Legge Gasparri. La lettera di Adusbef al Presidente della Repubblica

in Altri Documenti
Al Signor Presidente della Repubblica Palazzo del Quirinale 00187 ROMA Egregio Signor Presidente, martedì prossimo si voterà al Senato la legge Gasparri e se la stessa, come sembra sicuro, verrà approvata sarà trasmessa a Lei per la promulgazione in legge. L?Adusbef, come è noto, ha impugnato nel 1999 al TAR la concessione delle reti televisive nazionali e lo stesso TAR, su richiesta dell?Adusbef, ha inviato alla Corte Costituzionale la questione di incostituzionalità della legge Maccanico. In data 20 novembre 2002 la Corte Costituzionale, accogliendo l?eccezione di incostituzionalità sollevata dall?Adusbef, ha dichiarato, con sentenza n. 466, parzialmente incostituzionale la legge Maccanico, stabilendo che Rete Quattro deve cessare di trasmettere via etere entro il 31 dicembre 2003. La Corte Costituzionale con la sentenza n. 466 del 2002, inoltre, ha affiancato il pluralismo esterno, già più volte richiamato in precedenti sentenze, a quello interno, intendendo passare dall?esigenza di garantire un quadro di libertà attraverso il massimo numero possibile delle voci diverse ad un assetto assiologico qualitativamente diverso, che determina la funzionalizzazione dell?informazione, sia di fonte pubblica che privata, a garanzia dell?uguaglianza di chances tra i soggetti politici e soprattutto a garanzia dei cittadini ? utenti sia del servizio televisivo pubblico che privato. Il messaggio che Lei, Signor Presidente ha indirizzato alle camere il 23 luglio 2002, ha tenuto conto della giurisprudenza della Corte Costituzionale e ha in qualche modo anticipato i contenuti della sentenza n. 466. La maggioranza politica che guida il nostro Paese, tuttavia, ritiene di poter ignorare sia la pronuncia della Corte Costituzionale che il Suo messaggio e con la legge Gasparri intende nuovamente violare la Costituzione ed eludere le sentenze 155 e 466 del 2002 della Corte Costituzionale. L?Adusbef, quindi, Signor Presidente non può che appellarsi a Lei quale massimo garante della legalità e della costituzionalità delle leggi, perché non venga promulgata la suddetta legge e venga rinviata alle Camere. E? certo che se anche questo appello dovesse restare inascoltato, l?Adusbef, insieme a tante altre Associazioni ed esponenti della società civile, sapranno mobilitarsi sia giudizialmente che con azioni di protesta civile, per riaffermare i principi assoluti di democrazia e legalità costituzionale. Accolga Signor Presidente i nostri più rispettosi saluti Roma,26.11.2003

03/12/2003

Documento n.3620

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK