BALLARO': SENATORE MANZIONE (CLASS ACTION) INTERROGA IL GOVERNO. GRAVISSIME LE VIOLAZIONI DEONTOLOGICHE DI FLORIS.

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MANZIONE - Ai Ministri delle comunicazioni e dell'economia e delle finanze - Premesso che: Adusbef, una delle associazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale, iscritta all'albo delle associazioni dei consumatori ed utenti presso il CNCU (Consiglio nazionale dei consumatori ed utenti), ex lege 281/1998, attuale Codice del consumo, ha denunciato nei giorni scorsi una gravissima violazione delle elementari norme di correttezza, vero e proprio fondamento della deontologia professionale, che impone ad un giornalista, specie del servizio pubblico Rai pagato dal canone dei cittadini, di prevedere un confronto tra diverse posizioni: nel caso di specie era necessario un contraddittorio tra Abi e consumatori in merito alla delicata vertenza della portabilità dei mutui violata da ben 10 mesi dalle banche, durante la trasmissione "Ballarò" condotta da Giovanni Floris, nella puntata del 20 novembre 2007 alle ore 21,20 andata in onda su Raitre; a questo proposito l'Adusbef ha chiesto una puntata riparatoria; secondo l'associazione, il conduttore di Ballarò, amabilmente definito da Marco Travaglio "Il Vespino del centrosinistra", avrebbe superato se stesso nella faziosità e nel disprezzo delle ragioni dei cittadini, specie di 3,2 milioni di mutuatari a tasso variabile a rischio di insolvenza proprio per precise responsabilità delle banche, offrendo al dott. Massimo Roccia, responsabile del consorzio Patti Chiari dell'Abi, due spot a tutto campo e senza alcun contraddittorio o doverose domande, per contrastare la propaganda degli istituti di credito in merito ai tassi, alla surroga, alla portabilità dei mutui, ad Asteimmobili; il dott. Giovanni Floris ha consentito al rappresentante dell'Abi di lanciare, a parere dell'interrogante, due lunghi spot pubblicitari senza alcun contraddittorio, in violazione di elementari regole di deontologia e correttezza professionale, in merito ai tassi di interesse allineati all'Europa (in realtà sarebbero più alti di un punto), alla convenienza dei tassi variabili, che hanno gettato sul lastrico milioni di famiglie, rispetto ai tassi fissi, alla portabilità dei mutui che verrebbe fatta, unico caso in Europa, in 15 giorni, mentre non viene applicata dalla quasi totalità delle banche; ad Asteimmobili, finanziata dall'Abi con l'importo di 3, 4 milioni di euro, come risulta dall'atto di convenzione con il Ministero della giustizia stipulato il 23 novembre 2006; sarebbero state ravvisate, nelle dichiarazioni senza contraddittorio dell'Abi, quattro fandonie "propagandistiche" a giudizio dell'interrogante, senza alcun fondamento reale: in merito ai tassi praticati sui mutui, che sarebbero secondo l'Abi sostanzialmente allineati al resto d'Europa, mentre secondo i dati BCE, sono più alti di 1,06 punti (5,96% contro 4,90%) e costano ai mutuatari ben 22.000 euro in più su ogni contratto di 100.000 euro; sulla portabilità dei mutui, che si esegue, unico caso in Europa in 15 giorni, mentre nella realtà migliaia di cittadini aspettano invano da febbraio 2007, data in cui è entrato in vigore il decreto Bersani, di surrogare o rinegoziare il proprio mutuo per poter far fronte alle rate e non mandare le case all'asta; sulla supposta convenienza dei tassi variabili consigliati dalle banche a 3,2 milioni di mutuatari (il 91%) su 3,5 milioni invece di irripetibili tassi fissi, che non venivano proprio erogati, mentre le rate sono aumentate del 40-50% e hanno posto a rischio insolvenza ben 1,9 milioni di famiglie; sulla bontà di Asteimmobili, partecipata da Abi e banche per gestire la pubblicità dei fallimenti, già oggetto di altra interrogazione al Ministero della giustizia per possibile conflitto di interessi, nonostante il decreto Bersani non fosse applicato dalle banche, come è a tutti noto, sia dagli articoli di stampa, che dalle dichiarazioni del Presidente dell'Antitrust (Autorità garante della concorrenza e del mercato) Antonio Catricalà, infine dalla stessa risoluzione della VI Commissione permanente (Finanze) della Camera dei deputati approvata all'unanimità, che impegna il Governo a far applicare la legge senza alcun onere per i consumatori, si chiede di sapere: quali misure urgenti, di propria specifica competenza, intenda intraprendere il Governo per riparare a quelle che appaiono come aperte violazioni del pluralismo dell'informazione, che hanno certamente creato grave danno e pregiudizio irreparabile agli utenti-ascoltatori che, se prestassero fede alle fandonie propagandistiche dell'Abi, sarebbero indotti a stipulare ancora mutui con tassi variabili, con gravissimo pregiudizio alla loro capacità economica di restituire i prestiti alle banche; se non si ritenga doveroso far predisporre, nella prossima puntata utile di Ballarò, una rettifica alla totale disinformazione offerta dal signor Massimo Roccia dell'Abi, con il concorso palese del conduttore, che ha chiuso platealmente lo spot finto dell'Abi, chiamando la pubblicità vera, senza offrire alcuna possibilità di replica neppure ad alcuni ospiti presenti in studio. (4-03164)

07/12/2007

Documento n.6983

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