ha distribuito ai preoccupati capalabiesi, di nascita e di adozione (come è lui stesso), il progetto. Le novità sono palesi: l'autostrada scorre a valle dell'Aurelia, e non più a monte, fa un largo giro all'altezza della Torba, forse per salvaguardare gli scavi archeologici, fa a meno, ovviamente del sottopasso all'altezza della Torricella. «Va verificato». Ha aggiunto prudentemente, ma merita di farlo, visto quanto ha raccontato, irrompendo nella sala. «Ho chiesto un appuntamento al ministro Altero Matteoli - ha esordito -, me l'ha concesso il 15 dicembre scorso. Mi ha detto che il 18 dicembre il Cipe avrebbe dato il via libera anche all'autostrada tirrenica. Gli ho chiesto di poter conoscere il tracciato toscano e lui, per ragioni di cortesia, il 21 dicembre me lo ha inviato». «Ho guardato il progetto - continua Petruccioli - ed ho visto che, all'altezza della Polversa, dove c'è lo svincolo per Orbetello e l'Argentario, il tracciato che avevo ricevuto fa un'ampia curva e punta dritto sulla costa; non più a monte dell'Aurelia, ma a sud. Ho pensato ad un errore, così ho telefonato all'ingegner Incalza, che mi aveva accompagnato, e gli ho chiesto cosa fosse. "Il tracciato definitivo per il tratto toscano". Mi ha risposto. Non so altro. Ecco quanto mi è stato inviato». Ed ha distribuito il progetto. Quasi a dire: «Questo è quanto. Vedete un po' voi». La prudenza di Petruccioli è giustificata dal fatto che il progetto è in una scala poco dettagliata, ma una cosa è indubitabile: il tracciato corre a sud dell'Aurelia. E se fosse veramente questo il vero progetto? Molte cose cambierebbero ed inoltre occorrerebbeun'altra valutazione di impatto ambientale, visto che si parla di tutt'altra strada. E il sindaco Lucia Biagi ne era al corrente? «Il Comune di Capalbio - dice - ha soltanto il progetto esposto oggi. Il tracciato a valle dell'Aurelia il Comune non l'ha mai visto. Per il Comune vale ciò che è protocollato». Ieri si era in piena campagna elettorale. Biagi ha difeso a spada tratta la scelta di trattare con la Regione «per trovare scelte migliorative, visto che Governo e Regione sarebbero potuti andare avanti benissimo da soli, in virtù della Legge Obiettivo». Ossia? «La realizzazione delle infrastrutture strategiche avviene a seguito dell'acccordo Satto-Regioni e quindi, in via teorica, senza il coinvolgimento delle autonomonie locali». Lucia Biagi torna ad essere anti-autostrada? «Niente affatto. Lo sono sempre stata». E allora perché l'ha inserita nella variante urbanistica? Il sindaco non si scompone. «Quando andai a protestare dall'allora ministro alle infrastrutture, Di Pietro, mi disse: "Non deve convincere me, ma la sua Regione". In Regione lo sanno tutti che ritengo l'autostrada non utile, anzi dannosa per Capalbio. Avevo di fronte due atteggiamenti: chiudermi, o esaminare i progetti per eliminare le criticità. Mi affidai ai tecnici della Regione che scartarono, quali complanari, le strade dell'Origene e la Pedemontana. Colloquiammo per ottenere i miglioramenti che aveva ottenuto il Lazio e per avere l'autostrada il più possibile vicino all'Aurelia per minor consumo del territorio». E il piano strutturale? «Senza piano saremmo entrati nelle norme di salvaguardia e non sarebbe stato possibile neanche fare gli interventi più piccoli». Il Comitato Terra di Maremma, comitati e ambientalisti hanno, di fatto, ignorato il giallo sollevato da Petruccioli, analizzando e condannando, punto per punto, il tracciato Sat. Elencando i «105 fabbricati agricoli e le 47 aziende agricole che verranno compresse dall'autostrada. I sei edifici colonici che verranno abbattuti e i 110 ettari che saranno strozzati tra autostrada e Aurelia». Insomma sono tornati a chiedere la sovrapposizione tra Aurelia e autostrada, citando il Lazio dove l'autostrada, ricalcando l'Aurelia in buona parte, avrà un impatto minore rispetto al tratto toscano». In poche parole chiedono, e Biagi è d'accordo, che il progetto laziale diventi anche capalbiese. E così sono andati avanti, anche se in sala, il ‘nuovo tracciato' correva di mano in mano alla ricerca del proprio destino e di quello di un territorio amatissimo da chi lo ha scelto. Il tutto in attesa di sapere quale sia la verità. Per Gianni Mattioli, ex sottosegretario all'Ambiente nel governo Prodi, non ci sono dubbi, il progetto è quello della Sat. E definisce il completamento del corridoio tirrenico tra Civitavecchia e Grosseto: «Un mostro d'asfalto».

07/01/2009

Documento n.7687

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK