Sconto del 20% sui medicinali di fascia C. Lettera aperta di Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori al Ministro Storace

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Egregio Ministro, la decisione di coinvolgere le associazioni dei consumatori nell’opera di informazione ai cittadini e nella verifica dell’applicazione da parte delle farmacie degli sconti sui farmaci di fascia C, incontra il nostro appoggio e il nostro parere favorevole. Dall’approvazione del decreto che introduce la possibilità di acquistare questo genere di medicinali con lo sconto fino al 20% infatti, non abbiamo assistito ad alcun tipo di campagna informativa in grado di rendere coscienti i cittadini dei nuovi diritti acquisiti e della possibilità di ottenere prezzi scontati su questo segmento di prodotti. Le scriventi Associazioni (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) avrebbero preferito l’apertura dei prodotti da banco al libero mercato, ritenendo che una norma non coattiva, potesse rivelarsi di scarso impatto sui consumi del malato. Oggi, al cospetto di una situazione che crediamo migliorabile, poniamo il nostro sforzo e il nostro impegno nella direzione di un’applicazione degli sconti previsti nella quasi totalità delle farmacie. Ad oggi però, secondo le nostre stime, circa il 94% dei cittadini non ha mai usufruito di alcun vantaggio rispetto a questa norma. Crediamo sia un dato allarmante, foriero dei disagi sempre crescenti dei malati e della chiusura aprioristica di un sistema lobbistico, quello farmaceutico, che non ha saputo recepire in maniera sana l’invito alla concorrenza e, in senso più ampio, ai doveri etici propri della professione. Il 94% dei cittadini che ancora non ha ottenuto sconti (il 35% dei quali neanche sapeva dell’esistenza della norma), ci dicono che bisogna lavorare nella doppia direzione: maggiori controlli e stimolazione presso le farmacie e più incisiva opera di informazione presso i cittadini. La maggior parte del restante 6% infine, ci risulta abbia dovuto chiedere la possibile applicazione di uno sconto, sintomo di un imbarazzo che ancora non permette al cittadino di sentirsi a suo agio nel chiedere una diminuzione di prezzo in un esercizio che non espone alcun segno del recepimento della norma. E’ per questo motivo, che in via sperimentale, chiediamo l’applicazione in tutte le farmacie, sia quelle che decideranno di applicare gli sconti, sia in quelle che opteranno per una scelta diversa, di una vetrofania riportante brevi informazioni sulla norma in questione e i numeri delle associazioni dei consumatori da contattare per verificare il reale impatto della norma sulle tasche dei malati e sulle politiche di vendita delle farmacie. Crediamo che tutti questi aspetti meritino il giusto approfondimento nella misura di un accrescimento dei diritti del malato e delle fasce più deboli della popolazione. A tal proposito, le Associazioni fondatrici dell’IntesaConsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) si mettono sin da ora a disposizione del Ministero da lei rappresentato per avviare una collaborazione immediata e fattiva. Certi di incontrare la sua sensibilità su questi argomenti, le inviamo i nostri migliori saluti. Adoc Adusbef Codacons Federconsumatori

03/08/2005

Documento n.4927

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