Audizione Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.Intervento di Elio Lannutti.

Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Audizione periodica pubblica delle associazioni dei consumatori e degli utenti Roma, 30 settembre 2005 Intervento di ADUSBEF Dott. Elio Lannutti La ringrazio Presidente e con Lei il Collegio per una vera e propria inversione di tendenza rispetto al passato. Non che non avessimo avuto rapporti con l’Autorità, ma a volte sono stati conflittuali per le ragioni che le dirò di seguito. L’Avv. Rienzi del Codacons mi ha pregato di portare i propri saluti e di rappresentarlo.Lei ha parlato di una serie di questioni tutte condivisibili, dalla giurisprudenza cautelare ai servizi non richiesti, al roaming ecc. Tutte cavalli di battaglia per noi consumatori. Le associazioni dei consumatori spesso arrivano prima nel denunciare le questioni critiche per i consumatori, come quelle dei servizi non richiesti, come le problematiche relative ai servizi di assistenza clienti. Il monitoraggio che facciamo sui servizi di assistenza clienti ci hanno mostrato come i consumatori spesso siano costretti a rimanere in attesa di parlare con qualcuno, in compagnia di musichette per un periodo valutabile in 20/30 ore l’anno. Sarebbe utile monitorare questi servizi, per accertarsi che la qualità fornita sia quella dichiarata. Rispetto al roaming internazionale abbiamo presentato una memoria alla Commissione europea, che si è dichiarata disponibile ad affrontare queste questioni. Tuttavia la nostra amara considerazione è che in generale alla fine vinca la forza economica, quella degli operatori che con miliardi di euro di pubblicità condizionano anche scelte che dovrebbero essere fatte con equità e trasparenza. Voglio citare un articolo pubblicato sul "Sole 24 ore" secondo il quale circa 500 mila utenti, a cui sono stati regalati telefoni cellulari con sim lock, sono passibili, per averlo sboccato, di denuncia penale dalla solerzia della polizia postale. Un operatore mobile, nuovo entrante nel mercato, che sembra godere di qualche favore di troppo, è stato portato da noi in giudizio ed è stato condannato dai tribunali della Repubblica per pubblicità ingannevole e per fornitura di servizi non richiesti. Ci vantiamo di avere ricevuto, insieme alla Federconsumatori, una richiesta risarcitoria da parte di questo operatore per una cifra record di 65 milioni di euro, tanto questo operatore afferma sia il danno avuto dall’azione di tutela operata dalle associazioni dei consumatori. Chiudo, per rispetto ad altri che devono ancora parlare, ma mi consenta Signor Presidente su una questione voglio essere chiaro, la questione del Consiglio Nazionale degli Utenti. Lei ha detto che i criteri di nomina li sceglie l’Autorità, poi ha precisato secondo un tracciato predeterminato dalle sentenze emesse, direi grazie al ricorso che noi abbiamo presentato al TAR Lazio. Con tutto il rispetto che noi portiamo a Lei, al Collegio e al responsabile del procedimento, non condividiamo criteri fatti appositamente per aggirare quel tracciato che lei Signor Presidente ha ricordato, perché alcune ipotesi di criteri applicabili che il responsabile del procedimento ci ha inviato sembrano voler far rientrare dalla finestra soggetti che sono stati cacciati dalla porta in quanto non rappresentativi secondo quanto stabilito dalle norme di riferimento in materia di tutela dei consumatori. Lei, Signor Presidente è influente persona giuridica, che conosce queste questioni. Noi le chiediamo che esamini attentamente la questione per evitare un futuro contenzioso che noi saremmo obbligati a fare, poiché, ripeto, quelle nomine a suo tempo fatte, sono state fatte seguendo criteri di illegalità e di prepotenza, altrimenti non sarebbero state annullate dal TAR Lazio. Chiudo dicendo che non sarebbe la strada migliore per continuare ad avere un rapporto trasparente almeno con la nostra associazione. Grazie.

16/11/2005

Documento n.5269